Documenti dei socialisti bolognesi sulla Resistenza PDF
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A mezzogiorno si presentava alle formazioni il parroco di Orsigna, il quale incaricato dalle SS. tedesche, chiedeva la restituzione delle salme dei giustiziati. Il comandante dopo aver avuta la formale assicurazione che nessuna rappresaglia sarebbe stata intrapresa contro gli abitanti della zona, consegnava le due salme. (7) 16 luglio. Tentativo tedesco di rastrellamento sventato con forti perdite nemiche (più di 30 morti e tre automezzi incendiati). 18 luglio. In seguito ad un forte attacco operato da soverchianti forze tedesche, dopo breve combattimento, i partigiani sono costretti ad operare lo sganciamento. (8) Lago Scaffaiolo. Nuovo attacco tedesco: nel combattimento che ne segue alcuni partigiani rimangono feriti. La formazione è costretta a sganciarsi (9) Rocchetta. La fame ritarda la riorganizzazione. I tedeschi inviano nuovi contingenti nella zona. (10) Montefiorino. Un nostro plotone, affiancato alla Garibaldi di Modena, sostengono un furioso combattimento contro ingenti forze tedesche, che determina il completo sbandamento dei patrioti. (11) Canevare. Un plotone affiancato alla brigata Giustizia e Libertà, in attesa di un lancio alleato. Decisi rastrellamenti tedeschi impongono lo sganciamento su nuove posizioni. (12) Al lago di Pratignana. I tedeschi continuano ad attaccare da tutte le parti, nell'intento di liberare l'importante crinale che divide l'Emilia dalla Toscana e la zona bolognese dal modenese. Causa crescente pressione tedesca, la brigata è costretta a dividersi in due nuclei, uno dei quali tenta di riparare alla Zocca. (13) Vengono catturati e fucilati dalle SS i partigiani Agostini Angelo, Mezzani Amos, Sabbatini Germano. (12 agosto 1944). (14) A Cappel Buso. (Monti della Riva). Riorganizzazione della brigata che viene divisa in due formazioni: la formazione «Toni» si accampa sulla Riva sotto Cappel Buso; la formazione di Sambuca Pistoiese, composta di quasi tutti elementi locali, si accampa in posizioni dominanti il bacino di Pavana. (15) Azioni d'imboscata alle macchine tedesche sulla strada Lizzano- Silla; un colonnello e due ufficiali tedeschi uccisi. Lavoro di molestia alle pattuglie tedesche che stanno minando i ponti e le strade, numerose imboscate a danno degli automezzi nemici. (16) Il 25 agosto venivano giustiziati, per ragioni di polizia e di sicurezza Patriottica, tre nemici dell'Italia: 14
1) Vessatore e stangatore fascista, spia e guida dei tedeschi nei rastrellamenti e nella reazione da questi compiuta a Molino del Pallone, ai quali additava dove si celavano i partigiani. 2) Eminenza grigia e onnipotente del fascismo della montagna bolognese. Delatore e confidente della questura, coreggente del fascio repubblicano. Negli ultimi tempi si adoperò per far venire le SS. alle quali forniva informazioni sui patrioti. 3) Notissimo squadrista e stangatore. Fu tra i più aderenti promotori del P.F.R. e cooperava in unione agli altri due alla denuncia dei Patrioti e di tutti i giovani che si davano alla macchia per non servire i nazi-fascisti. Dal 5 al 13-8 uomini specializzati (GAP) delle nostre formazioni hanno rilevato tutti i lavori e depositi di munizioni e carburante alla Masera, Rocca Cometa, Lizzano in Belvedere e Camugnano. (17) La formazione «Toni», per agire più in contatto con la formazione di Sambuca Pistoiese si trasferisce a Monte Cavallo accantonandosi nelle baracche delle guardie forestali. Pattuglie partigiane controllano i dintorni fino ai pressi di Molino del Pallone presidiato dai tedeschi. (18) Si giunge così al momento in cui le forze tedesche, pressate dalle forze anglo-americane ed alle spalle da quelle partigiane, arretrano fino alle prestabilite posizioni della Linea Verde. (19) In questo periodo l'attività della brigata diviene intensissima. Il piano del capitano Toni (Liberazione della zona compresa fra Monte Cavallo-Pracchia-Castel di Casio-Porretta) si effettua nei particolari seguenti: Base (A). Formazione «Toni» operante ad ovest del Reno: 24 settembre. Una pattuglia, partente dalla base di Monte Cavallo, opera una puntata d'assaggio sulle forze tedesche presso Pracchia. 8 tedeschi uccisi, un automezzo, fusti di benzina ed altro materiale distrutti. Perdite partigiane: un uomo (nazionalità russa). 26 settembre. Un pattuglione partigiano, partendo dalla base, assale automezzi nemici sulla strada di Castelluccio gettando lo scompiglio fra le S.S. (20) : Castelluccio viene occupata. 27-28 settembre. Occupazione di Boschi, Molino del Pallone, Granaglione, Lustrola, Borgo Capanne. I tedeschi battono in ritirata. 29 settembre. Da Castelluccio, le nostre pattuglie di avanguardia molestano le forze nemiche in Lizzano. Il crinale Castelluccio- 15
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1) Vessatore e stangatore fascista, spia e guida <strong>dei</strong> tedeschi nei<br />
rastrellamenti e nella reazione da questi compiuta a Molino del<br />
Pallone, ai quali additava dove si celavano i partigiani.<br />
2) Eminenza grigia e onnipotente del fascismo della montagna<br />
bolognese. Delatore e confidente della questura, coreggente del<br />
fascio repubblicano. Negli ultimi tempi si adoperò per far venire le<br />
SS. alle quali forniva informazioni sui patrioti.<br />
3) Notissimo squadrista e stangatore. Fu tra i più aderenti<br />
promotori del P.F.R. e cooperava in unione agli altri due alla<br />
denuncia <strong>dei</strong> Patrioti e di tutti i giovani che si davano alla macchia<br />
per non servire i nazi-fascisti.<br />
Dal 5 al 13-8 uomini specializzati (GAP) delle nostre formazioni<br />
hanno rilevato tutti i lavori e depositi di munizioni e carburante<br />
alla Masera, Rocca Cometa, Lizzano in Belvedere e Camugnano. (17)<br />
La formazione «Toni», per agire più in contatto con la<br />
formazione di Sambuca Pistoiese si trasferisce a Monte Cavallo<br />
accantonandosi nelle baracche delle guardie forestali. Pattuglie<br />
partigiane controllano i dintorni fino ai pressi di Molino del Pallone<br />
presidiato dai tedeschi. (18) Si giunge così al momento in cui le forze<br />
tedesche, pressate dalle forze anglo-americane ed alle spalle da<br />
quelle partigiane, arretrano fino alle prestabilite posizioni della<br />
Linea Verde. (19)<br />
In questo periodo l'attività della brigata diviene intensissima. Il<br />
piano del capitano Toni (Liberazione della zona compresa fra<br />
Monte Cavallo-Pracchia-Castel di Casio-Porretta) si effettua nei<br />
particolari seguenti:<br />
Base (A). Formazione «Toni» operante ad ovest del Reno:<br />
24 settembre. Una pattuglia, partente dalla base di Monte<br />
Cavallo, opera una puntata d'assaggio sulle forze tedesche presso<br />
Pracchia. 8 tedeschi uccisi, un automezzo, fusti di benzina ed altro<br />
materiale distrutti. Perdite partigiane: un uomo (nazionalità russa).<br />
26 settembre. Un pattuglione partigiano, partendo dalla base,<br />
assale automezzi nemici <strong>sulla</strong> strada di Castelluccio gettando lo<br />
scompiglio fra le S.S. (20) : Castelluccio viene occupata.<br />
27-28 settembre. Occupazione di Boschi, Molino del Pallone,<br />
Granaglione, Lustrola, Borgo Capanne. I tedeschi battono in<br />
ritirata.<br />
29 settembre. Da Castelluccio, le nostre pattuglie di avanguardia<br />
molestano le forze nemiche in Lizzano. Il crinale Castelluccio-<br />
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