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L'anno 1870 il giorno 22 del mese di dicembre convocata la Giunta Municipale della città di Ferentino, si è riunita coll'intervento de' signori: Raffaele Nardi assessore anziano f.f. di Sindaco; Franco Pompeo; Felice Franchi Filippo Bono Supplente; Camillo Angelini Supplente 1°)Il Presidente fa conoscere essere indispensabile divenire alla imposizione daziaria per provvedere ai bisogni del Comune pel prossimo novello anno 1871, ed attesa la strettezza del tempo essendo impossibile organizzare il Sistema Daziario in armonia con le leggi imperanti. Egli vede opportuno non innovare indicativamente il Sistema fin qui serbato per non portare dei inconvenienti all’ordinamento percezione, tanto più che la legge sul dazio consumo col primo del 21 aprile ventuno aprile; quando il Municipio dovendo contrattare col Governo per la cessione della parte che gli compete, trova utile perciò non innovare, e stabilire nel passivo del bilancio un articolo corrispondente per far fronte al pagamento del canone, e così aveva l’opportunità di mettere maggiore studio al nuovo Sistema Daziario per poterlo agevolmente attivare nel 1872. La Giunta aperta la discussione ha considerato che in tanta strettezza di tempo, come saggiamente attesta il Presidente non è possibile mandare in atto un Sistema Daziario del tutto nuovo, e che facilmente metterebbe la finanza comunale in difficili condizioni: che continuando a rimanere in vigore gli stessi balzelli di questo anno abolendo le privative si avrà l’opportunità di agire a ragion veduta per la introduzione del nuovo sistema col 1° gennaio 1872. Che essendo stato superiormente disposto che il Dazio Consumo Governativo dovrà entrare in vigore in questa provincia col primo del ventuno aprile senza aumentare le tariffe ne ora né nel corso dell’anno, fa d’uopo divenire ad una contrattazione col Governo per lo abbonamento diretto; ed intanto per far fronte al pagamento del canone è giusto provvedere nel passivo del bilancio una somma corrispondente. Unanime delibera adottando la proposta del Presidente per la continuazione della percezione de’ balzelli Comunali pel 1870. Con lo stesso sistema finora serbato e nel modo seguente Sul vino imbottato ad Ettolitro L. 3,44 Sul mezzo vino ad Ettolitro L. 2,44 Sui vini franci ad Ettolitro L. 2,00 Sull’alcool, acquavite, e liquori minori di 51 gradi ad Ettolitro L.12,00 Sulla carne macellata fresca a quintale L.18,00 Sul pane, il 10% sul valore Sull’olio al quintale L. 5,00 Sulla vendita di olio franco al quintale L.10,00 Sul pesce al quintale sul pesce di mare L.18,00 Per quello di fiume lago o stagno al quintale L. 9,00 La tassa sul bestiame viene conservata con la tariffa attuale Il Dazio sarà riscosso in conformità dell’attuale sistema, ed in base al Reg(olamento). Vigente per le carni, pane olio e pesce che si prega sulla vendita in qualunque modo si farà. Delibera altresì imporsi la tassa sui spazi ed aree pubbliche, proponendo le seguenti tariffe: Per ogni animale vaccino eccetto allevini L. 1,00 Per ogni giovenco o giovenca L. 1,60 Per ogni cavallo o giumenta L. 1,60 Per ogni somaro, o somara L. 1,50 Per ogni mulo o mula L. 1,60 Per ogni majale d’ingrasso L. 1,60 24
Per ogni troja con allievo senza L 1,50 Per ogni porcastro L 1,20 Per ogni pecora o capra L. 1,15 Per ogni agnello o capretto L. 1,05 Questa tassa avrà il suo pieno effetto nelle sole fiere che si celebrano in questa città 1° maggio festa del S. Protettore, 13 giugno festa di S. Antonio, 14 settembre festa del Crocifisso. La tassa per l’esercizio del peso e misura pubblica rimane conservata entro i limiti della legge. 2)Il Presidente riferisce dello stato in cui versa la finanza Comunale, ed il risultato dello studio portato sulle diverse spese da prendersi, le quali a prescindere di essere obbligatorie sono necessarie per lo investimento della città, e per il maggior lustro della stessa. Perciò propone devenirsi alla formazione del bilancio pel 1871 da sottoporsi all’esame ed approvazione del Consiglio. La Giunta uniformemente si è occupata a stabilire il proggetto suo; ed incominciando dalla parte passiva ha portato un serio esame dei bisogni del Comune, e quindi ha stabilita questa parte, comprendendovi tutte le spese richieste dai bisogni e dalla civiltà dei tempi il di cui ammontare ascende a lire 117.404,05. Indi per far fronte alle passività stanziate non potendovi avere un pareggio dovrà ricorrere ai centesimi addizionali sui tributi diversi, delibera che la differenza in lire 28.591,75 sia gravata per sovraimposta alla tassa sui terreni in lire 17.155,75. E le residuali lire 115,57 su quelle de’ fabbricati. Poi seguentemente ha adottato il seguente proggetto Esito lire 117.404,05 Introito lire 117.404,05 Pareggio lire 117.404,05 Il presente processo verbale letto ad adunanza si è sottoscritto. 25
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