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Emorragia acuta del tratto gastroenterico

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l’esperienza <strong>del</strong> Centro. Le tre opzioni principali sono la coloscopia, l’angiografia<br />

viscerale selettiva, e la scintigrafia con emazie marcate con tecnezio<br />

99m ( 99m Tc). Un algoritmo per la diagnosi <strong>del</strong> sanguinamento dal<br />

<strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore è riportato nella Figura 42-6.<br />

Coloscopia<br />

Poiché nei pazienti con emorragia digestiva inferiore, la maggior parte<br />

degli episodi emorragici cessa spontaneamente e poiché le stigmate <strong>del</strong><br />

sanguinamento sono minime e di difficile diagnosi, è consigliabile eseguire<br />

una coloscopia non appena possibile. La coloscopia in urgenza è<br />

indicata nei pazienti con emorragia di grado meno severo e, entro 12 ore<br />

dall’accettazione, in presenza di un’emorragia grave dopo che questa si<br />

è arrestata, ed è stata ottenuta la stabilità emodinamica <strong>del</strong> paziente. In<br />

questo caso, la coloscopia può anche essere effettuata dopo l’adeguata<br />

preparazione <strong>del</strong> colon 9 .Significativi reperti alla coloscopia includono<br />

l’identificazione di una sede di sanguinamento attivo, l’identificazione di<br />

un vaso visibile non sanguinante, un coagulo adeso ad un orifizio diverticolare<br />

ulcerato, un coagulo adeso ad una lesione <strong>del</strong>la mucosa, o sangue<br />

fresco localizzato in un particolare <strong>tratto</strong> <strong>del</strong> colon. Analogamente,<br />

il riscontro di sangue fresco solo a livello <strong>del</strong>l’ileo terminale, dopo un’endoscopia<br />

<strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> superiore risultata negativa, suggerisce<br />

fortemente la presenza di una sede di sanguinamento localizzata nell’intestino<br />

tenue. È importante che lesioni occasionali come i coaguli situati<br />

a livello di plurimi orifizi diverticolari, le malformazioni arterovenose<br />

non sanguinanti, i polipi non sanguinanti, i diverticoli non sanguinanti,<br />

non siano considerati come sedi sicure di emorragia recente. La<br />

causa e la sede <strong>del</strong>l’emorragia possono essere attribuite solo a lesioni con<br />

chiare stigmate di sanguinamento.<br />

I pazienti che si presentano con emorragia massiva <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong><br />

inferiore sono pessimi candidati alla coloscopia in<br />

emergenza. In primo luogo, perché in assenza di preparazione la coloscopia<br />

presenta problemi tecnici dovuti alla difficoltà di ripulire<br />

adeguatamente la superficie mucosa dal sangue vecchio e nuovo, e<br />

osservare un vaso attivamente sanguinante in un colon non preparato<br />

è difficile anche per il più esperto degli endoscopisti. In secondo<br />

luogo, perché i pazienti con emorragia massiva hanno un’instabilità<br />

emodinamica che preclude l’uso <strong>del</strong>la sedazione e incrementa il rischio<br />

di ipossiemia e complicanze. Inoltre, la coloscopia può ostacolare<br />

e rendere difficili le manovre di rianimazione.<br />

Per questi motivi, la coloscopia è generalmente indicata come prima<br />

procedura diagnostica nei pazienti con un’emorragia attiva di<br />

grado moderato, o <strong>acuta</strong> severa, ma già cessata al momento <strong>del</strong>l’inda-<br />

Figura 42-6. Iter diagnostico nella valutazione <strong>del</strong>l’emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong><br />

<strong>gastroenterico</strong> inferiore. (Modificata da Turnage RH: Acute gastrointestinal<br />

hemorrhage. In Greenfield LJ, Mulholland MW, Oldham<br />

KT [eds]: Surgery: Scientific Principles and Practice. Phila<strong>del</strong>phia, Lippincott-Raven,<br />

1997, p. 1158).<br />

EMORRAGIA ACUTA DEL TRATTO GASTROENTERICO 831<br />

gine. Essa è inoltre utilizzata come procedura di scelta nei pazienti<br />

con un’emorragia sviluppatasi dopo una polipectomia endoscopica.<br />

Angiografia viscerale selettiva<br />

L’arteriografia mesenterica è ampiamente utilizzata nella valutazione<br />

e nel trattamento dei pazienti con emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong><br />

inferiore. L’iniezione selettiva di mezzo di contrasto nell’arteria<br />

mesenterica superiore o nell’arteria mesenterica inferiore è in grado<br />

di identificare l’emorragia nei pazienti che hanno un sanguinamento<br />

di almeno 0,5 ml/min o superiore. Questa procedura può identificare<br />

accuratamente l’emorragia arteriosa nel 45-75% dei pazienti se<br />

essa è ancora attiva al momento <strong>del</strong>l’infusione <strong>del</strong> mezzo di contrasto.<br />

Data la caratteristica intermittente <strong>del</strong> sanguinamento <strong>del</strong> <strong>tratto</strong><br />

<strong>gastroenterico</strong> inferiore dovuto alla diverticolosi, alle malformazioni<br />

arterovenose, e ad altre cause, esso può essere cessato al momento<br />

<strong>del</strong>l’esame 10 .Alcuni radiologi, al fine di identificare più accuratamente<br />

la sede <strong>del</strong>l’emorragia, hanno consigliato l’impiego di test di<br />

stimolazione, che comprendono l’iniezione intra-arteriosa di vasodilatatori,<br />

di eparina e di agenti fibrinolitici. Questo approccio può essere<br />

consigliabile solo nei pazienti con episodi di emorragia intermittente<br />

refrattaria, ma deve essere eseguito in condizioni di completa<br />

assistenza. Poiché il 90% dei casi di emorragia cessa spontaneamente,<br />

e solo il 10% dei pazienti risanguina, questi test evocativi<br />

sembrano essere inappropriati nella maggior parte dei pazienti.<br />

Nel 10% circa dei pazienti che eseguono un’angiografia possono<br />

verificarsi complicanze, rappresentate principalmente da ictus, insufficienza<br />

renale, trombosi <strong>del</strong>l’arteria femorale, immobilizzazione<br />

degli arti inferiori e formazioni di ematomi. Poiché la maggior parte<br />

dei pazienti con emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore ha età<br />

superiore a 60 anni, le co-morbidità, che includono malattie vascolari<br />

e insufficienza renale, possono renderli ad elevato rischio per<br />

questa procedura. L’angiografia è quindi riservata ai pazienti con evidenza<br />

di emorragia rilevante in atto.<br />

Scintigrafia con emazie marcate con Tecnezio-99m<br />

La scintigrafia con emazie marcate con Tecnezio-99m ha avuto variabile<br />

successo nella diagnosi <strong>del</strong>le emorragie <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong><br />

inferiore. In questa procedura, le emazie <strong>del</strong> paziente vengono<br />

marcate con un isotopo <strong>del</strong> Tecnezio e iniettate nuovamente nella<br />

circolazione <strong>del</strong> paziente. In occasione di ogni episodio emorragico,<br />

il sangue marcato si riversa nel lume intestinale creando un focus<br />

isotopico che può essere rilevato con una scintigrafia <strong>del</strong>l’addome.<br />

Diagnostica<br />

Embolizzazione o<br />

vasocostrittori intra-arteriosi<br />

Resezione chirurgica<br />

<strong>Emorragia</strong> <strong>acuta</strong> <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore<br />

Sonda naso-gastrica e/o esofago-gastroduodenoscopia<br />

Escludere una sede <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> superiore<br />

Rettoscopia<br />

Escludere una sede rettale<br />

<strong>Emorragia</strong> continua<br />

massiva<br />

Angiografia mesenterica<br />

selettiva<br />

Non diagnostica<br />

<strong>Emorragia</strong> lieve<br />

o intermittente<br />

Coloscopia<br />

Non diagnostica Diagnostica<br />

Scintigrafia con emazie marcate<br />

Clisma <strong>del</strong> tenue<br />

Scintigrafia <strong>del</strong> Meckel<br />

Enteroscopia<br />

Trattamento definitivo

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