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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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(38) Il testo, nelle edizioni successive differisce leggermente, ma non muta la<br />

sostanza. Nella terza è aggiunto questo periodo: «Per unire il settore, vengono<br />

inviate, frattanto, ulteriori forze corazzate americane. L'attività delle opposte artiglierie<br />

è incessante e particolarmente intensa dall'alba al tramonto. I partigiani<br />

effettuano, quasi ogni notte, pattuglie di copertura ai posamine. Alcune pattuglie<br />

miste toccano saltuariamente Piada e Cà Buio».<br />

(39) Nella terza edizione, l'azione contro Corona e la morte di Giuriolo è<br />

descritta con maggiore precisione: «Verso le cinque del mattino, le fanterie avanzano<br />

da Querciola e si attestano, con radio, sul fosso di Prà della Villa, mentre<br />

l'artiglieria concentra il fuoco su Polla, Corona, Belvedere. Mine tedesche <strong>sulla</strong><br />

strada di Corona, impediscono l'impiego di mezzi corazzati. L'ala sinistra della<br />

fanteria americana punta in direzione di Polla. Il capitano Toni conduce personalmente<br />

l'ala destra ed espugna Corona. Alcuni tedeschi si arrendono, altri si<br />

danno alla fuga, lasciando alcuni morti. Il bottino appare ingente: tre carri armati<br />

(ricuperati), almeno cinque fucili mitragliatoti, munizioni, viveri e materiali di<br />

casermaggio in quantità enormi.<br />

«Ma i tedeschi si affacciano improvvisamente alle spalle di Corona e, da quote<br />

dominanti, aprono nutritissimo fuoco in direzione del valico. Dalle falde di Monte<br />

Belvedere e dal crinale di Polla, altre mitragliatrici aumentano il volume del fuoco<br />

nemico. Lo sganciamento si effettua sotto l'azione del contrattacco intensamente<br />

appoggiato dall'artiglieria. Nell'estremo tentativo di fronteggiare il nemico, per<br />

disciplinare la ritirata e non abbandonare i feriti, il capitano Toni trova eroica<br />

morte.<br />

«I partigiani reggono faticosamente due linee di fuoco effettuando il ricongiungimento<br />

con le forze americane verso le posizioni di Querciola. Fra i partigiani<br />

caduti: il comandante Antonio Giuriolo (Toni), Galiani Pierino, Venturi Nino ed<br />

alcuni feriti gravi.<br />

«Il governatore di Lizzano, comandante l'O.S.S. americano (Cap. Rouzer),<br />

eleva immediata proposta di decorazione al valore per il caduto Capitano Toni Giuriolo.<br />

«La brigata Matteotti, in riunione generale, decide di continuare la propria<br />

attività nel nome del capitano Toni, senza scegliere altro comandante.<br />

«Il 20 dicembre 1944, in missione segreta, due partigiani varcano clandestinamente<br />

le linee nemiche nei pressi di Rocca Corneta ed effettuano particolari<br />

rilevazioni concernenti le fortificazioni tedesche».<br />

(40) È il capitano Rouzer e non Rausel.<br />

(41) Nelle edizioni seguenti è aggiunta la frase «in collaborazione con un<br />

distaccamento di americani».<br />

(42) Nella terza edizione è aggiunto: «Altre pattuglie tentano il passo del<br />

Cancellino (via Porta Franca)».<br />

(43) Anche in questo caso, nelle edizioni seguenti mutano le parole, alcuni<br />

periodi sono rifatti, ma la sostanza non muta.<br />

(44) Nella seconda edizione si specifica che cinque partigiani restano feriti.<br />

(45) Nelle edizioni seguenti si legge: «Vedi citazione sul bollettino alleato e<br />

articolo del "Stars and Stripes... Il 23 febbraio giungono a Rocca Corneta anche<br />

forze americane». L'articolo apparso su «Stars and Stripes» è pubblicato alla fine<br />

di questo capitolo.<br />

(46) Nella seconda edizione si legge: «Un americano ferito. La pattuglia deve<br />

riparare nel Dardagna».<br />

(47) Nella seconda edizione si dice che la formazione, al comando del capitano<br />

Mario Cozzi, aveva una quarantina di uomini; nella terza si dice che gli uomini<br />

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