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RCP in allegato - Merqurio

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PLIVA Pharma S.p.A:<br />

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO<br />

1 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE<br />

Alendronato PLIVA 70 mg compresse <strong>in</strong> monosomm<strong>in</strong>istrazione settimanale<br />

2 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA<br />

Ogni compressa contiene 70 mg di acido alendronico (come alendronato sodico triidrato).<br />

Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1<br />

3 FORMA FARMACEUTICA<br />

Compressa<br />

Compressa di colore bianco-biancastro, ovale, con “AN 70” stampato <strong>in</strong> rilievo su un lato e<br />

con il logo Arrow sull’altro.<br />

4 INFORMAZIONI CLINICHE<br />

4.1 Indicazioni terapeutiche<br />

Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale.<br />

L’alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell’anca.<br />

4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione<br />

Per uso orale.<br />

La dose raccomandata è di una compressa da 70 mg alla settimana.<br />

Per ottenere un assorbimento soddisfacente dell’alendronato<br />

Alendronato Pliva 70 mg Compresse deve essere assunto a digiuno, appena alzati al matt<strong>in</strong>o,<br />

solo con acqua semplice, almeno 30 m<strong>in</strong>uti prima di qualsiasi alimento, bevanda o altro<br />

medic<strong>in</strong>ale della giornata. È probabile che altre bevande (<strong>in</strong>clusa l’acqua m<strong>in</strong>erale), il cibo e<br />

alcuni medic<strong>in</strong>ali riducano l’assorbimento dell’alendronato (vedere paragrafo 4.5 Interazioni<br />

con altri medic<strong>in</strong>ali ed altre forme d’<strong>in</strong>terazione).<br />

Per facilitare il trasporto nello stomaco e ridurre così il rischio di irritazione/effetti <strong>in</strong>desiderati a<br />

livello locale ed esofageo (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni<br />

d’impiego)<br />

• Alendronato Pliva 70 mg compresse deve essere assunto al matt<strong>in</strong>o appena alzati, con un<br />

abbondante bicchiere d’acqua (non meno di 200 ml).<br />

• Alendronato Pliva 70 mg compresse deve essere <strong>in</strong>gerito <strong>in</strong>tero. Le compresse non<br />

devono essere masticate, succhiate o lasciate sciogliere <strong>in</strong> bocca, per via del rischio di<br />

ulcerazioni orofar<strong>in</strong>gee<br />

• I pazienti non devono distendersi f<strong>in</strong>o a quando non abbiano assunto i primi alimenti<br />

della giornata, il che deve avvenire almeno 30 m<strong>in</strong>uti dopo l’assunzione della compressa.<br />

• I pazienti non devono distendersi per almeno 30 m<strong>in</strong>uti dopo aver assunto Alendronato<br />

Pliva 70 mg Compresse.<br />

• Alendronato Pliva 70 mg Compresse non deve essere assunto al momento di coricarsi o<br />

prima di alzarsi dal letto all’<strong>in</strong>izio della giornata.<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

Ai pazienti deve essere somm<strong>in</strong>istrato un <strong>in</strong>tegratore di calcio e vitam<strong>in</strong>a D, nel caso <strong>in</strong> cui la<br />

loro dieta sia <strong>in</strong>adeguata (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni<br />

d’impiego).<br />

Uso nei pazienti anziani: Negli studi cl<strong>in</strong>ici non è emersa alcuna differenza legata all’età,<br />

riguardo ai profili di efficacia o di sicurezza dell’alendronato. Pertanto, non è necessario un<br />

aggiustamento del dosaggio per i pazienti anziani.<br />

Uso <strong>in</strong> caso di alterata funzionalità renale: Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei<br />

pazienti con velocità di filtrazione glomerulare (GFR) superiore a 35 ml/m<strong>in</strong>. L’alendronato<br />

non è raccomandato nei pazienti con alterata funzionalità renale se il GFR è <strong>in</strong>feriore a 35<br />

ml/m<strong>in</strong>., non essendovi dati al riguardo.<br />

Uso nei pazienti con alterata funzionalità epatica<br />

Non è necessario un aggiustamento della dose.<br />

Uso nei bamb<strong>in</strong>i: Nei bamb<strong>in</strong>i l’alendronato non è stato studiato e non deve essere<br />

somm<strong>in</strong>istrato.<br />

Alendronato Pliva 70 mg Compresse non è stato studiato nel trattamento dell’osteoporosi<br />

<strong>in</strong>dotta da glucocorticoidi.<br />

4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni<br />

• Anomalie esofagee e altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, quali stenosi o<br />

acalasia.<br />

• Incapacità di stare <strong>in</strong> piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 m<strong>in</strong>uti.<br />

• Ipersensibilità all’alendronato, ad altri bifosfonati o a uno qualsiasi degli eccipienti.<br />

• Ipocalcemia.<br />

Vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego.<br />

4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego<br />

L’alendronato può causare irritazione locale della mucosa del tratto gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale<br />

superiore. Poiché vi è un rischio di peggioramento della malattia di base, occorre prestare<br />

cautela nel caso <strong>in</strong> cui l’alendronato sia somm<strong>in</strong>istrato a pazienti con disturbi attivi del tratto<br />

gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale superiore, quali disfagia, malattia esofagea, gastrite, duodenite o ulcere,<br />

oppure <strong>in</strong> caso di recente (nel corso dell’ultimo anno) grave patologia gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale, ad<br />

es. ulcera gastrica, emorragia gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale attiva o <strong>in</strong>tervento chirurgico del tratto<br />

gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale superiore, eccetto piloroplastica (vedere paragrafo 4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni).<br />

Effetti <strong>in</strong>desiderati a livello esofageo (<strong>in</strong> alcuni casi gravi e con necessità di ricovero<br />

ospedaliero), quali esofagite, ulcere esofagee o erosioni esofagee, <strong>in</strong> rari casi seguite da<br />

stenosi esofagea, sono stati segnalati nei pazienti trattati che ricevevano il trattamento con<br />

alendronato. Il medico deve qu<strong>in</strong>di prestare attenzione alla comparsa di segni o s<strong>in</strong>tomi di<br />

possibile reazione esofagea. I pazienti devono essere avvisati della necessità di <strong>in</strong>terrompere<br />

l’assunzione di alendronato e di rivolgersi al medico, nel caso <strong>in</strong> cui si svilupp<strong>in</strong>o s<strong>in</strong>tomi di<br />

irritazione esofagea, quali disfagia, dolore alla deglutizione, dolore retrosternale o<br />

<strong>in</strong>sorgenza/peggioramento di pirosi.<br />

Il rischio di effetti gravi a livello esofageo è ritenuto essere superiore nei pazienti che non<br />

assumono l’alendronato correttamente e/o che cont<strong>in</strong>uano ad assumere l’alendronato dopo<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

la comparsa di s<strong>in</strong>tomi <strong>in</strong>dicativi di irritazione esofagea. È molto importante che il paziente<br />

riceva, e comprenda bene, le istruzioni per una corretta somm<strong>in</strong>istrazione (vedere paragrafo<br />

4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione). I pazienti devono essere <strong>in</strong>formati del possibile<br />

aumento del rischio di problemi esofagei nel caso <strong>in</strong> cui non seguano queste istruzioni.<br />

Sebbene non sia stato osservato un aumento del rischio <strong>in</strong> ampi studi cl<strong>in</strong>ici effettuati, dopo<br />

l’immissione <strong>in</strong> commercio della preparazione <strong>in</strong>iziale sono stati segnalati rari casi di ulcere<br />

gastriche e duodenali, alcuni dei quali gravi e con complicazioni. Non è possibile escludere<br />

una reazione causale (vedere paragrafo 4.8 Effetti <strong>in</strong>desiderati).<br />

I pazienti devono essere <strong>in</strong>formati che, se dimenticano di prendere una dose di Alendronato<br />

Pliva 70 mg Compresse, la compressa deve essere assunta il matt<strong>in</strong>o successivo al giorno <strong>in</strong><br />

cui se ne sono accorti. Non devono assumere due compresse nello stesso giorno, ma<br />

devono riprendere l’assunzione di una compressa la settimana, nel giorno prescelto come<br />

<strong>in</strong>izialmente stabilito.<br />

L’alendronato non è raccomandato per i pazienti con alterata funzionalità renale se il GFR è<br />

<strong>in</strong>feriore a 35 ml/m<strong>in</strong>. (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione).<br />

Devono essere prese <strong>in</strong> considerazione cause di osteoporosi diverse da carenza di estrogeni<br />

e <strong>in</strong>vecchiamento.<br />

L’ipocalcemia deve essere corretta prima di <strong>in</strong>iziare il trattamento con alendronato (vedere<br />

paragrafo 4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni). Anche gli altri disturbi del metabolismo m<strong>in</strong>erale (quali<br />

deficit di vitam<strong>in</strong>a D e ipoparatiroidismo) devono essere trattati efficacemente prima di<br />

<strong>in</strong>iziare ad assumere l’alendronato. Nei pazienti con questi disturbi, il livello sierico di calcio<br />

e i s<strong>in</strong>tomi di ipocalcemia devono essere tenuti sotto controllo durante il trattamento con<br />

alendronato.<br />

A causa degli effetti positivi dell’alendronato sull’aumento della m<strong>in</strong>eralizzazione ossea, può<br />

verificarsi una riduzione dei livelli sierici di calcio e di fosfato. Di solito si tratta di un<br />

fenomeno lieve e as<strong>in</strong>tomatico. Tuttavia, <strong>in</strong> rari casi è stata segnalata ipocalcemia s<strong>in</strong>tomatica,<br />

occasionalmente grave e spesso comparsa <strong>in</strong> pazienti con condizioni predisponenti (ad es.<br />

ipoparatiroidismo, deficit di vitam<strong>in</strong>a D e <strong>in</strong> casi di malassorbimento del calcio).<br />

È qu<strong>in</strong>di particolarmente importante assicurare un adeguato apporto di calcio e di vitam<strong>in</strong>a<br />

D nei pazienti che assumono glucocorticoidi.<br />

Alendronato Pliva 70 mg compresse contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari<br />

di <strong>in</strong>tolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento del glucosiogalattosio<br />

non devono assumere questo medic<strong>in</strong>ale.<br />

4.5 Interazioni con altri medic<strong>in</strong>ali ed altre forme d’<strong>in</strong>terazione<br />

È probabile che cibo e bevande (<strong>in</strong>clusa l’acqua m<strong>in</strong>erale), gli <strong>in</strong>tegratori di calcio, gli antiacidi<br />

e alcuni medic<strong>in</strong>ali per via orale, se assunti contemporaneamente, <strong>in</strong>fluiscano<br />

sull’assorbimento dell’alendronato. I pazienti devono pertanto attendere almeno 30 m<strong>in</strong>uti<br />

dopo l’assunzione di alendronato prima di assumere qualsiasi altro medic<strong>in</strong>ale per via orale<br />

(vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione).<br />

Non sono previste altre <strong>in</strong>terazioni farmacologiche cl<strong>in</strong>icamente significative. Negli studi<br />

cl<strong>in</strong>ici, ad alcuni pazienti sono stati somm<strong>in</strong>istrati estrogeni (per via <strong>in</strong>travag<strong>in</strong>ale,<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


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transdermica o orale) <strong>in</strong> concomitanza con alendronato. Nessun effetto <strong>in</strong>desiderato è stato<br />

riconducibile al trattamento <strong>in</strong> comb<strong>in</strong>azione.<br />

Non sono stati condotti studi di <strong>in</strong>terazione specifici, tuttavia l’alendronato è stato usato<br />

negli studi cl<strong>in</strong>ici <strong>in</strong> concomitanza a diversi altri medic<strong>in</strong>ali comunemente prescritti, senza<br />

alcuna evidenza di <strong>in</strong>terazioni cl<strong>in</strong>icamente sfavorevoli.<br />

4.6 Gravidanza e allattamento<br />

Uso durante la gravidanza<br />

Non esistono dati adeguati sull’uso dell’alendronato nelle donne <strong>in</strong> stato di gravidanza. Gli<br />

studi sugli animali hanno evidenziato effetti sulla formazione ossea fetale a dosi elevate.<br />

L’alendronato somm<strong>in</strong>istrato a femm<strong>in</strong>e di ratto gravide ha causato distocia dovuta a<br />

ipocalcemia (vedere paragrafo 5.3 Dati precl<strong>in</strong>ici di sicurezza). Data l’<strong>in</strong>dicazione,<br />

l’alendronato non deve essere usato durante la gravidanza.<br />

Uso durante l’allattamento<br />

Non è noto se l’alendronato sia escreto nel latte materno umano. Data l’<strong>in</strong>dicazione,<br />

l’alendronato non deve essere usato durante l’allattamento.<br />

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macch<strong>in</strong>ari<br />

Alendronato Pliva 70 mg compresse non <strong>in</strong>fluisce sulla capacità di guidare veicoli e di usare<br />

macch<strong>in</strong>ari.<br />

4.8 Effetti <strong>in</strong>desiderati<br />

In uno studio della durata di un anno nelle donne <strong>in</strong> post-menopausa con osteoporosi, i<br />

profili generali di sicurezza per alendronato compresse una volta a settimana (n=519) e<br />

alendronato 10 mg una volta al giorno (n=370) sono risultati simili.<br />

In due studi della durata di tre anni, con disegno pressoché identico, nelle donne <strong>in</strong> postmenopausa<br />

(alendronato 10 mg: n=196; placebo: n= 397), i profili generali di sicurezza per<br />

alendronato 10 mg al giorno e placebo sono risultati simili.<br />

Gli effetti <strong>in</strong>desiderati segnalati dagli sperimentatori come possibilmente, probabilmente o<br />

sicuramente collegati al medic<strong>in</strong>ale sono presentati di seguito se si sono verificati <strong>in</strong> ≥ 1% di<br />

uno dei gruppi di trattamento nello studio a un anno, o <strong>in</strong> ≥ 1% delle pazienti trattate con<br />

alendronato 10 mg/die e con un’<strong>in</strong>cidenza superiore rispetto alle pazienti trattate con<br />

placebo negli studi a tre anni.<br />

Studio a un anno Studi a tre anni<br />

Alendronato<br />

compressa una<br />

volta a<br />

settimana<br />

(n=519)<br />

%<br />

Alendronato<br />

10 mg/die<br />

(n=370)<br />

%<br />

Alendronato<br />

10 mg/die<br />

(n=196)<br />

%<br />

Gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ali<br />

Dolori addom<strong>in</strong>ali 3,7 3,0 6,6 4,8<br />

Dispepsia 2,7 2,2 3,6 3,5<br />

Rigurgito acido 1,9 2,4 2,0 4,3<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006<br />

Placebo<br />

(n=397)<br />

%


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

Studio a un anno Studi a tre anni<br />

Alendronato<br />

compressa una<br />

volta a<br />

settimana<br />

(n=519)<br />

%<br />

Alendronato<br />

10 mg/die<br />

(n=370)<br />

%<br />

Alendronato<br />

10 mg/die<br />

(n=196)<br />

%<br />

Nausea 1,9 2,4 3,6 4,0<br />

Distensione addom<strong>in</strong>ale 1,0 1,4 1,0 0,8<br />

Costipazione 0,8 1,6 3,1 1,8<br />

Diarrea 0,6 0,5 3,1 1,8<br />

Disfagia 0,4 0,5 1,0 0,0<br />

Flatulenza 0,4 1,6 2,6 0,5<br />

Gastrite 0,2 1,1 0,5 1,3<br />

Ulcera gastrica 0,0 1,1 0,0 0,0<br />

Ulcera esofagea<br />

Muscoloscheletrici<br />

0,0 0,0 1,5 0,0<br />

Dolore muscoloscheletrico<br />

(osseo, muscolare o<br />

2,9 3,2 4,1 2,5<br />

articolare)<br />

Crampi muscolari 0,2 1,1 0,0 1,0<br />

Neurologici<br />

Cefalea 0,4 0,3 2,6 1,5<br />

Placebo<br />

(n=397)<br />

%<br />

I seguenti effetti <strong>in</strong>desiderati sono stati <strong>in</strong>oltre segnalati negli studi cl<strong>in</strong>ici e/o nell’esperienza<br />

post-market<strong>in</strong>g:<br />

Alterazioni del sistema nervoso:<br />

Comuni (≥1/100,


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

Non comuni (≥1/1.000,


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

95%: 5,0, 5,8%) nel gruppo trattato con 10 mg/die. Gli aumenti medi della DMO nel gruppo<br />

trattato con 70 mg una volta a settimana e nel gruppo trattato con 10 mg/die erano del 2,3%<br />

e 2,9% nel collo del femore, e 2,9% e 3,1% <strong>in</strong> tutta l’anca. I due gruppi di trattamento<br />

presentavano risultati simili anche riguardo all’aumento della densità ossea <strong>in</strong> altre parti dello<br />

scheletro.<br />

Gli effetti dell’alendronato sulla DMO e sull’<strong>in</strong>cidenza delle fratture nelle donne <strong>in</strong> postmenopausa<br />

sono stati studiati <strong>in</strong> due studi di efficacia <strong>in</strong>iziale, di disegno identico, (n=994) e<br />

nello studio Fracture Intervention Trial (FIT: n=6459).<br />

Negli studi di efficacia <strong>in</strong>iziale, gli aumenti della DMO con alendronato 10 mg/die rispetto al<br />

placebo, dopo tre anni, sono stati dell’8,8%, 5,9% e del 7,8% rispettivamente nel rachide,<br />

collo del femore e trocantere. Anche la DMO corporea totale è aumentata <strong>in</strong> misura<br />

significativa. Nelle pazienti trattate con alendronato, la percentuale di pazienti che hanno<br />

subito una o più fratture vertebrali si è ridotta del 48% (alendronato 3,2% vs. placebo 6,2%).<br />

Nei due anni di estensione di questi studi, la DMO nel rachide e trocantere ha cont<strong>in</strong>uato ad<br />

aumentare. Inoltre, è stata mantenuta la DMO del collo del femore e corporea totale.<br />

Lo studio FIT comprendeva due sperimentazioni controllate con placebo, nelle quali<br />

l’alendronato veniva somm<strong>in</strong>istrato una volta al giorno (5 mg al giorno per due anni e 10 mg<br />

al giorno per uno o due ulteriori anni).<br />

• FIT 1: Studio a tre anni su 2027 pazienti, che avevano avuto almeno una frattura<br />

vertebrale al basale (compressione). In questo studio, l’alendronato <strong>in</strong> somm<strong>in</strong>istrazione<br />

una volta al giorno ha ridotto l’<strong>in</strong>cidenza di ≥1 nuova frattura vertebrale del 47%<br />

(alendronato 7,9% vs. placebo 15,0%). Inoltre, è stata confermata una riduzione<br />

statisticamente significativa delle fratture dell’anca (1,1% vs. 2,2%, una riduzione del 51%).<br />

• FIT 2: Studio a quattro anni su 4432 pazienti, che presentavano una massa ossea ridotta<br />

ma non avevano avuto alcuna frattura vertebrale all’<strong>in</strong>izio dello studio. In questo studio,<br />

nell’analisi di un sottogruppo di donne osteoporotiche (37% della popolazione totale che<br />

rispondeva alla def<strong>in</strong>izione di osteoporosi sopra riportata), è stata osservata una<br />

differenza significativa nell’<strong>in</strong>cidenza di fratture dell’anca (alendronato 1,0% vs. placebo<br />

2,2%, una riduzione del 56%) e nell’<strong>in</strong>cidenza di ≥1 frattura vertebrale (2,9% vs. 5,8%, una<br />

riduzione del 50%).<br />

5.2 Proprietà farmacoc<strong>in</strong>etiche<br />

Assorbimento<br />

Rispetto a una dose di riferimento per via endovenosa, la biodisponibilità orale media<br />

dell’alendronato nelle donne è stata dello 0,64% per dosi comprese tra 5 e 70 mg,<br />

somm<strong>in</strong>istrate dopo il digiuno notturno e due ore prima di una colazione standard. La<br />

biodisponibilità si riduceva a un valore stimato di 0,46% e 0,39%, quando l’alendronato veniva<br />

somm<strong>in</strong>istrato un’ora o mezzora prima di una colazione standard.<br />

Negli studi sull’osteoporosi, l’alendronato risultava efficace se somm<strong>in</strong>istrato almeno 30<br />

m<strong>in</strong>uti prima del primo pasto o bevanda della giornata. La biodisponibilità è risultata<br />

trascurabile sia quando l’alendronato veniva somm<strong>in</strong>istrato <strong>in</strong>sieme o f<strong>in</strong>o a due ore dopo<br />

una colazione standard. La somm<strong>in</strong>istrazione concomitante di alendronato con caffè o succo<br />

d’arancia ne ha ridotto la biodisponibilità di circa il 60%. Nei soggetti sani, il prednisolone<br />

(20 mg tre volte al giorno per c<strong>in</strong>que giorni) non ha provocato modificazioni cl<strong>in</strong>icamente<br />

significative della biodisponibilità orale dell’alendronato (un aumento medio dal 20% al 44%).<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


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Distribuzione<br />

Gli studi sul ratto dimostrano che l’alendronato è <strong>in</strong>izialmente distribuito nei tessuti molli,<br />

dopo somm<strong>in</strong>istrazione endovenosa di 1 mg/kg, ma viene poi rapidamente ridistribuito nello<br />

scheletro o escreto nelle ur<strong>in</strong>e. Nell’uomo, il volume medio di distribuzione allo steady<br />

state, escluse le ossa, è di almeno 28 litri. Le concentrazioni del farmaco nel plasma, <strong>in</strong><br />

seguito a dosi orali terapeutiche, sono troppo basse per la rilevazione analitica (


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

Non pert<strong>in</strong>ente.<br />

6.3 Periodo di validità<br />

2 anni.<br />

6.4 Speciali precauzioni per la conservazione<br />

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione orig<strong>in</strong>ale.<br />

6.5 Natura e contenuto del contenitore<br />

Le compresse sono fornite <strong>in</strong> confezioni blister triplex (PVC/PE/PVDC/Al) contenenti 2, 4, 8,<br />

12 e 40 compresse.<br />

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.<br />

6.6 Istruzioni per l'impiego, la manipolazione e lo smaltimento<br />

Nessuna istruzione particolare.<br />

7 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

PLIVA Pharma S.p.A. – Via Tranquillo Cremona 10- 20092 C<strong>in</strong>isello Balsamo (MI)<br />

8 NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

Alendronato PLIVA 70 mg compresse, 4 compresse: A.I.C. n. 037084086/M<br />

9 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE<br />

Ottobre.2006, GU 244 del 19.10.2006<br />

10 DATA DI REVISIONE DEL TESTO<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO<br />

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE<br />

Alendronato PLIVA 10 mg compresse<br />

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA<br />

Ogni compressa contiene 10 mg di acido alendronico (come alendronato sodico triidrato).<br />

Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1<br />

3. FORMA FARMACEUTICA<br />

Compressa<br />

Compressa di colore bianco-biancastro, a forma di capsula, con “AN 10” stampato <strong>in</strong> rilievo<br />

su un lato e con il logo Arrow sull’altro.<br />

4. INFORMAZIONI CLINICHE<br />

Indicazioni terapeutiche<br />

Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale.<br />

L’alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell’anca.<br />

4.2Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione<br />

Solo per uso orale.<br />

Il dosaggio raccomandato è di 10 mg una volta al giorno.<br />

Per ottenere un assorbimento soddisfacente dell’alendronato<br />

Alendronato Pliva 10 mg compresse deve essere assunto a digiuno, appena alzati al matt<strong>in</strong>o,<br />

solo con acqua semplice, almeno 30 m<strong>in</strong>uti prima di qualsiasi alimento, bevanda o altro<br />

medic<strong>in</strong>ale della giornata. È probabile che altre bevande (<strong>in</strong>clusa l’acqua m<strong>in</strong>erale), il cibo e<br />

alcuni medic<strong>in</strong>ali riducano l’assorbimento dell’alendronato (vedere paragrafo 4.5 Interazioni<br />

con altri medic<strong>in</strong>ali ed altre forme d’<strong>in</strong>terazione).<br />

Per facilitare il trasporto nello stomaco e ridurre così il rischio di irritazione/effetti <strong>in</strong>desiderati a<br />

livello locale ed esofageo (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni<br />

d’impiego)<br />

• Alendronato Pliva 10 mg compresse deve essere assunto al matt<strong>in</strong>o appena svegli, con<br />

un abbondante bicchiere d’acqua (non meno di 200 ml).<br />

• Alendronato Pliva 10 mg compresse deve essere <strong>in</strong>gerito <strong>in</strong>tero. Le compresse non<br />

devono essere masticate, succhiate o lasciate sciogliere <strong>in</strong> bocca, per via del rischio di<br />

ulcerazioni orofar<strong>in</strong>gee.<br />

• I pazienti non devono distendersi f<strong>in</strong>o a quando non abbiano assunto i primi alimenti<br />

della giornata, il che deve avvenire almeno 30 m<strong>in</strong>uti dopo l’assunzione della compressa.<br />

• I pazienti non devono distendersi per almeno 30 m<strong>in</strong>uti dopo aver assunto Kendar<strong>in</strong> 10<br />

mg compresse.<br />

• Alendronato Pliva 10 mg compresse non deve essere assunto al momento di coricarsi o<br />

prima di alzarsi dal letto all’<strong>in</strong>izio della giornata.<br />

Alendronato Pliva – SPC – 25 agosto 2006


PLIVA Pharma S.p.A:<br />

Ai pazienti deve essere somm<strong>in</strong>istrato un <strong>in</strong>tegratore di calcio e vitam<strong>in</strong>a D, nel caso <strong>in</strong> cui la<br />

loro dieta sia <strong>in</strong>adeguata (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni<br />

d’impiego).<br />

Uso nei pazienti anziani:<br />

Negli studi cl<strong>in</strong>ici non è emersa alcuna differenza legata all’età, riguardo ai profili di efficacia o<br />

di sicurezza dell’alendronato. Pertanto, non è necessario un aggiustamento del dosaggio per i<br />

pazienti anziani.<br />

Uso <strong>in</strong> caso di alterata funzionalità renale<br />

Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con velocità di filtrazione<br />

glomerulare (GFR) superiore a 35 ml/m<strong>in</strong>. L’alendronato non è raccomandato nei pazienti<br />

con alterata funzionalità renale se il GFR è <strong>in</strong>feriore a 35 ml/m<strong>in</strong>., non essendovi dati al<br />

riguardo.<br />

Uso nei pazienti con alterata funzionalità epatica<br />

Non è necessario un aggiustamento della dose.<br />

Uso nei bamb<strong>in</strong>i<br />

L’alendronato non è stato studiato nei bamb<strong>in</strong>i e non deve essere somm<strong>in</strong>istrato.<br />

4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni<br />

• Anomalie esofagee e altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, quali stenosi o<br />

acalasia.<br />

• Incapacità di stare <strong>in</strong> piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 m<strong>in</strong>uti.<br />

• Ipersensibilità all’alendronato, ad altri bifosfonati o a uno qualsiasi degli eccipienti.<br />

• Ipocalcemia.<br />

Vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego.<br />

4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego<br />

L’alendronato può causare irritazione locale della mucosa del tratto gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale<br />

superiore. Poiché vi è un rischio di peggioramento della malattia di base, occorre prestare<br />

cautela nel caso <strong>in</strong> cui l’alendronato sia somm<strong>in</strong>istrato a pazienti con disturbi attivi del tratto<br />

gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale superiore, quali disfagia, malattia esofagea, gastrite, duodenite o ulcere,<br />

oppure <strong>in</strong> caso di recente (nel corso dell’ultimo anno) grave patologia gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale, ad<br />

es. ulcera gastrica, emorragia gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale attiva o <strong>in</strong>tervento chirurgico del tratto<br />

gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale superiore, eccetto piloroplastica (vedere paragrafo 4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni).<br />

Effetti <strong>in</strong>desiderati a livello esofageo (<strong>in</strong> alcuni casi gravi e con necessità di ricovero<br />

ospedaliero), quali esofagite, ulcere esofagee o erosioni esofagee, <strong>in</strong> rari casi seguite da<br />

stenosi esofagea, sono stati segnalati nei pazienti trattati con alendronato. Il medico deve<br />

qu<strong>in</strong>di prestare attenzione alla comparsa di segni o s<strong>in</strong>tomi di possibile reazione esofagea. I<br />

pazienti devono essere avvistati della necessità di <strong>in</strong>terrompere l’assunzione di alendronato e<br />

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di rivolgersi al medico, nel caso <strong>in</strong> cui si svilupp<strong>in</strong>o s<strong>in</strong>tomi di irritazione esofagea, quali<br />

disfagia, dolore alla deglutizione, dolore retrosternale o <strong>in</strong>sorgenza/peggioramento di pirosi.<br />

Il rischio di effetti gravi a livello esofageo è ritenuto essere superiore nei pazienti che non<br />

assumono l’alendronato correttamente e/o che cont<strong>in</strong>uano ad assumere l’alendronato dopo<br />

la comparsa di s<strong>in</strong>tomi <strong>in</strong>dicativi di irritazione esofagea. È molto importante che il paziente<br />

riceva, e comprenda bene, le istruzioni per una corretta somm<strong>in</strong>istrazione del farmaco<br />

(vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione). I pazienti devono essere<br />

<strong>in</strong>formati del possibile aumento del rischio di problemi esofagei nel caso <strong>in</strong> cui non seguano<br />

queste istruzioni.<br />

Sebbene non sia stato osservato un aumento del rischio <strong>in</strong> ampi studi cl<strong>in</strong>ici effettuati, dopo<br />

l’immissione <strong>in</strong> commercio della preparazione <strong>in</strong>iziale sono stati segnalati rari casi di ulcere<br />

gastriche e duodenali, alcuni dei quali gravi e con complicazioni. Non è possibile escludere<br />

una reazione causale (vedere paragrafo 4.8 Effetti <strong>in</strong>desiderati).<br />

L’alendronato non è raccomandato per i pazienti con alterata funzionalità renale se il GFR è<br />

<strong>in</strong>feriore a 35 ml/m<strong>in</strong>. (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione).<br />

Devono essere prese <strong>in</strong> considerazione cause di osteoporosi diverse da carenza di estrogeni<br />

e <strong>in</strong>vecchiamento.<br />

L’ipocalcemia deve essere corretta prima di <strong>in</strong>iziare il trattamento con alendronato (vedere<br />

paragrafo 4.3 Contro<strong>in</strong>dicazioni). Anche gli altri disturbi del metabolismo m<strong>in</strong>erale (quali<br />

deficit di vitam<strong>in</strong>a D e ipoparatiroidismo) devono essere trattati efficacemente prima di<br />

<strong>in</strong>iziare ad assumere l’alendronato. Nei pazienti con questi disturbi, il livello sierico di calcio<br />

e i s<strong>in</strong>tomi di ipocalcemia devono essere tenuti sotto controllo durante il trattamento con<br />

alendronato.<br />

A causa degli effetti positivi dell’alendronato sull’aumento della m<strong>in</strong>eralizzazione ossea, può<br />

verificarsi una riduzione dei livelli sierici di calcio e di fosfato. Di solito si tratta di un<br />

fenomeno lieve e as<strong>in</strong>tomatico. Tuttavia, <strong>in</strong> rari casi è stata segnalata ipocalcemia s<strong>in</strong>tomatica,<br />

occasionalmente grave e spesso comparsa <strong>in</strong> pazienti con condizioni redisponesti (ad es.<br />

ipoparatiroidismo, deficit di vitam<strong>in</strong>a D e <strong>in</strong> casi di malassorbimento del calcio).<br />

È qu<strong>in</strong>di particolarmente importante assicurare un adeguato apporto di calcio e di vitam<strong>in</strong>a<br />

D nei pazienti che assumono glucocorticoidi.<br />

Alendronato Pliva 10 mg compresse contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari<br />

di <strong>in</strong>tolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento del glucosiogalattosio<br />

non devono assumere questo medic<strong>in</strong>ale.<br />

4.5 Interazioni con altri medic<strong>in</strong>ali ed altre forme d’<strong>in</strong>terazione<br />

È probabile che cibo e bevande (<strong>in</strong>clusa l’acqua m<strong>in</strong>erale), gli <strong>in</strong>tegratori di calcio, gli antiacidi<br />

e alcuni medic<strong>in</strong>ali per via orale, se assunti contemporaneamente, <strong>in</strong>fluiscano<br />

sull’assorbimento dell’alendronato. I pazienti devono pertanto attendere almeno 30 m<strong>in</strong>uti<br />

dopo l’assunzione di alendronato prima di assumere qualsiasi altro medic<strong>in</strong>ale per via orale<br />

(vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione).<br />

Non sono previste altre <strong>in</strong>terazioni farmacologiche cl<strong>in</strong>icamente significative. Negli studi<br />

cl<strong>in</strong>ici, ad alcuni pazienti sono stati somm<strong>in</strong>istrati estrogeni (per via <strong>in</strong>travag<strong>in</strong>ale,<br />

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transdermica o orale) <strong>in</strong> concomitanza con alendronato. Nessun effetto <strong>in</strong>desiderato è stato<br />

riconducibile al trattamento <strong>in</strong> comb<strong>in</strong>azione.<br />

Non sono stati condotti studi di <strong>in</strong>terazione specifici, tuttavia l’alendronato è stato usato<br />

negli studi cl<strong>in</strong>ici <strong>in</strong> concomitanza a diversi altri medic<strong>in</strong>ali comunemente prescritti, senza<br />

alcuna evidenza di <strong>in</strong>terazioni cl<strong>in</strong>icamente sfavorevoli.<br />

4.6 Gravidanza e allattamento<br />

Uso durante la gravidanza<br />

Non esistono dati adeguati sull’uso dell’alendronato nelle donne <strong>in</strong> stato di gravidanza. Gli<br />

studi sugli animali hanno evidenziato effetti sulla formazione ossea fetale a dosi elevate.<br />

L’alendronato somm<strong>in</strong>istrato a femm<strong>in</strong>e di ratto gravide ha causato distocia dovuta a<br />

ipocalcemia (vedere paragrafo 5.3 Dati precl<strong>in</strong>ici di sicurezza). Data l’<strong>in</strong>dicazione,<br />

l’alendronato non deve essere usato durante la gravidanza.<br />

Uso durante l’allattamento<br />

Non è noto se l’alendronato sia escreto nel latte materno umano. Data l’<strong>in</strong>dicazione,<br />

l’alendronato non deve essere usato durante l’allattamento.<br />

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macch<strong>in</strong>ari<br />

Alendronato Pliva 10 mg compresse non <strong>in</strong>fluisce sulla capacità di guidare veicoli e di usare<br />

macch<strong>in</strong>ari.<br />

4.8 Effetti <strong>in</strong>desiderati<br />

In due studi della durata di tre anni, con disegno pressoché identico, nelle donne <strong>in</strong> postmenopausa<br />

(alendronato 10 mg: n=196; placebo: n= 397), i profili generali di sicurezza per<br />

alendronato 10 mg al giorno e placebo sono risultati simili.<br />

Gli effetti <strong>in</strong>desiderati segnalati dagli sperimentatori come possibilmente, probabilmente o<br />

sicuramente collegati al medic<strong>in</strong>ale sono presentati di seguito se si sono verificati <strong>in</strong> ≥ 1% di<br />

uno dei gruppi di trattamento nello studio a un anno, o <strong>in</strong> ≥ 1% delle pazienti trattate con<br />

alendronato 10 mg/die e con un’<strong>in</strong>cidenza superiore rispetto alle pazienti trattate con<br />

placebo negli studi a tre anni.<br />

Studi a tre anni<br />

Alendronato 10 mg/die<br />

(n=196)<br />

%<br />

Gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ali<br />

Dolori addom<strong>in</strong>ali 6,6 4,8<br />

Dispepsia 3,6 3,5<br />

Rigurgito acido 2,0 4,3<br />

Nausea 3,6 4,0<br />

Distensione addom<strong>in</strong>ale 1,0 0,8<br />

Costipazione 3,1 1,8<br />

Diarrea 3,1 1,8<br />

Disfagia 1,0 0,0<br />

Flatulenza 2,6 0,5<br />

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Placebo<br />

(n=397)<br />

%


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Studi a tre anni<br />

Alendronato 10 mg/die<br />

(n=196)<br />

%<br />

Gastrite 0,5 1,3<br />

Ulcera gastrica 0,0 0,0<br />

Ulcera esofagea 1,5 0,0<br />

Muscoloscheletrici<br />

Dolore muscoloscheletrico<br />

(osseo, muscolare o<br />

articolare)<br />

4,1 2,5<br />

Crampi muscolari 0,0 1,0<br />

Neurologici<br />

Cefalea 2,6 1,5<br />

Placebo<br />

(n=397)<br />

%<br />

I seguenti effetti <strong>in</strong>desiderati sono stati <strong>in</strong>oltre segnalati negli studi cl<strong>in</strong>ici e/o nell’esperienza<br />

post-market<strong>in</strong>g:<br />

Alterazioni del sistema nervoso:<br />

Comuni (≥1/100,


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*Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni di impiego e 4.2<br />

paragrafo Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Indag<strong>in</strong>i diagnostiche: Negli studi cl<strong>in</strong>ici, sono state osservate riduzioni lievi e transitorie,<br />

as<strong>in</strong>tomatiche, dei livelli sierici di calcio e fosfato rispettivamente <strong>in</strong> circa il 18 e il 10% dei<br />

pazienti trattati con alendronato 10 mg/die, rispetto al 12 e 3% dei pazienti trattati con<br />

placebo. Tuttavia, l’<strong>in</strong>cidenza delle riduzioni del calcio sierico f<strong>in</strong>o a


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estensione di questi studi, la DMO nel rachide e trocantere ha cont<strong>in</strong>uato ad aumentare.<br />

Inoltre, è stata mantenuta la DMO del collo del femore e corporea totale.<br />

Lo studio FIT comprendeva due sperimentazioni controllate con placebo, nelle quali<br />

l’alendronato veniva somm<strong>in</strong>istrato una volta al giorno (5 mg al giorno per due anni e 10 mg<br />

al giorno per uno o due ulteriori anni).<br />

• FIT 1: Studio a tre anni su 2027 pazienti, che avevano avuto almeno una frattura<br />

vertebrale al basale (compressione). In questo studio, l’alendronato <strong>in</strong> somm<strong>in</strong>istrazione<br />

una volta al giorno ha ridotto l’<strong>in</strong>cidenza di ≥1 nuova frattura vertebrale del 47<br />

(alendronato 7,9% vs. placebo 15,0%). Inoltre, è stata confermata una riduzione<br />

statisticamente significativa delle fratture dell’anca (1,1% vs. 2,2%, una riduzione del 51%).<br />

• FIT 2: Studio a quattro anni su 4432 pazienti, che presentavano una massa ossea ridotta<br />

ma non avevano avuto alcuna frattura vertebrale all’<strong>in</strong>izio dello studio. In questo studio,<br />

nell’analisi di un sottogruppo di donne osteoporotiche (37% della popolazione totale che<br />

rispondeva alla def<strong>in</strong>izione di osteoporosi sopra riportata), è stata osservata una<br />

differenza significativa nell’<strong>in</strong>cidenza di fratture dell’anca (alendronato 1,0% vs. placebo<br />

2,2%, una riduzione del 56%) e nell’<strong>in</strong>cidenza di ≥1 frattura vertebrale (2,9% vs. 5,8%, una<br />

riduzione del 50%).<br />

5.2 Proprietà farmacoc<strong>in</strong>etiche<br />

Assorbimento<br />

Rispetto a una dose di riferimento per via endovenosa, la biodisponibilità orale media<br />

dell’alendronato nelle donne è stata dello 0,64% per dosi comprese tra 5 e 70 mg,<br />

somm<strong>in</strong>istrate dopo il digiuno notturno e due ore prima di una colazione standard. La<br />

biodisponibilità si riduceva a un valore stimato di 0,46% e 0,39%, quando l’alendronato veniva<br />

somm<strong>in</strong>istrato un’ora o mezzora prima di una colazione standard.<br />

Negli studi sull’osteoporosi, l’alendronato risultava efficace se somm<strong>in</strong>istrato almeno 30<br />

m<strong>in</strong>uti prima del primo pasto o bevanda della giornata. La biodisponibilità è risultata<br />

trascurabile sia quando l’alendronato veniva somm<strong>in</strong>istrato <strong>in</strong>sieme o f<strong>in</strong>o a due ore dopo<br />

una colazione standard. La somm<strong>in</strong>istrazione concomitante di alendronato con caffè o succo<br />

d’arancia ne ha ridotto la biodisponibilità di circa il 60 %. Nei soggetti sani, il prednisolone<br />

(20 mg tre volte al giorno per c<strong>in</strong>que giorni) non ha provocato modificazioni cl<strong>in</strong>icamente<br />

significative della biodisponibilità orale dell’alendronato (un aumento medio dal 20% al 44%).<br />

Distribuzione<br />

Gli studi sul ratto dimostrano che l’alendronato è <strong>in</strong>izialmente distribuito nei tessuti molli,<br />

dopo somm<strong>in</strong>istrazione endovenosa di 1 mg/kg, ma viene poi rapidamente ridistribuito nello<br />

scheletro o escreto nelle ur<strong>in</strong>e. Nell’uomo, il volume medio di distribuzione allo steady<br />

state, escluse le ossa, è di almeno 28 litri. Le concentrazioni del farmaco nel plasma, <strong>in</strong><br />

seguito a dosi orali terapeutiche, sono troppo basse per la rilevazione analitica (


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stata riscontrata radioattività m<strong>in</strong>ima nelle feci. Dopo una somm<strong>in</strong>istrazione endovenosa<br />

s<strong>in</strong>gola di 10 mg, la clearance renale dell’alendronato era di 71 ml/m<strong>in</strong>. e la clearance<br />

sistemica non superava i 200 ml/m<strong>in</strong>. Le concentrazioni plasmatiche si sono ridotte di oltre<br />

il 95% entro 6 ore dalla somm<strong>in</strong>istrazione endovenosa. È stato stimato che l’emivita<br />

term<strong>in</strong>ale nell’uomo superi i dieci anni, riflettendo il rilascio dell’alendronato dallo scheletro.<br />

Nel ratto, l’alendronato non viene escreto per via renale mediante i sistemi di trasporto<br />

degli acidi o delle basi, e pertanto, nell’uomo, non si ritiene che <strong>in</strong>terferisca con l’escrezione<br />

di altri farmaci attraverso questi sistemi.<br />

Caratteristiche nei pazienti<br />

Gli studi precl<strong>in</strong>ici dimostrano che il farmaco che non si deposita nell’osso viene escreto<br />

rapidamente nelle ur<strong>in</strong>e. Non è stata rilevata evidenza di saturazione della captazione da<br />

parte dell’osso, dopo somm<strong>in</strong>istrazione cronica di dosi endovenose cumulative f<strong>in</strong>o a 35<br />

mg/kg negli animali. Sebbene non siano disponibili <strong>in</strong>formazioni cl<strong>in</strong>iche, è probabile che,<br />

come avviene negli animali, l’elim<strong>in</strong>azione dell’alendronato per via renale sia ridotta nei<br />

pazienti con alterata funzionalità renale. Pertanto, nei pazienti con alterata funzionalità<br />

renale, si potrebbe prevedere un accumulo leggermente superiore di alendronato nell’osso<br />

(vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somm<strong>in</strong>istrazione).<br />

5.3 Dati precl<strong>in</strong>ici di sicurezza<br />

Gli studi convenzionali di tossicità generale, genotossicità e carc<strong>in</strong>ogenicità non hanno<br />

rivelato alcun rischio speciale per l’uomo. Gli studi su femm<strong>in</strong>e di ratto hanno evidenziato<br />

che il trattamento con alendronato durante la gravidanza era associato a distocia durante il<br />

parto, legata all’ipocalcemia. Studi nei quali sono state somm<strong>in</strong>istrate ai ratti dosi elevate<br />

hanno evidenziato un aumento dell’<strong>in</strong>cidenza di formazione ossea fetale <strong>in</strong>completa. La<br />

rilevanza per l’uomo non è nota.<br />

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE<br />

6.1 Elenco degli eccipienti<br />

Cellulosa microcristall<strong>in</strong>a<br />

Lattosio monoidrato<br />

Croscarmellosa sodica<br />

Magnesio stearato<br />

6.2 Incompatibilità<br />

Non pert<strong>in</strong>ente.<br />

6.3 Periodo di validità<br />

2 anni.<br />

6.4 Speciali precauzioni per la conservazione<br />

Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione orig<strong>in</strong>ale.<br />

6.5 Natura e contenuto del contenitore<br />

Le compresse sono fornite <strong>in</strong> confezioni blister triplex (PVC/PE/PVDC/Al).<br />

14, 28, 56, 98, 112 e 50 x 1 (monodose).<br />

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.<br />

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6.6 Istruzioni per l’impiego, la manipolazione e lo smaltimento<br />

Nessuna istruzione particolare.<br />

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

PLIVA Pharma S.p.A. – Via Tranquillo Cremona 10- 20092 C<strong>in</strong>isello Balsamo (MI)<br />

8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

Alendronato PLIVA 10 mg compresse, 14 compresse: A.I.C. n. 037084011/M<br />

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE<br />

Ottobre 2006, GU 244 del 19.10.2006<br />

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO<br />

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