Complesso dell'arricciamento - A.R.S.S.A. Abruzzo
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<strong>Complesso</strong> dell’arricciamento<br />
Grapevine fanleaf virus (GFLV)<br />
Sintomi<br />
È la malattia virale più nota e diffusa in<br />
tutti gli areali viticoli. Questa virosi è responsabile<br />
di tre distinte manifestazioni<br />
sintomatologiche in rapporto, soprattutto,<br />
alla sensibilità del vitigno infetto.<br />
La presenza di ceppi più o meno virulenti<br />
e le condizioni ambientali-colturali<br />
possono influenzare il quadro sin-<br />
Servizio<br />
Fitosanitario<br />
Regionale<br />
Osservatorio per le Malattie delle Piante<br />
tomatologico che è riconducibile a tre<br />
sindromi:<br />
- malformazioni infettive<br />
- mosaico giallo<br />
- scolorazione perinervale<br />
La sindrome denominata malformazioni<br />
infettive provoca alterazioni solitamente<br />
bene evidenti dell’apparato vegetativo<br />
(foglie e tralci).<br />
Le foglie assumono un tipico aspetto a<br />
batteri<br />
funghi<br />
virus<br />
piante ospiti<br />
Vite<br />
insetti<br />
fitoplasmi<br />
tipologia del patogeno<br />
Virus previsto dalla<br />
certificazione della vite<br />
distribuzione geografica<br />
Ubiquitaria a livello mondiale;<br />
in Italia è presente in tutte le<br />
aree viticole<br />
Sintomi provocati dalle “malformazioni infettive”:<br />
Foglie malformate con il lembo vistosamente<br />
frastagliato; grappolo fortemente compromesso.<br />
Segnalare eventuali casi sospetti a: Servizio Fitosanitario Regionale, - Osservatorio per le Malattie delle Piante. [www.arssa.abruzzo.it]<br />
Via Nazionale, 38 · 65012 Villanova di Cepagatti (Pescara) Tel. 085.977355(09) (17) (18) (20) (33) [e-mail: omp.pe@rgn.it]
“ventaglio” (dovuto all’anomala apertura<br />
del seno peziolare) con il margine<br />
che si presenta malformato, asimmetrico<br />
e vistosamente frastagliato e dentellato.<br />
Sul lembo fogliare ci possono essere clorosi<br />
di forma e dimensione variabile.<br />
Questi sintomi sono più visibili alla ripresa<br />
vegetativa e nel periodo primaverile,<br />
mentre tendono a scomparire (mascheramento)<br />
con il caldo estivo. Germogli<br />
e tralci sono interessati invece da<br />
sintomi più “stabili” e meglio rilevabili a<br />
caduta foglie. I sintomi tipici consistono<br />
nel raccorciamento degli internodi che, a<br />
volte, è talmente spinto da portare a sovrapposizione<br />
dei nodi; la vegetazione del<br />
germoglio appare pertanto affastellata.<br />
A volte è presente fasciazione (appiatti-<br />
Vistoso ingiallimento fogliare in pianta di vite<br />
Sangiovese infetta dal ceppo cromogeno “mosaico giallo”.<br />
<strong>Complesso</strong> dell’arricciamento<br />
mento) di segmenti del germoglio (il sintomo<br />
non è “specifico” poiché può essere<br />
provocato anche da altre cause), biforcazione<br />
dell'apice del germoglio e andamento<br />
zigzagante degli internodi.<br />
La produzione è inferiore: le piante infette<br />
hanno meno grappoli, di dimensione<br />
ridotta, che maturano irregolarmente<br />
e possono presentare acinellatura<br />
più o meno grave.<br />
La sindrome denominata mosaico<br />
giallo è provocata da un ceppo “cromogeno”<br />
responsabile di accentuate decolorazioni<br />
gialle delle foglie in primavera;<br />
successivamente i sintomi si attenuano.<br />
Sono presenti maculature o lineature di<br />
color giallo. La sindrome denominata<br />
scolorazione perinervale si manifesta<br />
solitamente con<br />
lievi macchiettature<br />
clorotiche<br />
diffuse lungo le<br />
nervature, più evidenti<br />
nel periodo<br />
estivo e quindi<br />
sulle foglie basali.<br />
Epidemiologia<br />
GFLV è trasmesso<br />
dai nematodi<br />
Xiphinema index e<br />
X. italiae. Questa<br />
modalità di diffusione<br />
naturale avviene<br />
lentamente<br />
poiché i vettori<br />
Decolorazioni diffuse lungo<br />
le nervature indotte dal ceppo<br />
responsabile di “scolorazione<br />
perinervale”.<br />
hanno scarsa mobilità nel terreno. Il virus<br />
viene acquisito dai nematodi durante la<br />
loro attività trofica.<br />
La principale modalità di diffusione avviene<br />
mediante l’uso di materiale propagativo<br />
infetto.<br />
Prevenzione<br />
- Utilizzare piante virus-esenti ottenute<br />
con selezione sanitaria clonale.<br />
Lotta<br />
- La lotta chimica contro i vettori dell’arricciamento<br />
non è risolutiva poiché le<br />
esperienze compiute universalmente non<br />
hanno permesso il contenimento della<br />
malattia.<br />
Lineatura gialla provocata del ceppo cromogeno<br />
“mosaico giallo” su foglia di Lambrusco Salamino.<br />
ed. 07/2006