Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF
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Volume pubblicato sotto gli auspici del Comitato Regionale Emilia-Romagna per le celebrazioni del XXX della Resistenza Finito di stampare nel mese di Luglio 1975 presso il Centro Grafico «La Squilla> Via Castiglione, 24 - Bologna
PREFAZIONE Questa pubblicazione è nata, in primo luogo, dall'esigenza di salvare dalla distruzione i documenti dell'archivio clandestino socialista degli anni della Resistenza. A distanza di un trentennio, questi documenti — scritti quasi tutti su carta velina e, spesso, si tratta della seconda o terza copia, — sono pressoché illeggibili. L'inchiostro è quasi completamente scolorito e la carta ingiallita e fragile al punto da sfaldarsi e polverizzarsi sotto le dita. Questo materiale — preziosissimo ed indispensabile per chi studia oggi o vorrà studiare domani la Resistenza bolognese — non poteva e non doveva andare perduto. Per salvarlo non c'era che un mezzo: raccoglierlo in volume, anche se non in copia fotostatica, come sarebbe stato preferibile se le condizioni dei documenti l'avessero permesso. Dopo avere ordinato e annotato il materiale che si trova presso la Federazione bolognese del PSI — che è poi la parte più consistente di quanto resta dell'archivio clandestino socialista — ho deciso di allargare la raccolta e di ricuperare tutti i documenti che si trovano presso privati o negli archivi dell'ANPI di Bologna e della Deputazione Emilia-Romagna per la storia della Resistenza. Tutto questo materiale — edito o inedito, non importa — l'ho pubblicato nel testo integrale, senza apportare modifiche o cancellazioni consigliate da opportunità politiche o personali. E per conservarne lo «spirito» non ho corretto gli errori di grammatica e di sintassi, che spesso ricorrono. Non ho bisogno dì dire che gli autori di molti di questi documenti erano operai o contadini, più 5
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PREFAZIONE<br />
Questa pubblicazione è nata, in primo luogo, dall'esigenza di<br />
salvare dalla distruzione i documenti dell'archivio clandestino<br />
socialista degli anni della <strong>Resistenza</strong>. A distanza di un trentennio,<br />
questi documenti — scritti quasi tutti su carta velina e, spesso, si<br />
tratta della seconda o terza copia, — sono pressoché illeggibili.<br />
L'inchiostro è quasi completamente scolorito e la carta ingiallita e<br />
fragile al punto da sfaldarsi e polverizzarsi sotto le dita.<br />
Questo materiale — preziosissimo ed indispensabile per chi<br />
studia oggi o vorrà studiare domani la <strong>Resistenza</strong> bolognese — non<br />
poteva e non doveva andare perduto. Per salvarlo non c'era che un<br />
mezzo: raccoglierlo in volume, anche se non in copia fotostatica,<br />
come sarebbe stato preferibile se le condizioni <strong>dei</strong> documenti<br />
l'avessero permesso.<br />
Dopo avere ordinato e annotato il materiale che si trova presso<br />
la Federazione bolognese del PSI — che è poi la parte più consistente<br />
di quanto resta dell'archivio clandestino socialista — ho<br />
deciso di allargare la raccolta e di ricuperare tutti i documenti che<br />
si trovano presso privati o negli archivi dell'ANPI di Bologna e<br />
della Deputazione Emilia-Romagna per la storia della <strong>Resistenza</strong>.<br />
Tutto questo materiale — edito o inedito, non importa — l'ho<br />
pubblicato nel testo integrale, senza apportare modifiche o cancellazioni<br />
consigliate da opportunità politiche o personali. E per<br />
conservarne lo «spirito» non ho corretto gli errori di grammatica e<br />
di sintassi, che spesso ricorrono. Non ho bisogno dì dire che gli<br />
autori di molti di questi documenti erano operai o contadini, più<br />
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