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Considerazioni sulla 89° brigata Garibaldi Gianni e Giovanni Poletti ...

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L’influenza dei Parodi si consolida, nella primavera del 1945, quando, con l’arrivo della<br />

missione Dik Ciliegio ai Piani Resinelli, 85 diventano i referenti di missioni alleate dietro le<br />

linee, aiutando negli spostamenti i comandanti.<br />

Sottolineiamo il fatto che l’intelligente opportunismo della dirigenza Guzzi farà sì che a fine<br />

conflitto nessuno muoverà loro alcun appunto, né per il comportamento durante il ventennio<br />

fascista né per quello tenuto durante la guerra o il periodo della Resistenza, in quanto<br />

organizzeranno anche squadre armate a difesa dei macchinari.<br />

Interessante è la parte finale del memoriale di Enrico Parodi alla Commissione di<br />

Epurazione:<br />

(...) “Ed in genere la cordialità dei modi eretta a sistema di trattamento e la possibilità<br />

per qualsiasi lavoratore di avvicinare i dirigenti tutti della Moto Guzzi senza bisogno di<br />

alcuna formalità od attesa, stanno a provare con quale effettiva serietà abbia attuato il<br />

nostro proposito di marciare a fianco con i nostri compagni di lavoro.<br />

Fu così che nei giorni immediatamente seguenti il 26 luglio 1943 i rappresentanti genuini<br />

della massa operaia (e tra essi ricordo Villa, Balbiani, Bolis, Mandolini, Maggi,<br />

Compagnoni e Corti) vennero senz'altro nella mia stanza di lavoro a prospettarmi con<br />

quella sincerità e schiettezza di espressione che avevo sempre gradito, i loro intendimenti e<br />

i loro desideri in merito alla mutata situazione. L'accordo fu immediato e completo e venne<br />

seguito da una pronta azione: la liberazione di tutti gli arrestati politici di Mandello ottenuta<br />

mediante la visita alla locale Caserma dei Carabinieri ove mi recai con gli operai<br />

Mandolini e Compagnoni, designati dalla Commissione di cui sopra ho fatto cenno.” (...) 86<br />

In conclusione si può affermare che il comportamento della Moto Guzzi sia stato vincente,<br />

non abbia creato situazioni di tensione con fascisti e tedeschi, abbia portato a buon fine<br />

l’obiettivo iniziale, cioè l’integrità della fabbrica, della produzione e della proprietà<br />

aziendale. La mancanza in loco di una tradizione comunista, di una coscienza politica della<br />

classe operaia, unita alla presenza di un paternalismo industriale, hanno permesso la<br />

transizione dal ventennio fascista alla democrazia senza grandi rotture. 87<br />

Una relazione redatta da un ispettore del Pci regionale, nella zona Lecco-Como, dichiara:<br />

(...)Valgono queste considerazioni tratte da una relazione (relazione non firmata Gorrieri? ndr) fatte<br />

da un ispettore del PCI regionale ” : ….Fino al dicembre del '43 troviamo una scarsa presenza del<br />

Partito (PCI ndr) nelle fabbriche, anche perché non era ancora stata promossa una reale apertura<br />

verso i giovani. Verso le donne, che pure costituivano la maggioranza della mano d'opera<br />

impiegata, la diffidenza era ancora più grande, tanto che, nel dicembre 1943, nel Partito non ve ne<br />

erano, nonostante che in alcuni stabilimenti fossero state protagoniste delle prime forme spontanee<br />

di lotta. I rapporti degli istruttori denunciano che fra i molti giovani che passano in Svizzera per<br />

sottrarsi alla chiamata delle armi: "vi sono anche figli o congiunti di compagni i quali in qualche<br />

caso li hanno persino accompagnati alla frontiera. Persino qualche compagno militante ha preso<br />

questa strada e qui sarà necessario prendere i provvedimenti del caso contro quella che si può<br />

85 Umberto Morandi, “Azioni partigiane e rastrellamenti nazifascisti dal settembre '43 all'aprile '45 nel<br />

territorio lecchese”, ed. Comune di Lecco, Lecco 1981, pag. 136.<br />

86 Memoriale di Enrico Parodi ISLR, Fondo CLN Liguria Busta 24 fascicolo 4.<br />

87 Molte sono le testimonianze <strong>sulla</strong> generosità della Moto Guzzi verso i suoi dipendenti e le famiglie numerose,<br />

in difficoltà durante la guerra (pacchi dono, pasti in mensa ecc.). vedi ad es.:N. Maggi, A. Valpolini, M.V.<br />

Molteni per “Itinerraio della memoria”.<br />

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