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27.05.2013 Views

ACCADE CHE... inaildonne, il social network in rosa. A cura dell’ufficio stampa dell’Istituto, è nata una pagina tematica su Facebook sul mondo del lavoro al femminile. Con uno sguardo professionale su sicurezza e infortuni, stress da lavoro correlato, mobbing e malattie professionali. in Francia l’accessibilità è un miraggio. A rilevarlo, l’ultimo rapporto statale. E la proposta di rimandare al 2022 il limite fissato per adeguare servizi, trasporti e luoghi pubblici non piace alle associazioni di disabili. Intanto il 20% delle case resta inaccessibile. buone pRAtiChe Il bilancio sociale Aipd in versione facilitata L avoro, scuola, consulenza, progetti per l’autonomia nel bilancio sociale 2012 dell’Associazione italiana persone down, pubblicato anche in una versione facilmente leggibile da chi ha questa sindrome. «Siamo convinti che il nostro fare – sottolinea il presidente Mario Berardi – debba essere condiviso da tutti». Quanto ai prossimi obiettivi, le nuove attività dell’Aipd si concentreranno principalmente sugli adulti e sulle persone con maggiori difficoltà cognitive, comportamentali e di salute. Ad aprile, intanto, è partito il progetto “Turisti non per caso”: guide ad alta comprensibilità alle città europee scritte dalle stesse persone down. (foto: Chiara Vettraino, Aipd Roma) SiCiliA A lezione di ristorazione e non solo O biettivo cooperative di licenza media, di cui il sociali. Seguendo 50% donne. Al termine prima un percorso di for- dei due itinerari profesmazione nei settori della sionalizzanti saranno ristorazione e del turismo rilasciate le qualifiche di accessibile. È quello addetto ai servizi per la che prevede il progetto ristorazione e addetto al “Abil-mente”, voluto turismo sociale e acces- dall’Associazione siciliana sibile. medullolesi spinali con le associazioni culturali E20 ed Ethos, l’Endas (Ente nazionale democratico di azione sociale) Sicilia e Sts srl. Finanziato dall’assessorato regionale Famiglia, politiche sociali e lavoro e da fondi europei, il progetto Seguiranno otto mesi è rivolto a 12 persone di esperienza lavorativa con disabilità fisica e in azienda al fine di psichica disoccupate o creare due cooperative inoccupate, in possesso sociali. poRdenone La bici per chi non riesce a pedalare Per le persone disabili che non riescono a pedalare, ecco una bicicletta che sostituisce il moto circolatorio con quello a slittamento. L’idea è venuta a un gruppo di studenti dell’Istituto “Zanussi” di Pordenone, Tommaso Del Col e Luca Modenese primi fra tutti, all’interno di un progetto scolastico professionalizzante che coinvolgerà anche dieci ragazzi disabili dell’istituto. «Ora siamo nella fase di realiz- 6 ASSiStenzA Un blog per i caregiver familiari R aggiunta quota mille adesioni per l’azione legale collettiva che chiede il riconoscimento giuridico della figura del caregiver familiare. Un’iniziativa lanciata dal Coordinamento nazionale famiglie di disabili gravi e gravissimi e che ha dato vita al blog “La cura invisibile”. I ricorsi collettivi saranno depositati presto nei tribunali di Milano, Palermo e Roma. «Oltre il 70% degli aderenti è di sesso femminile», dicono i promotori: il lavoro di cura pesa soprattutto sulla donna, che «vive in media anche 17 anni in meno rispetto alle altre donne». Un fatto che comporta spesso l’istituzionalizzazione dell’accudito, «con costi così elevati per la collettività da rendere incomprensibile la mancanza di prevenzione». Le regioni con più adesioni? Lazio, Lombardia e Piemonte; agli ultimi posti Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. Dislocazione che «ricalca le difficoltà di accesso a Internet». zazione del prototipo e, una volta finito, vorremmo presentarlo ad alcune aziende specializzate – dice il dirigente Giovanni Dalla Torre –. Sarebbe un importante collegamento con il mondo dell’industria». «Prevediamo di installare il nuovo pedale nella seconda metà del prossimo anno scolastico», riferisce la docente Paola Capone. Per gli alunni del “Zanussi”, quindi, ancora molte ore di laboratorio.

mondo inAil “Ergon”, per lavorare nel turismo accessibile C ambiare RAvennA ChieSA Proclamato beato il samaritano dei disabili A postolo di malati e disabili: mons. Luigi Novarese è stato proclamato beato l’11 maggio. Nato il 29 luglio 1914 a Casale Monferrato, a nove anni si ammala di tubercolosi ossea. Nel 1931, miracolosamente guarito, sceglie di diventare sacerdote. Nel 1947 fonda il “Centro volontari della sofferenza” e tre anni dopo i “Silenziosi operai della croce”, associazione di consacrati (uomini e donne, preti e laici) che annunciano a malati e disabili il senso cristiano del dolore. Obiettivo? Togliere le persone con disabilità dai ghetti in cui erano confinate e integrarle nella società attraverso il lavoro e l’autonomia anche dal punto di vista economico. Si spegne a Rocca Priora (Roma) a 70 anni, il 20 luglio 1984. Una guida per l’integrazione dei ragazzi disabili S alute, educazione, scuola, tempo libero, diritti e trasporti. È il contenuto di Quello che va in giro torna, opuscolo che elenca le opportunità offerte ai ragazzi disabili dal Comune di Ravenna e dalla rete territoriale dei servizi. «La guida va a colmare un vuoto informativo e indirizza le famiglie verso le strutture e le varie vita e lavoro è possibile. Soprattutto dopo un grave infortunio. Grazie al progetto “Ergon” – frutto della collaborazione tra l’Inail di Trento, la cooperativa sociale Arché e l’Azienda di promozione turistica della Valsugana – due assistite dell’Istituto potranno entrare in un percorso formativo che le porterà ad acquisire le competenze necessarie per diventare organizzatrici di vacanze accessibili, orientate tanto al relax quanto allo sport e al divertimento. Questo perché l’Apt della Valsugana e Arché, che si occupa in particolare di vela per disabili, hanno iniziato già da tempo una mappatura di alberghi e attività ricreative del territorio in grado di ospitare persone con disabilità, comprese le strutture che permettono di dedicarsi alla pratica sportiva. Le due donne si dedicheranno alla creazione di pacchetti turistici per chi ha ridotte capacità motorie o sensoriali. possibilità d’integrazione a disposizione dei loro figli», spiega Andrea Canevaro, docente di Pedagogia speciale all’Università di Bologna e consulente editoriale del testo. «Dopo il progetto per gli alunni con disturbi dell’apprendimento – aggiunge l’assessore all’Infanzia e istruzione Ouidad Bakkali –, ecco un altro passo a tutela delle fasce più deboli». 7 diRitti Sordocecità: pochi servizi e molti reclusi in casa I n Italia sono più di mille le persone sordocieche, ma non molti i gruppi organizzati: uno a Torino e pochi altri. Una realtà spesso dimenticata e priva di un’associazione nazionale che le rappresenti. A fare il punto della situazione è stato il primo convegno nazionale dei sordociechi organizzato dall’Ens (Ente nazionale sordi) proprio nel capoluogo piemontese. «A causa del mancato riconoscimento della lingua dei segni, della scarsità dei servizi, degli esigui fondi per le nuove tecnologie e della poca informazione, molte persone sordocieche sono costrette a vivere recluse in casa, senza poter lavorare o andare a scuola», ha affermato l’attivista Christine “Coco” Roschahert. Nata in Canada 33 anni fa, documenta le sue esperienze in tutto il mondo nel blog Tactiletheworld. wordpress.com. Slittata la data di chiusura degli opg. Dal 31 marzo 2013 si è passati all’1 aprile 2014, in attesa che le Regioni realizzino strutture sanitarie sostitutive agli ospedali psichiatrici giudiziari. Lo ha stabilito un decreto legge approvato dal governo, sollecitando «interventi che supportino l’adozione di misure alternative all’internamento, potenziando anche i servizi di salute mentale sul territorio».

mondo <strong>in</strong>Ail<br />

“Ergon”, per lavorare<br />

nel turismo accessibile<br />

C ambiare<br />

RAvennA<br />

ChieSA<br />

Proclamato beato il samar<strong>it</strong>ano dei disabili<br />

A postolo<br />

di malati e disabili: mons. Luigi Novarese è stato proclamato<br />

beato l’11 maggio. Nato il 29 luglio 1914 a Casale Monferrato, a nove<br />

anni si ammala di tubercolosi ossea. Nel 1931, miracolosamente guar<strong>it</strong>o,<br />

sceglie di diventare sacerdote. Nel 1947 fonda il “Centro volontari della<br />

sofferenza” e tre anni dopo i “Silenziosi operai della croce”, associazione<br />

di consacrati (uom<strong>in</strong>i e donne, preti e laici) che annunciano a malati e<br />

disabili il senso cristiano del dolore. Obiettivo? Togliere le persone con<br />

disabil<strong>it</strong>à dai ghetti <strong>in</strong> cui erano conf<strong>in</strong>ate e <strong>in</strong>tegrarle nella società<br />

attraverso il lavoro e l’autonomia anche dal punto di vista economico. Si<br />

spegne a Rocca Priora (Roma) a 70 anni, il 20 luglio 1984.<br />

Una guida per l’<strong>in</strong>tegrazione dei ragazzi disabili<br />

S alute,<br />

educazione, scuola,<br />

tempo libero, dir<strong>it</strong>ti e trasporti.<br />

È il contenuto di Quello<br />

che va <strong>in</strong> giro torna, opuscolo<br />

che elenca le opportun<strong>it</strong>à<br />

offerte ai ragazzi disabili dal<br />

Comune di Ravenna e dalla<br />

rete terr<strong>it</strong>oriale dei servizi. «La guida va a<br />

colmare un vuoto <strong>in</strong>formativo e <strong>in</strong>dirizza<br />

le famiglie verso le strutture e le varie<br />

v<strong>it</strong>a e lavoro è possibile.<br />

Soprattutto dopo un grave <strong>in</strong>fortunio.<br />

Grazie al progetto “Ergon” – frutto della<br />

collaborazione tra l’Inail di Trento, la<br />

cooperativa sociale Arché e l’Azienda di<br />

promozione turistica della Valsugana –<br />

due assist<strong>it</strong>e dell’Ist<strong>it</strong>uto potranno entrare<br />

<strong>in</strong> un percorso formativo che le porterà<br />

ad acquisire le competenze necessarie<br />

per diventare organizzatrici di vacanze<br />

accessibili, orientate tanto al relax quanto<br />

allo sport e al divertimento. Questo perché<br />

l’Apt della Valsugana e Arché, che si<br />

occupa <strong>in</strong> particolare di vela per disabili,<br />

hanno <strong>in</strong>iziato già da tempo una mappatura<br />

di alberghi e attiv<strong>it</strong>à ricreative del<br />

terr<strong>it</strong>orio <strong>in</strong> grado di osp<strong>it</strong>are persone<br />

con disabil<strong>it</strong>à, comprese le strutture che<br />

permettono di dedicarsi alla pratica sportiva.<br />

Le due donne si dedicheranno alla<br />

creazione di pacchetti turistici per chi ha<br />

ridotte capac<strong>it</strong>à motorie o sensoriali.<br />

possibil<strong>it</strong>à d’<strong>in</strong>tegrazione a disposizione<br />

dei loro figli», spiega Andrea<br />

Canevaro, docente di Pedagogia<br />

speciale all’Univers<strong>it</strong>à di Bologna<br />

e consulente ed<strong>it</strong>oriale del testo.<br />

«Dopo il progetto per gli alunni<br />

con disturbi dell’apprendimento<br />

– aggiunge l’assessore all’Infanzia e istruzione<br />

Ouidad Bakkali –, ecco un altro passo<br />

a tutela delle fasce più deboli».<br />

7<br />

diR<strong>it</strong>ti<br />

Sordocec<strong>it</strong>à: pochi servizi<br />

e molti reclusi <strong>in</strong> casa<br />

I n<br />

Italia sono più di mille le persone<br />

sordocieche, ma non molti i gruppi organizzati:<br />

uno a Tor<strong>in</strong>o e pochi altri. Una<br />

realtà spesso dimenticata e priva di un’associazione<br />

nazionale che le rappresenti.<br />

A fare il punto della s<strong>it</strong>uazione è stato il<br />

primo convegno nazionale dei sordociechi<br />

organizzato dall’Ens (Ente nazionale sordi)<br />

proprio nel capoluogo piemontese. «A<br />

causa del mancato riconoscimento della<br />

l<strong>in</strong>gua dei segni, della scars<strong>it</strong>à dei servizi,<br />

degli esigui fondi per le nuove tecnologie<br />

e della poca <strong>in</strong>formazione, molte persone<br />

sordocieche sono costrette a vivere recluse<br />

<strong>in</strong> casa, senza poter lavorare o andare a<br />

scuola», ha affermato l’attivista Christ<strong>in</strong>e<br />

“Coco” Roschahert. Nata <strong>in</strong> Canada 33<br />

anni fa, documenta le sue esperienze <strong>in</strong><br />

tutto il mondo nel blog Tactiletheworld.<br />

wordpress.com.<br />

Sl<strong>it</strong>tata la data di chiusura degli opg.<br />

Dal 31 marzo 2013 si è passati all’1 aprile<br />

2014, <strong>in</strong> attesa che le Regioni realizz<strong>in</strong>o<br />

strutture san<strong>it</strong>arie sost<strong>it</strong>utive agli ospedali<br />

psichiatrici giudiziari. Lo ha stabil<strong>it</strong>o un<br />

decreto legge approvato dal governo,<br />

sollec<strong>it</strong>ando «<strong>in</strong>terventi che support<strong>in</strong>o<br />

l’adozione di misure alternative<br />

all’<strong>in</strong>ternamento, potenziando anche i<br />

servizi di salute mentale sul terr<strong>it</strong>orio».

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