27.05.2013 Views

Tesi Baldoni Tiziana - Idrogeologia quantitativa

Tesi Baldoni Tiziana - Idrogeologia quantitativa

Tesi Baldoni Tiziana - Idrogeologia quantitativa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4. Climatologia<br />

Il metodo dei topoieti di Thiessen, è dato dalla determinazione grafica delle aree di<br />

influenza che sono dei poligoni con al centro una stazione pluviometrica e che avranno come<br />

precipitazione media quella della stazione stessa. Per valutare la precipitazione media<br />

dell’area considerata si fa lo stesso calcolo utilizzato per le isoiete, ossia la somma dei<br />

contributi in volume dei vari topoieti divisa l’area di riferimento.<br />

Per quanto riguarda le temperature, solo le stazioni di Ussita, Montemonaco e<br />

Servigliano sono sia pluviometriche che termometriche; così per avere le temperature medie<br />

delle altre stazioni pluviometriche si è costruita una retta di correlazione che, attraverso la<br />

stretta relazione della quota con le temperature, ha permesso di ricavare i valori mancanti.<br />

Le stazioni metereologiche situate nella zona sono poche e i dati raccolti non<br />

permettono estrapolazioni valide. Circa il 30 % della regione si trova al di sopra dei 1500 m,<br />

mentre la maggior parte delle stazioni metereologiche sono ubicate a quote inferiori. La<br />

stazione di Bolognola, una delle più alte si trova a 1070 m (Damiani A. V., 1975).<br />

Alle quote più elevate la densità delle stazioni diminuisce progressivamente fino a<br />

mancare del tutto in corrispondenza dei maggiori rilievi, che costituiscono le principali aree<br />

di alimentazione degli acquiferi e dove le precipitazioni sono probabilmente maggiori.<br />

Quindi i valori calcolati delle precipitazioni con i dati disponibili sono presumibilmente<br />

sottostimati, non tenendo conto degli apporti alle quote più alte; inoltre i dati relativi alle<br />

precipitazioni nevose sono registrati da semplici pluviografi che sono poco adatti a misurare<br />

le precipitazioni solide e quindi forniscono quindi valori poco attendibili (Boni C. et al.,<br />

1986). Stesso discorso vale anche per i dati termometrici delle aree più elevate.<br />

I dati pluviometrici e termometrici utilizzati sono stati ricavati dagli Annali Idrologici<br />

di Bologna e di Roma.<br />

Da questi dati si è ricavato che la maggior parte dei Monti Sibillini è compresa<br />

nell’isoieta 1400, ma, presumibilmente, è evidente che le zone più elevate ricevono quantità<br />

di precipitazioni maggiori.<br />

27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!