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72<br />

I QUADERNI DI TELÈMA<br />

lettronici grazie alla loro capacità di supportare<br />

segnali con bit rate crescenti e segnali di tipo<br />

WDM, così l’elemento di forza degli switch<br />

ottici rispetto alle controparti elettroniche è la<br />

trasparenza alla trama e al bit rate <strong>del</strong> segnale<br />

trasportato. Ciò rappresenta un elemento fondamentale<br />

per <strong>il</strong> successo futuro degli Optical<br />

Add Drop Multiplexer (OADM) e Optical<br />

Cross Connect (OXC), quando <strong>il</strong> parametro<br />

fondamentale sia la banda totale da “crossconnettere”.<br />

Numerose aziende manifatturiere, superata<br />

ormai la fase di studio di fattib<strong>il</strong>ità nei laboratori<br />

di ricerca avanzata, annunciano ed offro-<br />

no i primi sistemi commerciali <strong>in</strong> grado di espletare<br />

più evolute funzionalità ottiche. Si<br />

tratta oggi per lo più di prodotti con capacità e<br />

flessib<strong>il</strong>ità limitate, soprattutto se paragonate<br />

con le corrispondenti degli ADM e Cross-Connect<br />

elettronici a parità di numero di affluenti.<br />

In generale, l’implementazione di queste<br />

funzionalità richiede ancora un’<strong>in</strong>tensa attività<br />

di ricerca per poter conseguire <strong>in</strong> una rete ottica<br />

maturità comparab<strong>il</strong>i a quelle offerte dagli<br />

standard SDH/SONET.<br />

Andrea Bonati<br />

Alcatel Italia<br />

Le reti di telecomunicazione verso<br />

“<strong>il</strong> tutto ottico”<br />

Il term<strong>in</strong>e correntemente ut<strong>il</strong>izzato di Rete<br />

di Trasporto, così come i term<strong>in</strong>i di rete<br />

regionale o metropolitana, è <strong>il</strong> risultato di<br />

una semplificazione lessicale, ut<strong>il</strong>izzata<br />

all’<strong>in</strong>terno di un mo<strong>del</strong>lo semplificato di rete,<br />

per <strong>in</strong>dicare quella porzione <strong>del</strong>la rete che<br />

connette i nodi pr<strong>in</strong>cipali di cui e costituita. Le<br />

due tipologie pr<strong>in</strong>cipali di rete f<strong>in</strong>ora adottate<br />

e analizzate dai pianificatori di rete sono stati<br />

l’anello (r<strong>in</strong>g) e la rete magliata (mesh).<br />

In una configurazione ad anello, ogni nodo<br />

è connesso solo ai due nodi adiacenti all’<strong>in</strong>terno<br />

di una struttura ad anello. Questa è la tipologia<br />

oggi più diffusa sia nella porzione di rete<br />

di trasporto, che <strong>in</strong> quella <strong>in</strong> area metropolitana.<br />

Essa è molto apprezzata per la elevata capacità<br />

e velocità di riconfiguzione con cui reagisce<br />

ad eventuali guasti ed è pertanto raccomandata<br />

quando è richiesta una disponib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>del</strong> servizio prossima al 100%.<br />

Questa sua caratteristica gli deriva dal fatto<br />

che la capacità (banda) <strong>del</strong> mezzo trasmissivo<br />

(fibra o cavo) si ut<strong>il</strong>izza solo per metà e si lascia<br />

l’altra metà scarica per essere ut<strong>il</strong>izzata solo<br />

<strong>in</strong> caso di necessità, ovvero <strong>in</strong> caso di guasto<br />

<strong>del</strong>la parte attiva.<br />

In una struttura a rete magliata, i nodi sono<br />

<strong>in</strong>terconnessi <strong>in</strong> una configurazione 1 a N, dove<br />

N può variare da nodo a nodo. In tale struttura,<br />

ogni nodo è connesso a tutti gli altri nodi<br />

con un grado di connettività che può essere di<br />

tipo completo (ogni nodo è collegato a tutti gli<br />

altri nodi <strong>del</strong>la rete) o di tipo lasco (i collega-<br />

menti sono distribuiti con <strong>il</strong> requisito m<strong>in</strong>imo<br />

di fornire almeno due percorsi alternativi fra<br />

una qualunque coppia di nodi).<br />

In questo caso la protezione <strong>del</strong> traffico <strong>in</strong><br />

presenza di un guasto, si ottiene sovradimensionando<br />

le capacità trasmissive di ogni collegamento,<br />

e riservando questa parte eccedente<br />

per <strong>il</strong> trasporto di una porzione <strong>del</strong> traffico che<br />

gli viene dirottata <strong>in</strong> caso di rottura di uno dei<br />

collegamenti attivi.<br />

Lo scenario tecnologico<br />

Gli stimoli più forti alla evoluzione <strong>del</strong>le reti<br />

di telecomunicazione arrivano dal settore <strong>del</strong>l’ottica<br />

e dal mondo di Internet. L’ottica, con le<br />

sempre più sofisticate tecniche di amplificazione<br />

<strong>del</strong> segnale che si traducono <strong>in</strong> distanze sempre<br />

maggiori che <strong>il</strong> segnale ottico riesce a coprire<br />

senza necessità di essere rielaborato (rigenerato)<br />

congiuntamente a soluzioni sempre più efficienti<br />

di aggregazione di più segnali sulla stessa<br />

fibra (WDM) sta consentendo di raggiungere<br />

dei livelli di costo/bit/km veramente bassissimi.<br />

Le tecnologie legate al mondo di Internet<br />

stanno <strong>in</strong>dirizzando sempre di più ad un uso<br />

ottimizzato <strong>del</strong>le capacità trasmissive: non più<br />

un circuito dedicato per connettere due utenti,<br />

<strong>in</strong>ut<strong>il</strong>izzato nei momenti di pausa, ma l’uso<br />

condivisivo <strong>del</strong>le risorse che vengono di volta<br />

<strong>in</strong> volta ut<strong>il</strong>izzate per <strong>il</strong> trasporto di <strong>in</strong>formazione<br />

(pacchetti) appartenente a collegamenti<br />

differenti.<br />

Iquadernidi

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