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Documento PDF - UniCA Eprints

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Tale sintesi prevede l’utilizzo della salicilaldeide e dell’anidride<br />

acetica in presenza di acetato di sodio anidro a caldo.<br />

La difficoltà di questa metodica risiede nel fatto che è difficile<br />

ottenere le appropriate o-idrossi aldeidi a partire dai fenoli sostituiti;<br />

inoltre si ottengono cumarine non sostituite nell’ anello piranico e le<br />

rese sono piuttosto basse (Schema 7).<br />

Schema 7. Sintesi di Perkin.<br />

Agli inizi del 1900 Knoevenagel sviluppa un metodo per sintetizzare<br />

le cumarine partendo sempre dalla o-idrossibenzaldeide per<br />

condensazione con malonato di etile o con acetoacetato di etile in<br />

presenza di piridina, piperidina od un’altra base organica 80 (Schema<br />

8).<br />

Schema 8. Sintesi di Knoevenagel.<br />

Il rapido sviluppo della chimica delle cumarine, però, si deve alla<br />

sintesi di von Pechmann, che consiste fondamentalmente nel far<br />

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