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Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF

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Terzo capitolo<br />

Prima Brigata Matteotti di città<br />

La brigata Matteotti di città fu l'ultima delle tre formazioni<br />

socialiste ad essere costituita. Nell'ambito dell'ordinamento interno<br />

del partito socialista era chiamata Prima brigata Matteotti —<br />

quella di pianura era la seconda e quella di montagna la terza<br />

— mentre, secondo l'organigramma del CUMER, avrebbe dovuto<br />

essere la terza brigata della divisione Bologna «Mario». Ma questo<br />

numero non l'ebbe mai ufficialmente.<br />

L'attività di questa brigata si identifica con quella della FGSI<br />

(Federazione giovanile socialista italiana) e, in modo particolare,<br />

con quella di numerosi studenti universitari <strong>socialisti</strong>.<br />

La FGSI bolognese era stata costituita nel 1942 da alcuni<br />

giovani del MUP. Del gruppo dirigente facevano parte Gabriele<br />

Boschetti, segretario della FGSI, Floriano Bassi, Giuseppe Verna,<br />

Gentilino Conti e Cesare Govi, tutti studenti universitari; lo<br />

studente medio Dante Corazza e gli operai Giuseppe Tridapali,<br />

Giuseppe Degli Esposti, Sergio Beccucci e Ugo Rambaldi. Dopo l'8<br />

settembre 1943 i giovani <strong>socialisti</strong> costituirono alcune bande armate<br />

che operavano in città, nelle quali entrarono numerosi ex militari,<br />

che avevano combattuto su vari fronti, quali Ugo Mocai, Luigi<br />

Boschetti, Luciano Proni, Ennio Pasquali, Sergio Serra, Sergio<br />

Mazzoni, Ezio Maletto e Corrado Baietti.<br />

Questi gruppi armati non raggiunsero una notevole consistenza<br />

— nel maggio del 1944 i partigiani <strong>socialisti</strong> operanti a Bologna<br />

erano una cinquantina — perché il partito socialista preferiva<br />

ingrossare la brigata Matteotti di montagna alla quale inviava la<br />

maggior parte <strong>dei</strong> giovani che erano disposti ad entrare nelle file<br />

della Resitenza. A ciò si aggiungeva la morte di alcuni giovani<br />

<strong>socialisti</strong>, l'arresto di altri e la fuga di altri ancora, per sottrarsi<br />

all'arresto. Più che per un'azione di guerriglia cittadina, questi<br />

gruppi venivano usati per un lavoro di informazione e di spionag-<br />

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