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l’intervista al vip<br />
“Niente paura” c’è Don Ciotti<br />
La prima festa provinciale dell’associazione “Libera”<br />
di Claudio siepi<br />
Niente Paura, questo è <strong>il</strong> nome della prima<br />
festa del coordinamento provinciale<br />
di Libera, ma Niente Paura è soprattutto<br />
l’atteggiamento che don Luigi Ciotti ha<br />
insegnato alle tante persone che hanno<br />
gremito la chiesa di ss. simone e Giuda<br />
mercoledì 10 novembre.<br />
L’associazione Libera è diventata nel corso<br />
degli anni <strong>il</strong> miglior collante fra la società<br />
civ<strong>il</strong>e, le istituzioni e l’associazionismo, ciascuno<br />
con la propria identità e radici, ma<br />
tutti legati dalla speranza, tutti chiamati<br />
a investire le proprie energie nella lotta<br />
all’<strong>il</strong>legalità e alle mafie. Tutti uniti per dare<br />
dignità al Paese, tutti consapevoli che<br />
<strong>il</strong> cambiamento deve avvenire dentro ciascuno<br />
di noi.<br />
Un noi, un camminare insieme con tante<br />
persone, una spina propositiva al fianco di<br />
chi deve compiere ciò che è giusto, con<br />
<strong>il</strong> coraggio della denuncia e la forza della<br />
proposta, senza spaventarsi dell’<strong>il</strong>legalità.<br />
don Ciotti ci ha insegnato a essere sì grati<br />
al lavoro della polizia e della magistratura,<br />
ma rimanendo sempre attenti perché<br />
le mafie stanno reclutando nuove<br />
leve, perché la mafia è borghese e s<strong>il</strong>en-<br />
ziosa; la mafia è nelle banche, una mafia<br />
che penetra nel tessuto sociale e ne diventa<br />
scheletro.<br />
ed ecco che lotta alla mafia vuol dire lavoro,<br />
vuol dire politiche sociali sui territori,<br />
sostegno alle famiglie.<br />
Non si parli più di legalità, ma di responsab<strong>il</strong>ità<br />
nel rispetto e pratica delle leggi,<br />
di dignità umana e soprattutto di libertà,<br />
<strong>il</strong> grande dono che ci ha fatto la vita, e<br />
ognuno di noi è chiamato a liberare chi libero<br />
non è.<br />
La vita di don Ciotti, ogni giorno, ci mostra<br />
che abbiamo <strong>il</strong> dovere di rompere i s<strong>il</strong>enzi,<br />
di sconfiggere l’indifferenza e la rassegnazione<br />
con la speranza, con la rabbia<br />
di vedere come vanno le cose, e <strong>il</strong> coraggio<br />
di vedere come potrebbero andare.<br />
Non basta però la denuncia, bisogna chiedersi<br />
cosa fa ciascuno di noi, perché <strong>il</strong> problema<br />
siamo noi innanzitutto: chiediamo<br />
alla politica di rispondere ai bisogni delle<br />
persone, perché la politica è la più alta ed<br />
esigente forma di carità, un servizio per <strong>il</strong><br />
bene comune.<br />
sporcarsi le mani insieme per portare <strong>il</strong><br />
cambiamento.<br />
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