Emorragia acuta del tratto gastroenterico
Emorragia acuta del tratto gastroenterico
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tetica per il trattamento <strong>del</strong>la aneurisma <strong>del</strong>l’aorta addominale. Le fistole<br />
secondarie aortoenteriche sono la causa più comune. Questa<br />
complicanza può svilupparsi in circa l’1% dei pazienti dopo un intervento<br />
per aneurisma <strong>del</strong>l’aorta. Le fistole caratteristicamente si<br />
sviluppano tra l’anastomosi prossimale e il <strong>tratto</strong> di piccolo intestino<br />
sovrastante (duodeno o digiuno), sebbene sia stata anche segnalata<br />
la comunicazione con il colon. Si ritiene che un’infezione cronica, caratterizzata<br />
da una bassa carica infettante, nella sede di contatto tra<br />
l’anastomosi e l’intestino determini la formazione <strong>del</strong>la fistola. La<br />
diagnosi deve essere tenuta in considerazione in tutti i pazienti con<br />
emorragia gastroenterica <strong>acuta</strong> e con un’anamnesi positiva per interventi<br />
all’aorta. I sanguinamento “sentinella” - un episodio di emorragia<br />
<strong>acuta</strong> che cessa spontaneamente - si verifica ore o giorni prima<br />
di un’inevitabile emorragia dissanguante che renderà questa condizione<br />
non più riconoscibile e trattabile.<br />
Un’endoscopia digestiva superiore in emergenza è necessaria per<br />
tutti pazienti con sospetta fistola aortoenterica. Se l’endoscopia è negativa,<br />
è indicata una tomografia computerizzata per ricercare un’evidenza<br />
di infiammazione a livello <strong>del</strong>l’anastomosi aortica. Altri consigliano<br />
un’angiografia in emergenza, che includa <strong>del</strong>le osservazioni<br />
laterali, per identificare un piccolo aneurisma micotico che spesso è<br />
presente. L’angiografia dovrebbe essere eseguita in tutti pazienti con<br />
tomografia computerizzata negativa.<br />
Nei pazienti con emorragia dissanguante, è indicata una laparotomia<br />
esplorativa con controllo <strong>del</strong>l’aorta prossimale. Il trattamento chirurgico<br />
efficace richiede la rimozione <strong>del</strong>la protesi aortica e il ripristino <strong>del</strong><br />
flusso aortico distale attraverso un by-pass vascolare extranatomico.<br />
EMORRAGIA ACUTA DEL TRATTO<br />
GASTROENTERICO INFERIORE<br />
Definizione e incidenza<br />
Il sanguinamento acuto <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore è per definizione<br />
un’emorragia che origina distalmente al legamento di Treitz.<br />
Il colon è sede <strong>del</strong>l’emorragia in oltre il 95-97% dei casi, mentre nel<br />
rimanente 3-5% la sede <strong>del</strong> sanguinamento è localizzata nell’intestino<br />
tenue. Il sanguinamento <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore è molto<br />
meno comune rispetto al sanguinamento <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> digestivo superiore<br />
essendo responsabile <strong>del</strong> 15% circa di tutti gli episodi di emorragia<br />
gastroenterica. L’incidenza <strong>del</strong> sanguinamento dal <strong>tratto</strong> digestivo<br />
inferiore aumenta con l’età, in rapporto al parallelo aumento <strong>del</strong>le<br />
lesioni acquisite responsabili <strong>del</strong>l’emorragia come le diverticolosi e<br />
l’angiodisplasia. La diagnosi differenziale <strong>del</strong>l’emorragia <strong>acuta</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore è riportata nella Tabella 42-5.<br />
Presentazione clinica<br />
Il segno caratteristico <strong>del</strong>l’emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore<br />
è l’ematochezia – l’emissione di feci ematiche, di sangue, o di coaguli.<br />
Se il sanguinamento è lento e scarso, può presentarsi anche come me-<br />
TABELLA 42-5. Diagnosi differenziale <strong>del</strong>l’emorragia<br />
gastroenterica inferiore<br />
Diverticolosi<br />
Angiodisplasia<br />
Neoplasia<br />
Polipi<br />
Diverticolo di Meckel<br />
Malattie infiammatorie<br />
Colite ulcerosa<br />
Morbo di Crohn<br />
Colite infettiva<br />
Malattie indotte da raggi<br />
Malattie associate all’uso di farmaci anti-infiammatori<br />
non steroidei<br />
Emorroidi<br />
Varici<br />
Lesioni di Dieulafoy<br />
Sindrome di Olser-Weber-Rendu<br />
Fistola aortoenterica<br />
Vasculiti<br />
Ischemia mesenterica<br />
EMORRAGIA ACUTA DEL TRATTO GASTROENTERICO 829<br />
lena, sebbene questa presentazione sia più caratteristica <strong>del</strong> sanguinamento<br />
proveniente da sedi <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> superiore. Analogamente,<br />
sino al 15% dei pazienti con emorragia massiva proveniente<br />
da una sede <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> digestivo superiore può presentare ematochezia.<br />
Circa la metà dei pazienti con emorragia <strong>acuta</strong> <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong><br />
inferiore si presenta sia con una riduzione di emoglobina ed<br />
ematocrito che con instabilità emodinamica; il 30% ha alterazioni<br />
emodinamiche in ortostasi, il 10% sincope, e il 19% uno stato di<br />
shock. Sebbene l’emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore rappresenti<br />
un’emergenza, essa generalmente è meno pericolosa per la<br />
vita rispetto all’emorragia <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> superiore. I pazienti<br />
si presentano meno frequentemente in stato di shock, spesso il<br />
sanguinamento cessa spontaneamente, e di solito sono richieste anche<br />
un numero minore di trasfusioni.<br />
Eziologia<br />
Diversamente <strong>del</strong>l’emorragia digestiva superiore, nella quale l’accertamento<br />
endoscopico può identificare accuratamente le lesioni <strong>del</strong>la<br />
mucosa responsabili <strong>del</strong>l’emorragia, la valutazione <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>l’emorragia<br />
a livello <strong>del</strong> colon dopo un episodio emorragico è molto<br />
più problematica. In primo luogo, perché l’emorragia gastroenterica<br />
inferiore è caratterizzata da episodi di emorragia intermittente e il<br />
sanguinamento può essere cessato già prima <strong>del</strong>l’esecuzione <strong>del</strong>la<br />
procedura diagnostica. In secondo luogo, perché il 42% circa dei pazienti<br />
con emorragia digestiva inferiore ha sedi multiple di sanguinamento<br />
al momento <strong>del</strong>la valutazione diagnostica. Per tale motivo,<br />
è importante conoscere chiaramente il significato dei reperti osservati<br />
nel corso degli accertamenti diagnostici e considerare la limitatezza<br />
legata ad alcuni di questi reperti. Per stabilire una diagnosi definitiva<br />
è infatti necessaria l’osservazione endoscopica diretta di una<br />
lesione sanguinante o di reperti con sicure stigmate di emorragia recente<br />
59 . La conoscenza <strong>del</strong> grado <strong>del</strong>la certezza <strong>del</strong>la sede di un sanguinamento<br />
è di estrema importanza quando debba essere presa in<br />
considerazione una resezioni chirurgica per trattare l’emorragia.<br />
Diverticolosi<br />
La diverticolosi <strong>del</strong> colon rappresenta la più comune causa di emorragia<br />
<strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore, responsabile <strong>del</strong> 40-55% dei<br />
casi di emorragia. I diverticoli <strong>del</strong> colon sono lesioni acquisite comuni.<br />
Il 40% dei pazienti nella quinta decade di vita ha i diverticoli,<br />
e questa incidenza aumenta sino all’80% nel corso <strong>del</strong>la nona decade.<br />
L’emorragia rappresenta la complicanza nel 3-5% dei pazienti<br />
con diverticolosi. Si ritiene che la base anatomica <strong>del</strong> sanguinamento<br />
sia la rottura <strong>del</strong>le branche intramurali (vasa recta) <strong>del</strong>l’arteria<br />
marginale a livello <strong>del</strong>la cupola <strong>del</strong> diverticolo o a livello <strong>del</strong> suo margine<br />
antimesenterico. Sembra verosimile che fattori traumatici intraluminali,<br />
inclusi il contatto dei fecaliti con conseguente abrasione dei<br />
vasi, portino all’emorragia. L’emorragia è raramente associata all’infiammazione<br />
tipica <strong>del</strong>la diverticolite clinica.<br />
L’emorragia diverticolare cessa spontaneamente in oltre il 90% dei<br />
pazienti e raramente sono richieste trasfusioni di oltre 4 unità di<br />
emazie concentrate. Sebbene i diverticoli siano più comuni nel colon<br />
sinistro, il sanguinamento tende ad essere più frequente nei diverticoli<br />
<strong>del</strong> colon destro. L’emorragia dalle lesioni <strong>del</strong> colon destro può<br />
inoltre aver frequenza ed entità superiori rispetto a quella dei diverticoli<br />
<strong>del</strong> colon sinistro. Dopo un iniziale episodio emorragico, il<br />
sanguinamento si verifica nuovamente nel 10% dei pazienti nel corso<br />
<strong>del</strong> primo anno e, successivamente, il rischio di risanguinamento<br />
aumenta sino al 25% nell’arco di 4 anni.<br />
Data l’elevata prevalenza di diverticolosi <strong>del</strong> colon, ed il fatto che<br />
la maggior parte degli episodi emorragici tende a cessare spontaneamente,<br />
la gran parte <strong>del</strong>le emorragie <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore<br />
è attribuita a diverticolosi <strong>del</strong> colon più come diagnosi presuntiva<br />
che come diagnosi definitiva.<br />
Angiodisplasia<br />
Le angiodisplasie sono responsabili <strong>del</strong> 3-20% dei casi di sanguinamento<br />
acuto <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong> inferiore. Le angiodisplasie,<br />
note anche con il termine di malformazioni arterovenose,sono piccoli<br />
vasi ematici ectasici situati nella sottomucosa <strong>del</strong> <strong>tratto</strong> <strong>gastroenterico</strong>.<br />
La mucosa sovrastante è spesso sottile, e ad un esame istologico<br />
dei reperti chirurgici o autoptici, nella sede <strong>del</strong>l’angiodisplasia può<br />
essere osservata la presenza di un’erosione superficiale. Le angiodi-