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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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Circa il 24 agosto vennero compiuti da elementi a noi estranei,<br />

colpi di mano ai danni di un noto fascista locale fuggito al Nord e<br />

asportata una quantità imprecisata di stoffa. Interessatosi subito<br />

di tali colpi il comitato locale riuscì a ricuperare parte di questa<br />

stoffa che fu mandata subito alla formazione per farne pantaloni.<br />

Verso il 27 agosto il commissario Nino venne, assieme a Donatello,<br />

in casa del Bertini a Pian di Campo per dare direttive d'azione e<br />

per avere maggiori contatti con il locale comitato clandestino. In<br />

questa occasione il commissario mi confermò personalmente il<br />

comando del 2° Battg. In attesa dell'arrivo nella zona della Brig.<br />

Matteotti che si doveva spostare da Casa Lanzi sul monte Cavallo,<br />

collaborai con Sergio per la formazione del suo Battg. Si decise<br />

con questi partigiani di cercare di salvaguardare le opere d'arte<br />

della zona contro i guastatori tedeschi. Si presero così vari contatti<br />

col tecnico Buscaroli della centrale elettrica di Suviana e col<br />

custode di quella di Pavana e si studiò i piani per impedire il<br />

brillamento di queste opere; <strong>dei</strong> ponti di Taviano e ponte alla<br />

Venturina. Purtroppo per mancanza di armi e di uomini ci fu<br />

impossibile, in seguito, di attuare questi progetti.<br />

Verso il 10 settembre comunicatomi da Sergio il desiderio del<br />

Cap. Toni di vedermi per comunicazioni da farmi personalmente,<br />

mi recai a Lustrola da Berto e in quell'occasione portai in<br />

formazione un soldato polacco fuggito all'esercito tedesco e che il<br />

locale Comitato aveva provveduto a mantenere e nascondere. Ebbi<br />

col Cap. Toni vari colloqui e insieme si decise che per il momento<br />

continuassi a collaborare con Sergio per il 4° Battg. e col comitato<br />

di Sambuca. In quell'occasione subii un rastrellamento delle S.S.<br />

tedesca. Ritornato in sede furono presi dal comitato contatti con<br />

vari' prigionieri russi che lavoravano con i tedeschi e infatti<br />

riuscimmo a far fuggire ben 22 russi tutti ben armati che<br />

conducemmo poi in formazione sul monte Cavallo. Altri 3 russi<br />

invece li trattenemmo per il battaglione locale che nel frattempo si<br />

era spostato nella zona di Treppio.<br />

Gli eventi poi precipitarono per lo sganciamento delle forze<br />

tedesche; non avendo io ancora ricevuto l'ordine del Cap. Toni di<br />

rientrare in formazione mi sentii in dovere di scendere a Taviano<br />

il pomeriggio del 26 settembre con gli uomini del 4° battg. del<br />

quale — poiché Sergio era assente perché nella zona di Suviana<br />

per <strong>dei</strong> contatti — assunsi temporaneamente il comando occupando<br />

e presidiando la zona. Conteporaneamente una formazione<br />

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