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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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militare, fummo avviati verso la Germania via Brennero. Giunto in<br />

prossimità di Susegana mi lanciai dal finestrino del treno in corsa,<br />

riportando varie lesioni e contusioni. Dopo aver ottenuto presso una<br />

famiglia abiti borghesi raggiunsi Pederobba del Grappa e presentatomi<br />

all'ospedale civile diretto dalle Opere Pie del B. Cottolengo,<br />

fui ricoverato e nascosto. Conobbi lì il Magg. (1) degli Alpini e<br />

tramite questi l'On. Trentini, col quale iniziai a collaborare onde<br />

raccogliere molti elementi, sparsi nella zona, già appartenenti al<br />

Btg.ne Alpino Feltre ed organizzare le prime bande partigiane.<br />

Sul Grappa e sul Mon Fener avemmo parecchie riunioni con detti<br />

elementi ed iniziammo a raccogliere armi e munizioni, trasportandole<br />

poi entro alcune baite e trincee. Dopo una quindicina di<br />

giórni, informati i miei famigliari di dove mi trovavo, giunse mia<br />

madre che mi convinse a rientrare in famiglia.<br />

Partii e venni a Ponte Venturina dove la mia famiglia era sfollata.<br />

Per alcun tempo non ebbi la possibilità di prendere alcun<br />

contatto con elementi <strong>dei</strong> partiti di opposizione della zona, fino a<br />

che nel dicembre del 43, conobbi Adelmo Ferrari che più tardi e<br />

cioè verso il marzo del 44 doveva poi mettermi in relazione con suo<br />

fratello Gastone Ferrari e con Secondo Montanari. Intanto per<br />

sottrarmi alle chiamate da parte dell'Esercito Repubblicano ed all'obbligo<br />

di presentazione, essendo fra l'altro sprovvisto di documenti<br />

civili, nonché per consiglio del Montanari andai a Bologna<br />

e mi impiegai presso la ditta «Due Torri». Restai fino al 2 giugno<br />

alle dipendenze di detta ditta, tenendomi nel contempo in contatto<br />

con Secondo Montanari e il di lui figlio Aldo al quale cercai di<br />

essere utile giovandomi di personali conoscenze, durante il suo<br />

servizio militare nell'Esercito Repubblicano del quale era entrato<br />

a far parte per ordine del suo Partito. Il 24 giugno abbandonai il<br />

lavoro e raggiunta P. Venturina iniziai a collaborare direttamente<br />

col Com.te locale: Bertini Nando, Gastone Ferrari, Guido Carini e<br />

Walther Petreni. Assieme ad Adelmo Ferrari iniziai nelle zone<br />

vicine la raccolta di viveri ed armi per la formazione del Toscanino<br />

(2) che già nella zona aveva preso consistenza ed agiva.<br />

La notte del 4/7/44 io ed Adelmo Ferrari, attraversando zone<br />

presidiate da reparti Tedeschi, accompagnammo <strong>sulla</strong> zona di<br />

Monte Cavallo dove trovavasi allora la Matteotti n. 10 uomini provenienti<br />

da Castel di Casio, fra i quali, Cattani Tauro, Cioni Antonio,<br />

Vecchi Dante, Barbetti Ivo, Massani, Carboni Rino e Carboni<br />

Alfredo, Guidotti Silvio. Tali uomini portarono seco come<br />

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