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Documento PDF - UniCA Eprints

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Le cumarine sono state citate nel 1992 dal US Food and Drug<br />

Administration e dal National Cancer Institute for Toxicity and<br />

Carcinogenity a causa della loro larga diffusione in profumi, saponi,<br />

prodotti per il corpo, nonchè in prodotti ed aromi per uso<br />

alimentare. Sino ad allora non era ancora stato effettuato uno studio<br />

comparativo completo sulla loro tossicità e carcinogenicità. 46-53<br />

Le cumarine sono attive sul metabolismo vegetale, prendendo parte<br />

ai meccanismi regolatori della crescita cellulare, mentre i loro<br />

antagonisti, le aucsine, inibiscono la germinazione e la crescita<br />

cellulare. 54,55<br />

L’ introduzione delle cumarine per uso clinico non è semplice e<br />

richiede vari tests, anche in relazione ai loro svariati effetti<br />

collaterali. 56<br />

In generale possiedono una bassissima solubilità in acqua, che ne<br />

limita la somministrazione orale ed un relativamente alto<br />

coefficiente di ripartizione, che ne facilita un rapido assorbimento<br />

per diffusione passiva.<br />

I dati farmacocinetici nell’ uomo 57-59 indicano una diffusa<br />

distribuzione nell‘ organismo. L’assorbimento renale ed intestinale<br />

non sono influenzati dalla variazione del pH perché le cumarine<br />

sono solitamente neutre e le 7-idrossi cumarine hanno, comunque,<br />

un pKa di 7.77.<br />

L’entità del legame alle proteine plasmatiche è ben al di sotto del<br />

valore critico di 80% ( circa il 35% e il 47% per la 7-metossi e per la 7-<br />

idrossi cumarina rispettivamente).<br />

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