Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF
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L'INGIUSTIZIA SOCIALE<br />
Una delle ragioni che i critici del socialismo hanno sempre<br />
ritenuta come decisiva, è, che ricchi e poveri ci sono sempre stati e<br />
di conseguenza le idee di una eguaglianza sociale non si avvereranno<br />
mai.<br />
Anzitutto dobbiamo precisare che il socialismo non vuole<br />
l'eguaglianza come livellamento, ma vuole che gli individui siano<br />
considerati secondo la loro capacità e secondo la loro intelligenza.<br />
Poi, noi non combattiamo la ricchezza come tale. Se per ricchezza<br />
si intende possedere danaro, anche nel socialismo tale possesso è<br />
ammesso. Se uno invece di spendere il giusto ricavo della propria<br />
opera, per il godimento <strong>dei</strong> beni di consumo, ama metterli in un<br />
cassetto od alla Banca di Stato, per poter ogni tanto pensare al<br />
proprio gruzzolo, niente di male. Quello che è basilare nella<br />
Società nuova, è che nessuno può investire il proprio danaro per<br />
acquistare mezzi di produzione allo scopo di sfruttare il lavoro<br />
altrui.<br />
Quando noi parliamo di eguaglianza, intendiamo parità di<br />
diritti per tutti, e divisione del profitto, secondo giustizia. In tal<br />
modo il povero sparirà per dar luogo ad un operaio-imprenditore,<br />
che avrà un certo benessere, ed il ricco-capitalista finirà di<br />
accumulare ingiustamente <strong>sulla</strong> fatica <strong>dei</strong> lavoratori.<br />
Altro argomento polemico: il principio socialista che il capitale<br />
nasce dal possesso <strong>dei</strong> beni di produzione e di scambio, è falso,<br />
dicono gli avversali. Il capitale nasce dal risparmio. Il risparmio<br />
dalle privazioni e dai sacrifici dell'individuo che rinunciando a<br />
consumare un bene commerciale, può accumularlo e trasformarlo<br />
in capitale. Se questo in parte è vero, Marx ha dimostrato però<br />
con la sua opera fondamentale «Il Capitale», che il risparmio ed il<br />
sacrificio rendono poco e il maggiore reddito si ha dallo sfruttamento<br />
del lavoro col plusvalore. Diversamente, si dovrebbe giungere<br />
a questa conclusione paradossale, che i popoli più poveri,<br />
sarebbero i più ricchi, perché in fatto di sacrifici e di privazioni<br />
sono all'avanguardia. È quindi troppo evidente che i grandi<br />
patrimoni non si sono mai formati con le economie delle buone<br />
massaie.<br />
È incontestato invece che all'origine siamo tutti uguali, poi,<br />
dicono i sostenitori del privilegio, ci furono degli uomini parsimoniosi<br />
e degli altri sciuponi. I primi divennero detentori <strong>dei</strong> beni,<br />
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