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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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evidente che la limitata produzione viene assorbita in loco — quindi<br />

nessuna disponibilità.<br />

Questo prodotto viene importato dalla Lombardia e dal Veneto<br />

per un contingente che raggiunge i 200.000 Q.li. Esso serve tanto<br />

per l'alimentazione, miscelata della farina, che per uso zootecnico.<br />

Si fa rilevare che l'importazione per uso zootecnico era<br />

proveniente dall'Estero e più propriamente dall'Ungheria e dalla<br />

Jugoslavia.<br />

La nostra maggiore fornitrice era la provincia di Cremona.<br />

Sul Riso esponiamo i seguenti dati:<br />

Disponibilità Q.li 4.000 i quali risultano effettivamente giacenti<br />

presso le Pile: F.lli Venturi, Cantelli, Pizzoli, Bandiera e Occhialini.<br />

La produzione provinciale prevista è di 130.000/150.000 Q.li di<br />

risone ed è comprensiva di Q.li 100.000 di Riso.<br />

Il raccolto che ha inizio dalla fine di settembre con le varietà<br />

chinesi, raggiunge la fine di Ottobre con gli « originali ».<br />

La mancanza di carbone e di mano d'opera ostacolano la<br />

preparazione del riso di nuovo raccolto e pregiudicano la conservazione<br />

del risone. Inoltre è da tenere calcolo che alcune Pile sono<br />

danneggiate, vedi quello di Bentivoglio.<br />

Se si potrà almeno in parte risolvere il problema accennato il<br />

fabbisogno provinciale sarà largamente coperto.<br />

2° Settore. Carne e grassi. Latte. Uova.<br />

Consistenza <strong>dei</strong> bovini nel 1941 può essere considerata normale.<br />

Nelle voci vi è solo uno sfasamento, dovuto ad un errore di<br />

interpretazione degli incaricati della statistica, perciò che concerne<br />

le vacche da latte e vacche comuni. Infatti la reale proporzione è di<br />

circa 60/65.000 vacche comuni e di 30/35.000 vacche lattifere.<br />

Come si vede la diminuzione fino al censimento del 1943 è assai<br />

limitata.<br />

Nel 1944 non è stato fatto il censimento che avrebbe certamente<br />

segnato una marcata diminuzione. Ora il patrimonio bovino si<br />

ritiene debba segnare una notevole diminuzione a causa soprattutto<br />

degli ultimi avvenimenti e del continuo aumento delle macellazioni<br />

clandestine.<br />

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