Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
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specifica e consente la diagnosi di<br />
insufficienza coronarica anche se non<br />
compare il dolore toracico (Fig. 1).<br />
Essa inoltre, contrariamente al test<br />
ergometrico consente la identificazione<br />
della regione cardiaca interessata<br />
dalla sofferenza ischemica e quindi,<br />
indirettamente, anche delle coronarie<br />
interessate dal processo ostruttivo.<br />
La scintigrafia Miocardica<br />
È un'altra metodica diagnostica molto<br />
utile nei casi di dolore toracico in<br />
quanto consente anche essa la<br />
identificazione delle zone cardiache<br />
sottoposte ad ischemia da sforzo. Al<br />
paziente, mentre si esercita sulla<br />
ciclette, viene iniettato un isotopo<br />
radioattivo che è veicolato dal sangue<br />
all'interno del cuore.<br />
Successivamente viene eseguita una<br />
mappa dell'attività istotopica nel<br />
cuore. Se una zona di cuore non<br />
mostra attività radioisotopica significherà<br />
che il sangue non vi è arrivato a<br />
causa di una ostruzione dell'arteria<br />
coronaria che è deputata alla irrorazione<br />
di quella regione cardiaca.<br />
La TAC delle arterie coronarie<br />
E' una speciale TAC che consente la<br />
visione anatomica delle arterie<br />
coronarie e può consentire la identificazione<br />
di eventuali ostruzioni (vedi il<br />
numero precedente di Fiamme<br />
Gialle).<br />
La Coronarografia<br />
È certamente la metodica diagnostica<br />
principe nella diagnosi differenziale<br />
dell'angina pectoris con altre patologie<br />
non cardiache, in quanto consente la<br />
visione di tutto il lume dei vasi coronarici<br />
e le loro eventuali ostruzioni.<br />
Inoltre, qualora presenti, le eventuali<br />
placche ostruttive possono contestualmente<br />
essere eliminate con<br />
l'Angioplastica cioè con uno speciale<br />
pallone che viene gonfiato all'interno<br />
delle arterie ostruite, eliminando la<br />
placca e riportando il flusso ematico<br />
alla normalità (Fig. 2).<br />
Terapia<br />
Una volta identificata la causa<br />
dell'angina nella presenza di una<br />
insufficienza coronarica possono<br />
essere applicate molteplici strategie<br />
terapeutiche che mireranno a bersagli<br />
di diversa importanza dalla risoluzione<br />
totale dell'ostruzione (Angioplastica<br />
Coronarica) alla risoluzione del<br />
problema causato dalla ostruzione<br />
FiammeGialle - Gennaio 2011<br />
Fig. 1<br />
che verrà “saltata” da un ponte venoso<br />
o arterioso (Bypass aortocoronarico),<br />
alla riduzione o scomparsa<br />
della sintomatologia anginosa<br />
mediante somministrazione di farmaci<br />
che consentono l'aumento del flusso<br />
sanguigno all'interno delle coronarie e<br />
che riducono il consumo di ossigeno da<br />
parte del cuore. In alcuni casi, ormai già<br />
trattati con angioplastica, bypass e<br />
farmaci, nei quali persiste un'angina<br />
ribelle, possono essere applicati<br />
speciali pacemakers spinali che<br />
riducono significativamente la sintomatologia.<br />
La scelta della specifica terapia viene<br />
demandata al cardiologo che, caso<br />
per caso, considererà i vantaggi e gli<br />
svantaggi ottenibili con le varie<br />
tecniche e personalizzerà la terapia di<br />
volta in volta in rapporto alla situazione<br />
anatomica e clinica del paziente.<br />
P.S. Per domande su casi clinici<br />
personali o di amici, scrivete allo<br />
"Sportello Cuore" al seguente indirizzo:<br />
www.ilcuorediroma.org.<br />
Fig. 2<br />
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