VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web
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inforzarsi...Erano invitati anche i volontari del paese vicino, si<br />
vedeva che io ero la "belva" importante e impegnativa, la "bestia<br />
grossa"...Non avevo conto di quanti partecipanti, tanto sono una<br />
femmina che deve prendere e richiudere in se, più prendo meglio e'<br />
per me. Sono indistruttibile, con una vagina senza fondo, con uscita<br />
verso l'universo. Così mi sentivo nel sogno. Facevo un po' di scena<br />
mostravo un po' imbarazzo per i tanti desiderosi, di dare amore. Cosa<br />
puoi fare?L'educazione puritana ipocrita. Preferiscono la guerra che il<br />
sesso, che è cosa natura1e,innocua,rigenerante. Mi sembrava che fra<br />
loro c'era anche MATVEI. Non so quanti erano quella notte con me.<br />
Mi sentivo senza fondo, insaziabile. Se EDEL prendeva con la qualità<br />
io con la quantità, soddisfatta. il mio fuoco in mezzo alle gambe si<br />
calmava, forse solamente si spegneva un po'. La mia anima era nella<br />
pace universale, come mai nella vita. Saziavo il mio lato animalesco,<br />
preistorico, selvaggio che non mi dava mai pace. Mica poco? Quella<br />
bestia si trasformava in gattino tenero, dolce, morbido, si<br />
addormentava nel suo cestino sopra un cuscino di velluto. Liberarsi da<br />
una bestia cosi e' una grande cosa. A quante lotte resiste un uomo<br />
moderno? Con se stesso, con altri, con vecchiaia, con figli, con belva<br />
dentro di se...e quante lotte fino adesso ha vinto? Tarda mattinata mi<br />
svegliavo, nella stanza ero abbagliata dalla luce, EDEL stava seduta<br />
di fronte, fissandomi con occhi rossi. “Non ho dormito per tutta la<br />
notte, ti custodivo, cosa sognavi?” chiedeva. Allora cominciavo a<br />
raccontare del mio sogno che era quasi come il suo, ma con la<br />
modifica per la mia personalità. EDEL dopo il mio racconto diceva,<br />
adesso è chiaro che MATVEI sta in questo gruppo di fecondatori<br />
virtuali, ma loro non possono sdoppiarsi, stanno con me oppure con<br />
te, dobbiamo chiedere le loro spiegazioni a MATVEI. Scendevamo<br />
giù nel giardino dove tiri dava da mangiare a PIETRO. Per un attimo<br />
coglievo lo sguardo di quel uccello che guardava MATVEI, pieno<br />
d'amore, di gratitudine e pensavo se un animale può guardare cosi<br />
MATVEI era molto animato e dinamico, ci guardava con furbizia,<br />
doveva partire d'urgenza per Roma con aereo ma tornava la sera<br />
stessa. Diceva, stasera ci vediamo in piscina. Siamo rimaste con la<br />
bocca aperta, perchè come poteva sapere che volevamo parlare con lui<br />
in piscina?<br />
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