Considerazioni sulla 89° brigata Garibaldi Gianni e Giovanni Poletti ...
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I Parodi, sempre nell’ottica di salvaguardare la fabbrica, fanno un po’ il doppio gioco e danno<br />
contributi economici anche alla Resistenza: a Lillia (Comitato antifascista di Lecco), al<br />
C.L.N. di Milano. Distribuiscono danaro, munizioni e generi vari direttamente ad alcuni<br />
uomini delle formazioni garibaldine (nel loro memoriale sono “Bill”, “Lince” ed “Ettore”),<br />
alimenti e vestiario alla 89ª <strong>brigata</strong> <strong>Poletti</strong>.<br />
I Parodi si muovono quindi in maniera “spericolata” e accettano anche eventuali rischi.<br />
Enrico Parodi, nel suo memoriale del 1945, farà una lunga distinta di beni e di<br />
finanziamenti dati alla Resistenza dal 1943 al 1945. 81<br />
Come si vede nel documento, i Parodi finanziano tutti: partigiani vicini al Pci, come Alfonso<br />
Vinci (“Bill”) e Leopoldo Cassinelli (“Lince”), la <strong>brigata</strong> <strong>Poletti</strong> nelle Grigne, personale della<br />
ditta che deve nascondersi, il Comitato di Lecco ed il Comando di Milano 82 .<br />
Nel giugno del 1944 assumono Risso, il comandante della missione americana Locust,<br />
recuperato da Enrico Parodi a Genova, dove è stato scoperto, e lo trasferiscono assieme al suo<br />
telegrafista a Mandello del Lario. La loro ricetramittente è danneggiata e ne viene recuperata<br />
una funzionante. 83<br />
7.2 Tra guerra, spionaggio e resistenza<br />
Paolo Risso è un membro dell’ organizzazione genovese “Otto” che, in contatto con gli<br />
alleati, trasportava in Corsica ex prigionieri fuggiti dai campi di prigionia tedeschi. Dopo la<br />
seconda spedizione in Corsica, a lui (nome di battaglia “Gino” e a Emanuele Strasserra,<br />
“Manuel” vengono affidate dagli alleati due missioni: la Locust e la Montreal. Risso dispone<br />
di un radiotelegrafista, ex operatore nell'esercito, Chierchi, “ Francesco”, di Agordo. Sbarcati<br />
da un PT (Pursuit Torpedo) inglese <strong>sulla</strong> costa ligure, Risso, Strasserra e Chierchi<br />
proseguono per via terra, ma vengono fermati a un posto di blocco della Gnr. Il Chierchi, che<br />
è il più giovane, è trattenuto come sospetto di renitenza alla leva; gli altri due riescono a<br />
sgusciare via. Da Borzonasca, dove è stato arrestato, il Chierchi viene portato a Genova e<br />
avviato in Germania, nel servizio della Todt; riesce a scappare alla stazione e, con un<br />
complicato e avventuroso itinerario, a ricongiungersi con la missione « Locust ». La missione<br />
può così iniziare una serie di trasmissioni per gli Alleati, indipendentemente dai Servizi<br />
informativi del C.L.N. ligure.<br />
II collegamento continua, con qualche difficoltà tecnica, fino all'agosto del 1944, quando<br />
avviene un grande rastrellamento delle forze nazifasciste. La Locust riesce anche a inviare in<br />
Svizzera, tramite il Servizio I del C.L.N.A.I., una serie importantissima di fotografie delle<br />
fortificazioni tedesche in Liguria, foto riprese con il teleobiettivo dal geometra comunale<br />
Emilio De Fanti. All'epoca del rastrellamento, la Base invita Risso e il suo operatore a<br />
spostarsi a nord del Po. Poiché il fratello di Risso, <strong>Giovanni</strong>, è dirigente della Moto Guzzi, a<br />
Mandello del Lario, Paolo pensa di appoggiarsi a lui. Risso e Chierchi raggiungono quindi il<br />
lago di Como e, coprendo la zona del lecchese e della Valtellina, continuano a trasmettere<br />
fino alla fine della guerra. 84<br />
81 Memoriale di Enrico Parodi, Fondo CLN busta 24 fascicolo 4 c/o ISRL.<br />
82 La formazione dislocata ai Piani dei Resinelli può essere individuata nel primo gruppo di militari che arrivano<br />
da Lecco dopo l’ 8 settembre 1943.<br />
83 Memoriale di Galdino Pini in difesa del Rag. Bonelli (cinque fogli). Carte Oscar Barindelli, ISMLec. Anche<br />
presso www.55rosselli.it<br />
84 Fucci Franco, “Spie per la libertà. I servizi segreti della Resistenza italiana” ed Mursia 1983, pagg. 120 e<br />
seg.<br />
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