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I costi di costruzione dei ricoveri zootecnici I ... - Ermes Agricoltura

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Sono circa 44.800.000 le galline ovaiole in<br />

Italia,secondo il quinto Censimento generale<br />

dell'agricoltura del 2000,allevate in poco<br />

meno <strong>di</strong> 480.000 aziende. L'11% <strong>dei</strong> volatili<br />

in questione viene allevato nel 99,5% delle<br />

aziende,cioè in quelle con una capienza inferiore<br />

ai 100 capi,mentre il restante 89% delle<br />

ovaiole è allevato nel rimanente 0,5% <strong>di</strong><br />

aziende con più <strong>di</strong> 100 capi.<br />

In Emilia-Romagna vengono allevate circa<br />

8.620.000 galline ovaiole in poco più <strong>di</strong><br />

38.000 aziende.Circa il 94% <strong>di</strong> queste galline<br />

(8.120.376 capi), però, è allevato in sole<br />

249 aziende, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 32.600<br />

capi per azienda.<br />

I COSTI DI COSTRUZIONE DEI RICOVERI ZOOTECNICI<br />

Le soluzioni per il benessere<br />

<strong>di</strong> broiler, ovaiole e conigli<br />

LE GALLINE OVAIOLE<br />

La prima normativa europea sul benessere<br />

animale ha interessato proprio il comparto<br />

avicolo da uova;la <strong>di</strong>rettiva 86/113/CEE (recepita<br />

in Italia con il Dpr n.233/1988) in<strong>di</strong>cava<br />

l’inadeguatezza del sistema <strong>di</strong> allevamento<br />

in batteria rispetto alle necessità fisiologiche<br />

e comportamentali delle galline e forniva<br />

alcuni standard minimi da rispettare (superficie<br />

per capo, alimentazione, istruzione del<br />

personale, ecc.).<br />

Ricovero per galline ovaiole con stabulazione<br />

a terra. (Foto Ska)<br />

Successivamente,in seguito a una sentenza<br />

della Corte <strong>di</strong> giustizia delle Comunità europee,è<br />

stata emanata una seconda <strong>di</strong>rettiva,<br />

la 88/166/CEE,che mo<strong>di</strong>fica e integra la <strong>di</strong>rettiva<br />

86/113/CEE.Infine,è stata approvata la <strong>di</strong>rettiva<br />

1999/74/CE che stabilisce le norme minime<br />

per la protezione delle galline ovaiole in<br />

<strong>di</strong>versi sistemi d’allevamento (gabbie mo<strong>di</strong>ficate,gabbie<br />

non mo<strong>di</strong>ficate e sistemi alternativi),<br />

recepita in Italia con il decreto legislativo<br />

n. 267 del 29 luglio 2003.<br />

Infine,occorre ricordare che il regolamento<br />

(CE) n.2295/2003,recante modalità <strong>di</strong> applicazione<br />

del regolamento (CEE) n. 1907/90<br />

relativo a talune norme <strong>di</strong> commercializzazione<br />

applicabili alle uova, riporta i termini<br />

che possono figurare nell’etichettatura delle<br />

uova ai fini dell'in<strong>di</strong>cazione del tipo <strong>di</strong> allevamento:<br />

uova da allevamento all’aperto;<br />

uova da allevamento a terra;<br />

uova da allevamento in gabbie.<br />

Nonostante l’allevamento delle galline ovaiole<br />

in gabbie tra<strong>di</strong>zionali sia ancora largamente<br />

<strong>di</strong>ffuso,occorre considerare che questo metodo<br />

<strong>di</strong> stabulazione (definito dalla normativa<br />

in “gabbie non mo<strong>di</strong>ficate”) sarà vietato a partire<br />

dal 2012,a vantaggio <strong>di</strong> sistemi d’allevamento<br />

che dovrebbero garantire un maggiore<br />

benessere degli animali e cioè:<br />

la stabulazione a terra (i cosiddetti “sistemi<br />

alternativi”);<br />

la stabulazione in gabbie arricchite (dette<br />

anche “gabbie mo<strong>di</strong>ficate”).<br />

La stabulazione a terra presenta,rispetto alla<br />

stabulazione in gabbia,alcuni vantaggi,quali<br />

il maggiore benessere degli animali, la<br />

migliore <strong>di</strong>stribuzione dell’aria nel locale<br />

d’allevamento e la maggiore facilità nel controllo<br />

dell’ambiente; per contro, presenta<br />

alcuni svantaggi, fra i quali i maggiori problemi<br />

igienico-sanitari, l’aumento del cannibalismo<br />

nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> debeccamento,<br />

la possibile <strong>di</strong>fficoltà della raccolta<br />

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