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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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scoperte le spalle che rappresentavano per loro l'unica via di<br />

ritirata. Su tre lati noi ci trovavamo in posizioni prettamente<br />

dominanti e su ogni lato avendo dislocato una formazione li<br />

stringevamo a semicerchio, cosicché decisi con la mia formazione<br />

di passare sul lato sinistro fra le postazioni della Buozzi che agiva<br />

su questo lato e la linea tenuta dalle S.S. onde portarmi al loro<br />

tergo e chiudere il quarto lato, cioè la via di ritirata del nemico.<br />

Causa la mancanza di collegamento la manovra non riuscì in<br />

quanto allorché tentai di passare cogli uomini, da parte degli<br />

uomini della Buozzi mi si aprì addosso il fuoco. Fui così costretto<br />

a ritirarmi ed a prendere posizione frontale a fianco del distaccamento<br />

di Cecco. Dopo 6 ore e mezza di fuoco, avvicinandosi il<br />

crepuscolo, il nemico, tenendoci a bada momentaneamente con<br />

colpi di mortaio, riuscì a sganciarsi ed a ritirarsi lungo la via di<br />

ritirata rimasta libera per la mancata effettuazione del piano da<br />

me elaborato. Sul terreno rimanevano 36 morti nemici, 6 furono<br />

fatti prigionieri e fucilati all'alba del giorno seguente, da parte<br />

nostra nessuna perdita eccetto un ferito della Buozzi. Il distaccamento<br />

del Cap.no Pietro ed Urio non parteciparono al combattimento.<br />

Il giorno dopo alle 11 fu dato altro allarme da parte di Urio<br />

che fu provato come falso. Attesi fin che mi fu possibile l'arrivo<br />

del Commissario Nino e dell'addetto militare come m'era stato<br />

assicurato da Fabbri, poi avendo ormai stabilito per la mattina<br />

dopo l'appuntamento con l'inviato Cocchi, sicuro che al più presto<br />

sarebbero arrivati gli attesi, partii per poi rientrare appena<br />

sbrigatomi. Lasciai infatti lo zaino con i miei effetti personali in<br />

consegna al partigiano Montanari (9) di Molinella e scesi a<br />

Lustrola. Da Berto (10) appresi che Nino e l'addetto militare Cap.no<br />

Toni erano giunti e che la mattina dopo al più tardi senz'altro<br />

sarebbero andati in formazione; quindi partii per Castello. Trovai<br />

il lunedì il compagno Cocchi, lo accompagnai a casa del Sig.<br />

Sammartino Mario con lui stabilii l'itinerario per l'afflusso degli<br />

uomini, il punto di raccolta (casa del su citato Mario Sammartino),<br />

le staffette e le guide. Restai alcuni giorni ancora lontano<br />

dalla formazione per raccogliere altri uomini ed armi e, dopo aver<br />

avuta assicurazione da Berto che la formazione trovavasi ancora a<br />

quota 1600 dove io l'avevo lasciata e dove due giorni prima l'aveva<br />

pure raggiunta Adelmo Ferrari, con altri otto uomini, fra i quali:<br />

Walther Petreni, Tino Ballerini, Oscar e mio cugino Luigi Mazzoni<br />

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