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VORREMMO PRANZARE - olga petrova official web

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CAPITOLO 5<br />

Cominciava a raccontarmi. Sapevo che esisteva da qualche parte del<br />

mondo un gruppo di uomini che aiutavano le donne bisognose d'<br />

amore, gratuito, anonimo, sano e con pronto intervento, a casa propria<br />

o in qualsiasi posto più bello. Così fu che questo, gruppo "per l'amore<br />

verso umanità" scoprì me...E poi tutto succedeva sulla riva<br />

dell'oceano. Il letto era grandissimo sotto la tenda, trasparente, gli<br />

uomini mi guardavano, aspettavano un mio segno per avvicinarsi....<br />

Ma io sceglievo uno, MATVEI perchè non mi piaceva l'orgia, anche<br />

se tenera. MATVEI si stendeva vicino a me, toglieva i veli bianchi<br />

che mi avvolgevano,mai nella vita mi sentivo cosi bene...Mi<br />

accarezzava fuori dalle mie intimità ma io lo sentivo già dentro di me.<br />

Il mio basso ventre diventava vivo e sensibile, non capivo più dove<br />

stava la mia bocca e dove la vagina. Il nostro contatto non era solo<br />

sesso, la penetrazione ma un bacio profondo fra organi sessuali, la<br />

fusione completa dei nostri "esseri", dei corpi, delle anime. Non si<br />

capiva dove finiva corpo fisico e dove iniziava l'anima, era una cosa<br />

unica, mia e sua. La beatitudine fonte di luce, qualcosa simile a quella<br />

volta nel campo di mais, quando mi salvavo dai bergamaschi "pieni<br />

d'amore..." Sai che fino a ieri, continuava EDEL, non conoscevo<br />

l'amore, ne sesso, proprio niente...Adesso sono così felice, è sempre<br />

bello scoprire una cosa nuova, la dove non l'aspetti più. Rimanevo nel<br />

silenziosa forza espressiva della mia amica non era mai forte, si<br />

esprimeva con colori, quadri, disegni. Ma qua doveva succedere<br />

qualcosa di veramente speciale per farla parlare così. Poi con voce<br />

decisa dicevo a lei, bello questo cheti e' successo ma stanotte tocca a<br />

me dormire nella "cella della riflessione". Mettevo un po' di tempo per<br />

addormentarmi, era buio, ed uno strano uccello notturno gridava in<br />

modo aggressivo e minaccioso, subito dopo si lamentava con voce<br />

dolce. Pensavo, anche gli uccelli fingono. Sapevo da EDEL che il<br />

gruppo sognato e ricercato da me quasi per tutto tempo della mia<br />

attività sessuale, esisteva. Non volevo aspettare andavo io da loro,<br />

sana giovane, sapendo cosa facevo. Eccomi sulla riva dell'oceano, di<br />

fronte alla villetta alta e pittoresca .La festa in mio onore si doveva<br />

svolgere qua, stasera. Sembrava che quel gruppo per me decideva di<br />

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