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84<br />

I QUADERNI DI TELÈMA<br />

Come esempio di applicazione che sfrutta<br />

l’<strong>in</strong>gegnerizzazione tramite polarizzazione elettrica<br />

(pol<strong>in</strong>g) riportiamo un modulatore elettroottico<br />

<strong>in</strong>tegrato dove l’<strong>in</strong>terazione tra l’onda ottica<br />

e la micro-onda modulante avviene, all’<strong>in</strong>terno<br />

<strong>del</strong> LN, <strong>in</strong> due regioni successive con<br />

struttura ferroelettrica <strong>in</strong>vertita (o dom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>vertiti)<br />

una rispetto all’altra. In tale configurazione,<br />

nell’ipotesi <strong>in</strong> cui la banda <strong>del</strong> modulatore sia<br />

limitata dalle perdite <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>ea a microonde,<br />

ossia <strong>in</strong> condizioni di uguaglianza degli <strong>in</strong>dici<br />

di rifrazione per le frequenza ottiche e per la l<strong>in</strong>ea<br />

a microonde (phase velocity match<strong>in</strong>g), la<br />

presenza <strong>del</strong>la regione f<strong>in</strong>ale con i dom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>vertiti<br />

rispetto a quella <strong>in</strong>iziale ha un effetto di<br />

equalizzazione <strong>del</strong>le variazioni di fase <strong>in</strong>dotte<br />

sull’onda ottica dalle basse e dalle alte frequen-<br />

La conversione tutta ottica<br />

di frequenza<br />

Come è stato descritto <strong>in</strong> un precedente<br />

articolo, la spostamento nel dom<strong>in</strong>io<br />

<strong>del</strong>la frequenza, a livello tutto ottico,<br />

di un segnale sarebbe un requisito<br />

fondamentale per le future reti di telecomunicazione.<br />

Basti pensare ad esempio all’importanza<br />

di poter allocare i canali nella trasmissione<br />

WDM secondo criteri di occupazione<br />

che possono cambiare da un collegamento<br />

ad un altro. Attualmente sono stati sperimentati<br />

diversi dispositivi che permettono la realizzazione<br />

di questo processo tutto a livello ottico.<br />

Nell’ambito <strong>del</strong> progetto Europeo IST A-<br />

TLAS (2000-2002) sono stati studiati e sperimentati<br />

ben quattro diversi tipi di convertitori<br />

di frequenza ottici e basati sui seguenti dispositivi:<br />

guida d’onda <strong>in</strong> Niobato di Litio (LN),<br />

amplificatore a semiconduttore (SOA), amplificatore<br />

Multi Quantum Well (MQW) e fibra ottica<br />

con dispersione spostata (DS). Tutti questi<br />

dispositivi hanno mostrato <strong>del</strong>le eccellenti<br />

prestazioni e molte <strong>in</strong>formazioni possono essere<br />

trovate nel sito (www.fub.it/atlas). In<br />

particolare è stato dimostrato che <strong>in</strong>serendo <strong>in</strong><br />

questi dispositivi un canale che trasportava<br />

<strong>del</strong>la <strong>in</strong>formazione anche ad altissima capacità<br />

(40 Gb/s) era possib<strong>il</strong>e cambiare la frequenza<br />

ottica <strong>del</strong> segnale, anche <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervallo molto<br />

ampio di frequenze (dec<strong>in</strong>e di nanometri)<br />

senza produrre sul segnale di uscita <strong>del</strong>le apprezzab<strong>il</strong>i<br />

distorsioni. In particolare i dispositi-<br />

ze modulanti. Più precisamente, l’effetto <strong>del</strong>la<br />

regione con i dom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>vertiti agisce selettivamente<br />

solo alle basse frequenze modulanti;<br />

l’ottimizzazione <strong>del</strong> rapporto <strong>del</strong>la sua lunghezza<br />

con quella complessiva <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>ea modulante<br />

permette dunque un appiattimento <strong>del</strong>la risposta<br />

<strong>in</strong> frequenza <strong>del</strong> dispositivo come mostrato<br />

<strong>in</strong> figura. In questo modo è possib<strong>il</strong>e realizzare<br />

modulatori con un rapporto banda/tensione<br />

di p<strong>il</strong>otaggio superiore anche <strong>del</strong> 30% rispetto<br />

a quello di un modulatore che presenta<br />

una l<strong>in</strong>ea standard senza <strong>in</strong>versione dei dom<strong>in</strong>i.<br />

Federico Lucchi<br />

Valerio Pruneti<br />

Avanex Corporation – Sede Secondaria, San Donato<br />

M<strong>il</strong>anese (MI)<br />

vi che hanno mostrato le migliori prestazioni<br />

sono quelli al Niobato di Litio e quelli con amplificatori<br />

a semiconduttore.<br />

Per mostrare le potenzialità <strong>del</strong> processo di<br />

conversione, la guida <strong>in</strong> LN è stata ut<strong>il</strong>izzata <strong>in</strong><br />

un esperimento di trasmissione di più canali a 40<br />

Gb/s <strong>in</strong> un collegamento <strong>in</strong> fibra ottica tra Roma<br />

e Pomezia. Per dimostrare la potenzialità su collegamenti<br />

anche molto lunghi le fibre contenute<br />

nel cavo sono state connesse <strong>in</strong> modo da emulare<br />

un collegamento complessivo di 500 km. Tramite<br />

questo convertitore si è cambiata la frequenza<br />

di un canale dopo un primo percorso<br />

lungo 300 km e si sono misurate le prestazioni di<br />

questo segnale dopo la sua propagazione per altri<br />

200 km. I risultati hanno mostrato che non erano<br />

presenti apprezzab<strong>il</strong>i deterioramenti <strong>del</strong> segnale<br />

dopo la conversione di frequenza anche<br />

<strong>in</strong> presenza di una lunga propagazione. Questi<br />

risultati sono molto <strong>in</strong>coraggianti e ci permettono<br />

di affermare che la conversione ottica di frequenza<br />

è ormai un processo su cui le future reti<br />

di telecomunicazione possono contare.<br />

Paola Griggio<br />

Università di Padova<br />

Alessandro Schiff<strong>in</strong>i Pirelli<br />

LABS<br />

Iquadernidi<br />

Sergio Cascelli<br />

ISCTI

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