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Le molecole organiche nelle loro varie<br />

forme (molecole leggere, catene polimeriche)<br />

sono ormai oggetto di studio<br />

di una nuova discipl<strong>in</strong>a, l’elettronica<br />

organica, che è una tecnologia <strong>in</strong>novativa che<br />

fa uso di molecole organiche piuttosto che dei<br />

classici semiconduttori <strong>in</strong>organici normalmente<br />

ut<strong>il</strong>izzati per la realizzazione di dispositivi<br />

per le più svariate applicazioni: dai transistor<br />

ai Light Emitt<strong>in</strong>g Devices (LED) per <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>azione,<br />

ai componenti per le telecomunicazioni<br />

ottiche e per comunicazioni radio.<br />

I semiconduttori organici sono stati studiati<br />

f<strong>in</strong> dal 1940, ma solo recentemente stanno avendo<br />

un significativo impatto pratico <strong>in</strong> applicazioni<br />

optoelettroniche. La dimostrazione<br />

<strong>del</strong> funzionamento di diodi elettrolum<strong>in</strong>escenti<br />

e di OTFT (Organic Th<strong>in</strong> F<strong>il</strong>m Transistor) basati<br />

sia su molecole leggere che su polimeri<br />

coniugati e <strong>il</strong> grande aumento <strong>in</strong> performance<br />

e <strong>in</strong> efficienza dei dispositivi organici negli ultimi<br />

dieci anni hanno attratto l’attenzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>dustria<br />

ed aperto le porte alle applicazioni<br />

pratiche dei semiconduttori organici.<br />

I vantaggi pr<strong>in</strong>cipali di tale tecnologia è la<br />

compatib<strong>il</strong>ità con sostanze plastiche, la bassa<br />

temperatura di lavorazione (60C°/120C°) rispetto<br />

alle temperature di crescita dei semiconduttori<br />

tradizionali, la totale compatib<strong>il</strong>ità<br />

ambientale <strong>del</strong>le tecniche di preparazione (da<br />

confrontare con la complessità e l’elevato rischio<br />

per l’ambiente e per l’uomo <strong>del</strong>le tecniche<br />

necessarie per alcuni tipi di semiconduttori<br />

<strong>in</strong>organici), l’economicità dei processi depositivi<br />

come lo sp<strong>in</strong>-coat<strong>in</strong>g, l’<strong>in</strong>k-jet pr<strong>in</strong>t<strong>in</strong>g,<br />

l’evaporazione, la possib<strong>il</strong>ità di realizzare dispositivi<br />

flessib<strong>il</strong>i su larga area. Nella figura<br />

viene mostrato un prototipo di circuito <strong>in</strong>te-<br />

le nuove tecnologie fotoniche<br />

Elettronica organica per optoelettronica<br />

Le eccezionali potenzialità <strong>del</strong>l’elettronica “organica”: un<br />

circuito <strong>in</strong>tegrato su supporto flessib<strong>il</strong>e.<br />

novembre 2003<br />

grato organico realizzato su un supporto plastico<br />

flessib<strong>il</strong>e.<br />

Altre applicazioni per gli emettitori di luce<br />

realizzati con semiconduttore organico riguardano<br />

<strong>il</strong> settore <strong>del</strong>l’<strong>il</strong>lum<strong>in</strong>azione. Questi materiali<br />

sono adatti, <strong>in</strong>fatti, a generare sorgenti<br />

diffuse a larga area.<br />

Una modifica <strong>del</strong>le caratteristiche di emissione<br />

è possib<strong>il</strong>e usando una struttura a microcavità.<br />

Tale microcavità può essere usata per restr<strong>in</strong>gere<br />

la larghezza di banda <strong>del</strong>la luce emessa,<br />

aumentare la purezza <strong>del</strong> colore, spostare la<br />

lunghezza d’onda nella regione <strong>del</strong> blu e dim<strong>in</strong>uire<br />

l’angolo di emissione aumentando <strong>il</strong> guadagno<br />

<strong>in</strong> una direzione. Molecole contenenti atomi<br />

di terre rare come erbio e neodimio sono<br />

state usate nella fabbricazione di OLED per avere<br />

emissione nell’<strong>in</strong>frarosso, <strong>in</strong> particolare<br />

nelle f<strong>in</strong>estre trasmissive <strong>del</strong>le fibre ottiche.<br />

Questa proprietà co<strong>in</strong>cide, qu<strong>in</strong>di, con una<br />

domanda potenzialmente elevata da parte <strong>del</strong><br />

settore telecomunicazioni per dispositivi elettrolum<strong>in</strong>escenti<br />

di basso costo con emissione<br />

nelle regioni <strong>del</strong>la prima (800-900 nm), seconda<br />

(1300 nm) e terza f<strong>in</strong>estra (1500 nm). Per<br />

queste lunghezze d’onda risulta particolarmente<br />

promettente lo sfruttamento <strong>del</strong>l’emissione<br />

dei complessi organici contenenti lantanidi,<br />

per la maggiore efficienza e purezza spettrale<br />

rispetto a più tradizionali sistemi organici.<br />

Le aree di ricerca per le applicazioni optoelettroniche<br />

dei semiconduttori organici sono riassunte<br />

nella figura <strong>del</strong>la pag<strong>in</strong>a seguente. Il quadro<br />

<strong>del</strong>le conoscenze scientifiche e dei risultati<br />

prelim<strong>in</strong>ari ottenuti offre buone premesse per la<br />

ricerca ulteriore e <strong>il</strong> trasferimento alla regione<br />

<strong>in</strong>frarossa degli obbiettivi tecnologici già raggiunti<br />

dall’elettrolum<strong>in</strong>escenza <strong>del</strong> visib<strong>il</strong>e.<br />

A s<strong>in</strong>istra è evidenziata la possib<strong>il</strong>ità di realizzare microdisplay<br />

mentre a destra <strong>il</strong> prototipo <strong>del</strong>la Universal<br />

Display mostra le straord<strong>in</strong>arie proprietà di flessib<strong>il</strong>ità dei<br />

display realizzati con materiali polimerici.<br />

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