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Documento PDF - UniCA Eprints

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Figura 31. Agonisti e Antagonisti A1.<br />

Gli agonisti A1 trovano impiego come nei disturbi cardiovascolari, in<br />

quanto sono in grado di ridurre la contrazione atriale, il lavoro a<br />

carico del cuore ed attenuare l’ azione stimolatrice delle<br />

catecolamine. 157,158<br />

Il Selodenoson è in grado di ridurre il carico sul cuore senza<br />

provocare un eccessivo calo della pressione sanguigna, effetto<br />

indesiderato che si verifica con gli altri agonisti. Inoltre è ormai<br />

assodato che tali farmaci abbiano, in generale, un’ azione<br />

cardioprotettrice e neuroprotettrice. 159<br />

Non sono stati ancora sintetizzati derivati adenosici in grado di<br />

discriminare selettivamente tra i recettori A2A e A2B, possiamo<br />

affermare che la selettività verso questo tipo di recettori viene<br />

raggiunta attraverso una modificazione della posizione 5’ dell’<br />

adenosina come nel caso del NECA o dei suoi derivati e del DPMA.<br />

Bisogna precisare che tali analoghi adenosici mostrano comunque<br />

una, se pur minima, attività verso gli altri sottotipi recettoriali. Per<br />

quanto riguarda gli antagonisti i più promettenti sono prodotti dalla<br />

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