Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF
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il comandante delle brigate Matteotti, coadiuvato da Mario<br />
Guermani, Benassi e Otello Bonvicini. Guermani, un capitano<br />
dell'esercito, era vice comandante della piazza di Bologna.<br />
Delle tre brigate Matteotti, la prima ad essere costituita fu quella<br />
di montagna; poi quella di pianura ed infine quella di città. Quella<br />
di città sarà chiamata — con un numero interno del partito, che non<br />
aveva nulla in comune con il numero che il CUMER assegnava alle<br />
brigate <strong>bolognesi</strong> — la prima brigata Matteotti e quella di pianura la<br />
seconda. La Matteotti di montagna, pur essendo stata costituita per<br />
prima, avrebbe dovuto essere la terza, ma non ebbe questo numero<br />
avendo già attraversato le linee, quando il partito socialista decise di<br />
dare una numerazione progressiva alle formazioni militari. Nell'inquadramento<br />
del CUMER la brigata Matteotti di pianura ebbe il<br />
numero cinque — era cioè la quinta brigata della divisione «Mario»<br />
di pianura, così come le brigate che operavano nell'Appennino erano<br />
inquadrate nella divisione «Lupo» di montagna — mentre quella di<br />
città avrebbe dovuto essere la terza, ma non ebbe mai ufficialmente<br />
questo numero. Antonio Giuriolo comandava la Matteotti di<br />
montagna, Alfredo Calzolari quella di pianura e Otello Bonvicini<br />
quella di città. I primi due caddero combattendo ed il terzo fu<br />
fucilato.<br />
Determinante fu il contributo che il partito socialista diede alla<br />
rinascita delle organizzazioni sindacali durante la <strong>Resistenza</strong>. Il 10<br />
novembre 1944, quando fu ricostituita la Camera confederale del<br />
lavoro — con l'adesione di tutti i partiti del CLN, ad eccezione del<br />
PLI — i <strong>socialisti</strong> Bentivogli, Guidi e Gottellini furono inclusi nel<br />
comitato esecutivo. Tra i dirigenti vi era anche Clodoveo Bonazzi, un<br />
ex anarchico che avrebbe aderito al partito qualche mese dopo.<br />
Bentivogli, il comunista Giorgio Volpi ed il democristiano Angelo<br />
Salizzoni ricostituirono anche la Federazione <strong>dei</strong> lavoratori della<br />
terra, dalla quale furono subito promosse vaste agitazioni nelle<br />
campagne. Quando Bentivogli assunse la carica di segretario del<br />
partito — in seguito alla partenza di Fabbri per Roma — Bonazzi<br />
ebbe l'incarico di rappresentare il partito all'interno delle rinate<br />
organizzazioni sindacali. La sostituzione avrebbe dovuto essere<br />
provvisoria, ma Bentivogli restò segretario sino alla Liberazione<br />
perché Fabbri e Guermani, che l'aveva accompagnato, morirono<br />
<strong>sulla</strong> linea del fronte mentre stavano rientrando dalla missione a<br />
Roma.<br />
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