Annessione fi Ferentino al registro italiano.pdf - ITIS Morosini

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2. Florido Cellitti, Filippo Appetecchia, Giovanni Battista Panici prole e Giacinto Principali Carlo Di Tomassi e Fanrizio Cantagallo. Hanno fatto istanza di avere un bonifico per aver estinto un incendio testè sviluppatosi nella casa di Astolfi al Borgo di S.Agata. La Giunta, verificato l’esposto e considerando che in casi simili è stato costume di retribuire gli accorrenti, ha decretato che si diano lire 2.50 per ciascuno. 3. Giuseppe Pro domanda essere esonerato da un terzo della colletta sul bestiame, perché in casi simili a quei che hanno pascolato in questo territorio di Ferentino per quattro mesi nel primo semestre ed intenzionalmente per altri quattro mesi nel secondo semestre si sono fatti pagare due soli terzi della colletta. La Giunta in via equitativa ha accordato all’avv. Giuseppe Pro di pagare solamente due terzi purché spazi per esempio. 4. Per la regolare Amministrazione si è sempre praticato degustare i verificatori del vino imbottato nella passata vendemmia onde poi applicare quella tassa che verrà creduta adatta ai Signori ed alla generosità dl vino tassabile secondo la proposta norme. La giunta a tale oggetto ha proposto, detto e depositato all’unanimità i Signori Lorenzo Ugolini, Gio Batta Podagrosi e Giacinto Fortuna. 5. Il sig. Presidente ha riferito conforme in precedenza aveva manifestato essere ricevuto dal regio commissario di questa provincia ad un Manifesto datato 19 ottobre 1870 nel quale si ingiunge che vengano in termine di tre giorni formate le liste elettorali approvate collegialmente dalla Giunta e pubblicate secondo le disposizioni contenute nel manifesto medesimo, e le altre contenute nell’altra circolare parimenti trasmessagli il 20 detto portante il 10 20. Sapendo stata già formata la lista elettorale amministrativa secondo le riviste ingiunzioni da sottoporre all’approvazione della Giunta. Per la qualcosa i suddetti membri della giunta Signor Achille Avv. Giorgi Presidente, Signor Francesco Pompeo e Signor Antonio Franchi collegialmente come sopra congregati data lettura alla suddetta lista elettorale amministrativa, e nulla avendo da rimarcare e l’ha approvata, ed approva per esser quindi pubblicata secondo le superiori ingiunzioni, salvi i reclami come da legge. E cosi la lista medesima è stata dal Signor Presidente firmata, ed ordinata la pubblicazione. 6. Il regio Commissario con suo ufficio del 18 corrente n.22 ingiungeva che si doveva dare al signor luogotenente Generale – dicastero della istruzione, Commercio e lavori pubblici un rapporto sullo stato e condizione dell’istruzione locale. Per eseguire quest’incarico fa noto che essendosi disciolti i P. Gesuiti e così restato essendo vacante l’insegnamento pubblico che i Padri dirigevano dichiari la Giunta Municipale cosa intende fare su questa materia come pure dichiari quali innovazioni crede fare per le scuole delle fanciulle. La giunta pertanto considerando che qualunque deliberazione non può essere che provvisoria, sebbene urgente ha unanimemente deciso di nulla innovare per l’insegnamento femminile, di riaprire possibilmente e provvisoriamente nei locali medesimi che si occupavano dai P. Gesuiti le seguenti pubbliche scuole coi compiti assegnamenti ai Maestri da eleggere come segue: una scuola elementare coll’aggiunta mensile di 29.26 . Un'altra simile coll’aggiunta mensile di lire 33.35. Un secondo maestro di grammatica italiana e latina col mensile di lire 45.85. Un primo Maestro di grammatica italiana e latina col mensile di lire 50 – Un maestro di retorica col mensile di lire 54.20 – Ed un maestro di filosofia col mensile approvato di lire 54.20 – Un prefetto delle scuole col mensile di lire 37.50 – Un bidello col mensile di lire 7.50. E siccome sono vi nella religione di Minori Osservanti diversi soggetti ferentinesi che in tutto o in parte potrebbero decisamente coprire detti uffici di Maestro sono stati conferite al Signor Presidente le facoltà di trattare coi medesimi, a loro superiori per le facoltà che occorre però e quindi riferire. 16
7. La società editrice italiana amministrata da Silvio Daceioli trasmise al Municipio il quadro rappresentante l’Italia attende il prezzo di lire 3 da inviarsi con vaglia postale, ed allora la società medesima spedirà in pacco un oggetto da scegliersi dall’annesso catalogo. Di più il Signor Stefano Dolfin spedirà pure da Firenze il grande ritratto degli Augusti sposi Principe Umberto e Principessa Margherita ed attende similmente l’importo in lire 10. Sarebbe necessario che si facesse la cornice a detti quadri per tenerli esposti in sala si procede per il pagamento degli invianti, oltre alla scelta del dono da riceversi. La Giunta pertanto dopo aver invitati cinque falegnami Luigi Casati, Mattia Angelisanti, Muzio Massari e Giuseppe e Mariano Ceci a presentare i loro disegni, ed a fare le offerte al rilascio in contraddittorio, ha commesso il lavoro a Muzio Massari che come miglior offerente ha offerto lire 11.30 per cadauno, colla legge di eseguire il disegno presentato da Luigi Casati. Ha ordinato quindi che si paghino a Massari lire 23 a lavoro consegnato. Che si paghino i relativi importi a coloro che ci hanno spedito i ritratti, ed in quanto al dono da riceversi ha scelto quello al n__ del catalogo cire Fatta chiusa e firmata il giorno mese ed anno suddetti. Achille Avv. Giorgi Presidente, Antonio Franchi. il Segretario Ignazio Sisti. A dì 29 ottobre 1870 Si è adunata la Giunta Municipale previo i consegnati inviti nella Sala del Palazzo municipale Presenti i signori: Achille avv. Giorgi Presidente; Raffaele Nardi; Antonio Franchi; Francesco Pompeo Assenti i sig. Alessandro avv. De Marchis n.1)Il signor Presidente ha riferito che S.E. il Regio Commissario con suo avviso in data 28 corrente atto 301 non potendo aver ragione del rapporto di questa giunta 22 ottobre ed relativamente alla pendenza di Antonio Zaccardi che deve avere il finale pagamento dei lavori fatti alla strada detta della Stazione fin dall'anno 1865 ha ordinato che si chiami a deliberare su tale vertenza la Giunta Municipale. Proposta pertanto la relativa proposizione: Visto il Collaudo dei lavori eseguiti redatto dell'ing. Brando sig. Tosetti che liquida l'importo totale da pagarsi all'appaltatore Zaccardi in scudi 4179,347. Vista la situazione Magistrale della papale amministrazione 27 agosto 1870 che ordinava si pagare al ordine scudi cinquanta a saldo del suo avere come sopra liquidato. e più altri 80 in via di conciliazione per spese dell'appaltatore sostenute sopra opere obbligate e per danni sofferti per non opere stata diverse prima della consegna la strada già fatta, quali pretese aumenterebbero ad una cifra di gran lunga superiore di scudi cinquanta: Esaminatala e verificatala la questione in tutte le sue parti: Trovale giuste bensì una equilibrata coerente riducibile le pretese dell'appaltatore. La giunta è di unanime parere ed ammette che si diano all'appaltatore Zaccardi non solo scudi cinquanta che deve avere a forma del Collaudo, ma ancora altro scudi cinquanta a saldo degli in tesi a combinazioni dei restaurati bonifici, e così gli si tragga il mandato per la compostasi si verseranno di scudi cento, dopo che la presente risoluzione sarà approvata dal Regio Commissario, qualora lo creda nella sua saggezza, aggiungendo a tale scopo rispetto fa preghiera. 17
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