Annessione fi Ferentino al registro italiano.pdf - ITIS Morosini

Già la riunione della Giunta del 6 ottobre è presieduta dall’avv. Achille Giorgi. In
questa seduta la giunta assume importanti decisioni di carattere tariffario e stabilendo le
base d’asta per l’appalto per la macellazione, la vendita del pane, del latte,
dell’illuminazione e per i dazi comunali.
Uno degli argomenti centrali della Giunta provvisoria fu l’istruzione che
rappresentava un segno di rottura con la precedente amministrazione papalina. La
Luogotenenza generale con sede in Roma che governava in via provvisoria gli ex territori
dello stato pontificio, invitò i comuni a provvedere all’istituzione di scuole. La Giunta
convocò un’assemblea di padri di famiglia per la scelta degli insegnanti. Da questa scaturì
la seguente decisione:
Per la scuola di Filosofia don Alfonso Anticoli di S. Stefano;
Umanità e Rettorica don Fernando Leonardi Romagnolo
Per la grammatica superiore don Benedetto Forti di Terracina
Per la grammatica inferiore don Filippo Micheli Romano
Per l'elementare superiore don Pietro Bocanelli
per l'elementare inferiore don Antonio Marchioni
Per Ispettore alle scuole don Giuseppe Pompeo
Questa decisione fu contestata dalla Luogotenenza Generale in quanto il Comune prima
doveva istituire quattro scuole elementari e due serali e non scuole superiori, inoltre la
Luogotenenza inviò un direttore di propria scelta il maestro Alberto Forti di Valenza
(Alessandria) mentre la Giunta si occupò di scegliere i maestri, furono: eletti per le tre
scuole elementari inferiori i signori Antonio Pro, e Vincenzo Ceccarelli col mensibile
assegnamento di L.30 (euro 115,.63) per cadauno; Per una scuola elementare superiore
il sig. Luigi Bernola col mensile assegnamenti di L.33,78 (euro 130.21) e per Prefetto il
maestro don Giuseppe Pompeo col mensile assegnamento di lire 37,80 (euro 145,70)e
tutto ciò in via puramente provvisoria
Un'altra questione che affronta la Giunta è l’incameramento dei beni ecclesiastici
appartenuti agli ordini religiosi in Ferentino.
Essendo stato disciolto in questa Città il Collegio de' S. Padri Gesuiti i quali
s'interessavano della pubblica istruzione ed avendo il Comune già preso possesso di
tutti i beni posseduti dal disciolto Collegio ed appartenenti alla pubblica istruzione
come da Bolla di Pio P.P. settimo in data 12 febbraio 1813; Per fuit della risoluzione
magistrale 11 aprile 1848 e dal rapporto ufficiale dei 16 aprile 1849 n.504 in evasione
all'ordine circolare dei 24 marzo 1849 del Preside in allora di questa Provincia, la Giunta
Municipale legalmente riunita ha deliberato:
1) di affidare la custodia della Chiesa di S. Francesco e locali annessi alla cura e vigilanza
del sacerdote don Costantino Lippi;
2)di autorizzare il medesimo a scegliere una persona di sua fiducia, la quale
disimpergnerà gli occorrenti servizi;
3)di assegnare per ora tanto ed sullodato don Costantino Lippi previsto all'inserviente
da scegliersi da lui una conveniente abitazione entro l'annesso Collegio, e di rimetter
poi al primo Consiglio la determinazione di un equo compenso ai medesimi;
4)d'invitare il sacerdote sig. don Costantino Lippi a presentare a questi Comune il cabreo
de feudi, libri d'amministrazione, e Censi, come anche tutti gli altri schiarimenti e
descrizioni necessari per tenere una regolare amministrazione.
Finalmente incarica il sig. Presidente a dar esecuzione alla presente deliberazioni.
Infine ultima questione che la Giunta affronta nei primi tre mesi di governo e quella
relativa alle imposte per provvedere alle necessità del comune per il 1871. La Giunta lascia
invariate il Sistema di dazi che era in vigore. Dagli atti risulta:
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