Tesi Baldoni Tiziana - Idrogeologia quantitativa
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7. Schema idrostrutturale e valutazione delle risorse idriche sotterranee<br />
7. SCHEMA IDROSTRUTTURALE E VALUTAZIONE DELLE RISORSE<br />
IDRICHE SOTTERRANEE<br />
7.1. Assetto Idrogeologico<br />
Per poter meglio delineare l’assetto geologico – strutturale dell’area in esame è stata<br />
elaborata, grazie ai riferimenti bibliografici ed a specifici controlli di campo, una Carta<br />
Geologica (Allegato n° 1), scala 1:25.000, che interessa un’area compresa tra il Fiume<br />
Fiastrone a Nord e le pendici meridionali del Monte Vettore a Sud.<br />
E’ stata realizzata, inoltre, una Carta Idrogeologica (Allegato n° 4), scala 1:25.000, in<br />
cui sono stati rappresentati i vari Complessi Idrogeologici, al fine di evidenziare la tipologia<br />
degli affioramenti che costituiscono le aree di alimentazione delle sorgenti.<br />
7.2. Modello Idrogeologico Concettuale<br />
Sono state misurate le aree degli affioramenti dei Complessi Carbonatico basale, della<br />
Maiolica e della Scaglia Calcarea che costituiscono le principali aree di alimentazione delle<br />
sorgenti identificate. Poiché l’aquiclude rappresentato dal Complesso Calcareo – Silico -<br />
Marnoso non sempre è presente e in alcune aree risulta talmente alterato da permettere<br />
fenomeni di drainance, si è ritenuto opportuno considerare un unico acquifero<br />
indifferenziato.<br />
Nel territorio considerato i complessi più permeabili assumono caratteri idrogeologici<br />
variabili e discontinui in relazione allo stress tettonico che hanno subito. Nel locale contesto<br />
strutturale gli aquiclude intercalari che generalmente separano gli acquiferi sovrapposti sono<br />
sovente dislocati da faglie che hanno rigetti nettamente superiori al loro spessore.<br />
Risulta in definitiva che la porzione della catena dei Sibillini, qui considerata, è sede<br />
di un sistema indefinito di acquiferi in parte sovrapposti ed in parte in connessione idraulica<br />
che alimentano sorgenti irregolarmente distribuite nel territorio. In tale situazione non è stato<br />
possibile identificare acquiferi indipendenti, ma solo un unico grande acquifero<br />
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