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SLIDES-1 [modalità compatibilità] - Di.Pro.Ve

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Corso di Laurea<br />

SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE A.A. 2012-13<br />

COLTIVAZIONI<br />

ERBACEE<br />

LUCIANO PECETTI<br />

luciano.pecetti@unimi.it<br />

1


COLTIVAZIONI ERBACEE<br />

TESTI CONSIGLIATI<br />

VERRÀ MESSA A DISPOSIZIONE GRATUITAMENTE UNA DISPENSA CON<br />

IL CONTENUTO ESSENZIALE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEL<br />

CORSO. IL CONTENUTO DELLE DIAPOSITIVE UTILIZZATE DURANTE LE<br />

LEZIONI POTRÀ COSTITUIRE UN’INTEGRAZIONE ICONOGRAFICA A<br />

QUANTO RIPORTATO NELLA DISPENSA.<br />

PER APPROFONDIMENTI, SONO CONSULTABILI:<br />

R. BALDONI, L. GIARDINI, 2000. COLTIVAZIONI ERBACEE (3 volumi).<br />

PATRON EDITORE, BOLOGNA<br />

F. BONCIARELLI, U. BONCIARELLI, 2001. COLTIVAZIONI ERBACEE<br />

DA PIENO CAMPO. EDAGRICOLE, BOLOGNA<br />

2


Contenuti del corso<br />

Introduzione<br />

Le prospettive per l’incremento quanti-qualitativo delle produzioni.<br />

Sistemi colturali e sistemi gestionali.<br />

Cereali<br />

Frumenti e cereali minori (farro, orzo, segale, triticale, avena), mais,<br />

sorgo, riso<br />

Leguminose da granella<br />

Soia, Pisello, Fava, Lupino<br />

Piante Piante oleifere oleifere<br />

Girasole<br />

Piante industriali<br />

Patata, Barbabietola da zucchero<br />

Colture da energia<br />

Colture foraggere<br />

Classificazione e problematiche agronomiche. Le grandi famiglie<br />

foraggere: Graminacee e Leguminose. Erbai. Prati e pascoli.<br />

Conservazione dei foraggi.<br />

3


Durante le lezioni, per le colture citate, verranno<br />

trattati i seguenti argomenti:<br />

• importanza economica, origine e diffusione<br />

• inquadramento sistematico e caratteri botanici<br />

• ciclo biologico e fattori della produzione<br />

• esigenze pedoclimatiche<br />

• miglioramento genetico e scelta varietale<br />

• tecnica colturale<br />

• avversità abiotiche e biotiche<br />

• qualità ed utilizzazione del prodotto<br />

Visita didattica<br />

Modalità di esame<br />

Colloquio orale a fine corso sugli argomenti trattati<br />

durante le lezioni (più appelli)<br />

4


L’AGRICOLTURA<br />

5


L’AGRICOLTURA SI IDENTIFICA CON L’ESERCIZIO<br />

DELL’ATTIVITA’ UMANA DESTINATA<br />

- ALLA LAVORAZIONE DEL TERRENO E ALLA<br />

COLTIVAZIONE DELLE PIANTE,<br />

- ALL’ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI,<br />

- ALLA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI<br />

E ALLA LORO EVENTUALE<br />

- TRASFORMAZIONE ENTRO L’AZIENDA.<br />

L’AGRICOLTURA, ATTRAVERSO LA PRODUZIONE<br />

VEGETALE ED ANIMALE, MIRA A<br />

SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE DELLA<br />

POPOLAZIONE MONDIALE<br />

FORNENDO PRODOTTI ESSENZIALI PER<br />

L’ALIMENTAZIONE DELL’UOMO<br />

E MATERIE PRIME PER L’INDUSTRIA<br />

6


popolazione x ooo.ooo<br />

Crescita della popolazione mondiale dal 1000 d.C.<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000<br />

Anni d.C.<br />

L’incremento della popolazione mondiale si è accentuato a partire da<br />

circa 250 anni fa, quale conseguenza di:<br />

- migliore disponibilità ed accesso al cibo;<br />

- miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie;<br />

- sviluppo delle conoscenze in campo medico;<br />

- diminuzione del tasso di mortalità.<br />

7


L’incremento della popolazione è andato di<br />

pari passo con l’incremento di produzione<br />

di cibo<br />

o Aumento della superficie agricola coltivabile.<br />

o Aumento della resa, ovvero della quantità di cibo<br />

prodotta per stagione sullo stesso appezzamento<br />

agricolo.<br />

<strong>Pro</strong>duzione<br />

totale di derrate<br />

agricole nei<br />

paesi sviluppati<br />

ed in via di<br />

sviluppo<br />

8


LA PRODUZIONE MONDIALE DI<br />

ALIMENTI PRO CAPITE È<br />

CRESCIUTA DI QUASI IL 25%<br />

NEGLI ULTIMI 40 ANNI, A<br />

FRONTE DELLA QUALE LE<br />

SUPERFICI COLTIVATE SONO<br />

AUMENTATE DEL 10%, MENTRE LA<br />

POPOLAZIONE È SALITA DEL 90%.<br />

LA DOMANDA DEL 21° SECOLO SARÀ: COME<br />

NUTRIRE 10 MILIARDI DI PERSONE?<br />

9


50.9 miliardi di ha<br />

1.5 MLD di ha<br />

12


ALCUNI STIMANO CHE LA SUPERFICIE UTILIZZABILE<br />

POTREBBE ESSERE<br />

DI 3.2 MILIARDI DI ETTARI, MA...<br />

1) LA SUPERFICIE DISPONIBILE NON SI TROVA DOVE<br />

È NECESSARIO PIÙ CIBO<br />

ES. In Europa ogni persona dispone di 0.50 ha ma sarebbe<br />

necessario disporre ancora di 0.25 ha per compensare<br />

l'importazione.<br />

13


2) LE AREE OGGI COLTIVATE SONO QUELLE PIÙ<br />

IDONEE: TERRENO, CLIMA, TOPOGRAFIA<br />

LIMITANO LE AREE COLTIVABILI;<br />

4) MAGGIORE POPOLAZIONE, MAGGIORE<br />

URBANIZZAZIONE E DESTINAZIONE AD ALTRI<br />

USI DEL TERRENO AGRICOLO<br />

LA FAO STIMA UNA PERDITA ANNUA DI 5-7<br />

MILIONI DI ha A CAUSA DEL DEGRADO DEL<br />

TERRENO AGRICOLO PER SOVRAUTILIZZAZIONE E<br />

CAMBIAMENTI CLIMATICI<br />

CONCLUSIONE<br />

• ESISTE TERRA DA COLTIVARE, MA NON PER IL<br />

RADDOPPIO DELLA SUPERFICIE<br />

14


IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA<br />

Permettere un incremento delle rese, in modo<br />

da poter continuare a soddisfare le esigenze<br />

alimentari della crescente popolazione mondiale.<br />

L’evoluzione delle tecniche colturali e la difesa<br />

delle colture dalle avversità rappresentano<br />

attualmente gli unici strumenti efficaci nel<br />

conseguimento di una maggiore quantità di<br />

alimenti.<br />

15


LE COLTIVAZIONI ERBACEE<br />

16


‘Coltivazioni erbacee’: disciplina tecnico-scientifica<br />

che si occupa delle piante a consistenza erbacea.<br />

Le colture erbacee danno un enorme contributo alla<br />

produzione mondiale di alimenti energetici e di<br />

proteine, sia direttamente che indirettamente come<br />

piante per l’alimentazione del bestiame, dal quale<br />

derivano alimenti proteici come carne, latte e uova.<br />

Molte specie vegetali forniscono inoltre materie prime<br />

per la trasformazione industriale.<br />

17


PER LUNGHISSIMO TEMPO, LE PRODUZIONI<br />

AGRICOLE HANNO COSTITUITO LA VOCE<br />

PRINCIPALE DELLA VITA ECONOMICA DI<br />

OGNI PAESE, SOLO NEL XIX SECOLO<br />

SOSTITUITE DAL RAPIDISSIMO SVILUPPO DI<br />

ATTIVITÀ INDUSTRIALI CHE PARTONO<br />

ANCHE DA MATERIE PRIME DI ORIGINE<br />

EXTRA-AGRICOLA.<br />

LE COLTIVAZIONI ERBACEE CONSERVANO UN<br />

RUOLO ECONOMICO FONDAMENTALE,<br />

ESSENDO DESTINATE AL CONSEGUIMENTO<br />

DI UNA VASTISSIMA GAMMA DI PRODOTTI.<br />

18


IL NUMERO DELLE SPECIE DI PIANTE CHE<br />

COMPONGONO IL REGNO VEGETALE È<br />

GRANDISSIMO.<br />

L’UOMO, NELLA SUA INTRAPRENDENZA, HA<br />

SAPUTO FARE DELLE SCELTE TRA PIANTE UTILI,<br />

NEUTRE E DANNOSE.<br />

CON TALI SCELTE, L’AGRICOLTURA È DIVENTATA<br />

UN MEZZO STRAORDINARIAMENTE EFFICACE E<br />

LUNGIMIRANTE PER SODDISFARE LE ESIGENZE<br />

ALIMENTARI E NON, DI UNA POPOLAZIONE IN<br />

CONTINUO AUMENTO.<br />

19


<strong>Di</strong>rettamente o indirettamente, le piante<br />

forniscono tutto il cibo all’umanità<br />

*<br />

* *<br />

*<br />

*<br />

*<br />

*<br />

*<br />

e 2006<br />

696<br />

635<br />

606<br />

138<br />

56<br />

32<br />

315<br />

226<br />

124<br />

20<br />

47<br />

125<br />

69<br />

62<br />

221<br />

106<br />

55<br />

50<br />

71<br />

34<br />

65<br />

63<br />

70<br />

Le piante alimentari più<br />

importanti per l’Uomo.<br />

Più dell’85% della dieta è<br />

basata su 8 specie*<br />

20


<strong>Pro</strong>dotto agricolo Valore commerciale (MLD USD)<br />

Riso 178.3<br />

Latte bovino 171.8<br />

Carne bovina 169.2<br />

Carne suina 163.8<br />

Pollame 114.2<br />

Frumento 86.7<br />

Soia 57.6<br />

Pomodori 55.9<br />

Canna da zucchero 52.5<br />

Uova 52.1<br />

Mais 51.1<br />

Patate 44.2<br />

21


NELL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ AGRICOLA, UN<br />

COMPITO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA È QUELLO<br />

DI STABILIRE:<br />

- QUALI SPECIE E QUALI VARIETÀ DI PIANTE<br />

AGRARIE COLTIVARE,<br />

- QUALE ESTENSIONE SI DEBBA ATTRIBUIRE AD ESSE,<br />

- QUALI RAPPORTI DEBBANO INTERCORRERE TRA LE<br />

DIVERSE COLTIVAZIONI (SUCCESSIONI<br />

COLTURALI).<br />

È ALTRESÌ IMPORTANTE DEFINIRE, PER OGNI<br />

COLTURA AGRARIA, UNA TECNICA COLTURALE (CHE<br />

COMPRENDA ANCHE LA RACCOLTA E LA<br />

CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI) CHE CONSENTA LA<br />

MASSIMA PRODUTTIVITÀ E REDDITIVITÀ<br />

22


INCREMENTO DELLE RESE<br />

L’EVOLUZIONE DELLE TECNICHE COLTURALI E LA<br />

DIFESA DELLE COLTURE DALLE AVVERSITÀ<br />

RAPPRESENTANO ATTUALMENTE GLI UNICI<br />

STRUMENTI EFFICACI NEL CONSEGUIMENTO DI<br />

UNA MAGGIORE QUANTITÀ DI ALIMENTI PER LA<br />

CRESCENTE POPOLAZIONE MONDIALE.<br />

BENCHÉ LA FISIONOMIA PIÙ APPARISCENTE<br />

DELLE COLTIVAZIONI AGRICOLE SIA OGGI<br />

RADICALMENTE MUTATA RISPETTO A QUELLA<br />

DI TEMPI ANCHE NON MOLTO REMOTI, VA<br />

SOTTOLINEATO CHE LE CARATTERISTICHE<br />

ESSENZIALI DELLE COLTIVAZIONI SONO<br />

RIMASTE PRATICAMENTE IMMUTATE NEL<br />

CORSO DEI SECOLI.<br />

23


COME ACCADEVA IN PASSATO, GLI ASPETTI DI<br />

PRIMARIA IMPORTANZA SONO RAPPRESENTATI<br />

DA:<br />

PRODUZIONE E CONSERVAZIONE DELLA SEMENTE<br />

LAVORAZIONE DEL TERRENO PER LA PREPARAZIONE DEL<br />

LETTO DI SEMINA E L’ELIMINAZIONE DELLA FLORA<br />

INFESTANTE<br />

SCELTA DELLE CONDIZIONI MIGLIORI PER<br />

L’EFFETTUAZIONE DELLA SEMINA, IN RELAZIONE ALLE<br />

CARATTERISTICHE CLIMATICHE E PEDOLOGICHE<br />

CURE COLTURALI E IRRIGAZIONE<br />

RACCOLTA DEI PRODOTTI, LORO LAVORAZIONE E/O<br />

CONSERVAZIONE<br />

A QUESTO SCHEMA FONDAMENTALE SI SONO POI<br />

AGGIUNTI<br />

CONCIMAZIONE<br />

PROTEZIONE DELLE COLTURE DALLE AVVERSITÀ<br />

24


Studio delle Coltivazioni erbacee<br />

- Fornire elementi per la conoscenza delle<br />

esigenze ecologico-adattative e delle<br />

caratteristiche fisiologiche delle piante oggetto<br />

di studio.<br />

- Individuare i possibili ostacoli che limitano la<br />

produttività delle colture, e gli interventi<br />

sull’ambiente e sulle piante per avvicinare le rese<br />

reali a quelle teoriche prevedibili.<br />

La ‘resa’ è l’espressione più diretta dell’effetto<br />

degli interventi tecnici volti a regolare i fattori<br />

naturali nella produzione vegetale.<br />

25


LA CORRETTA IMPOSTAZIONE E CONDUZIONE DI<br />

UNA COLTURA ERBACEA ESIGE CHE SI<br />

CONOSCANO IN MODO APPROFONDITO:<br />

L’ESATTA COLLOCAZIONE DELLA SPECIE NEL<br />

CONTESTO DELLE COLTURE IN ATTO,<br />

I PROBLEMI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE E<br />

ALLA REPERIBILITÀ DI VARIETÀ IDONEE,<br />

ADATTE AGLI SCOPI PRODUTTIVI CHE SI SONO<br />

PRESTABILITI,<br />

LE RAGIONI E LE MODALITÀ DI ESECUZIONE<br />

DELLE LAVORAZIONI DEI TERRENI,<br />

26


LE RAGIONI PER LE QUALI È NECESSARIO<br />

PROVVEDERE AD UN PROGRAMMA DI<br />

FERTILIZZAZIONE DEL TERRENO,<br />

INFORMAZIONI SUL TIPO DI MACCHINE<br />

AGRICOLE DISPONIBILI, SULLE LORO<br />

CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO, E<br />

SULL’EPOCA DI ESECUZIONE DELLE VARIE<br />

OPERAZIONI (semina, concimazione, irrigazione,<br />

trattamenti, raccolta, etc.)<br />

27


LA TECNICA COLTURALE DEVE POI<br />

TROVARE SOLUZIONE CORRETTA<br />

ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA<br />

ECONOMICO E CIÒ POTREBBE<br />

COMPORTARE ANCHE LA<br />

RINUNCIA, PER ECCESSIVO<br />

COSTO, AD INTERVENTI EFFICACI<br />

SOTTO IL PROFILO TECNICO.<br />

28


IL CONSEGUIMENTO DI RESE PIÙ ELEVATE È UN<br />

RISULTATO DERIVANTE DA PROGRESSI<br />

COMPIUTI DA NUMEROSE SCIENZE QUALI:<br />

GENETICA<br />

CHIMICA DEL TERRENO<br />

CHIMICA DELLA FERTILIZZAZIONE<br />

CHIMICA DELLA DIFESA<br />

MECCANICA<br />

IDRAULICA<br />

29


L’aumento delle produzioni è dipeso<br />

da più fattori:<br />

- lavoro (manuale e meccanico)<br />

- fertilizzanti<br />

- fitofarmaci<br />

- irrigazione<br />

- varietà migliorate<br />

30


L’agricoltura moderna dipende dalle<br />

acquisizioni esterne<br />

• Macchine agricole, inizio nel XIX secolo, con riduzione<br />

del lavoro manuale,<br />

• Varietà nuove e migliorate, nel XX secolo grazie alla<br />

genetica. Secondo alcuni, il 40% dell’aumento delle rese è da<br />

imputare a tale fattore,<br />

• Fertilizzanti inorganici<br />

• Erbicidi e fitofarmaci<br />

• Tecnologia dell’irrigazione, sebbene solo il 18% dei<br />

terreni coltivati sia irrigato, questi producono il 40% degli<br />

alimenti<br />

• Tecnologia informatica, esempio l’agricoltura di<br />

precisione (nuova frontiera del XXI secolo?)<br />

31


Le biotecnologie potranno contribuire alla<br />

crescita delle produzioni agricole<br />

o <strong>Pro</strong>pagazione clonale di piante prive di malattie.<br />

o Identificazione di regioni cromosomiche che<br />

codificano importanti caratteri multigenici (QTL).<br />

o Identificazione ed isolamento di geni.<br />

o Ingegneria genetica di caratteri di interesse<br />

agronomico (resistenza a stress biotici ed<br />

abiotici). [?]<br />

o Ingegneria genetica di composti nutritivi. [?]<br />

o Ingegneria genetica per ridurre le perdite dopo i<br />

raccolti. [?]<br />

o Ingegneria genetica della sterilità maschile per<br />

facilitare la produzione di varietà ibride. [?]<br />

32


Rese dei raccolti di mais e utilizzo di fertilizzanti<br />

azotati negli Stati Uniti<br />

33


Effetti delle acquisizioni tecnologiche<br />

sull’ambiente<br />

o Degradazione del terreno.<br />

cambiamenti fisici (erosione), chimici (acidificazione,<br />

salinizzazione, impoverimento di nutrienti, inquinamento<br />

delle falde)<br />

o Fitofarmaci ed erbicidi.<br />

o Perdita della biodiversità vegetale a causa<br />

delle coltivazioni geneticamente uniformi.<br />

36


Gli effetti dell’agricoltura intensiva<br />

sugli ecosistemi stanno suscitando<br />

preoccupazioni sulla sua sostenibilità.<br />

Sviluppo sostenibile: sviluppo che<br />

soddisfa le necessità del presente<br />

senza compromettere le capacità delle<br />

generazioni future di soddisfare le loro<br />

37


Un importante aspetto su cui la moderna agricoltura<br />

ha appena cominciato ad interrogarsi è quello relativo<br />

al suo impatto sul cambiamento climatico.<br />

Si stima che le emissioni di gas ad effetto serra<br />

(GHG) generate dalla sola attività agricola primaria<br />

siano tra l’11 e il 15% del totale (con pratiche<br />

agricole di tipo industriale - uso di fertilizzanti<br />

chimici e di macchinari agricoli alimentati da energia<br />

fossile - e allevamenti zootecnici altamente<br />

concentrati).<br />

38


L’industrializzazione dell’agricoltura era basata sul<br />

presupposto che la fertilità del terreno potesse<br />

essere mantenuta attraverso l’uso di concimi chimici,<br />

mentre un’attenzione marginale era posta<br />

sull’importanza della sostanza organica nel terreno.<br />

Numerosi studi indicano che i suoli hanno perduto<br />

gran parte della loro sostanza organica nel corso del<br />

XX secolo.<br />

Si stima che tra il 25 e il 40% dell’attuale eccesso di<br />

CO 2 nell’atmosfera provenga dalla distruzione della<br />

sostanza organica dei suoli.<br />

39


L’espansione delle superfici agricole rappresenta<br />

circa il 70-90% dell’eliminazione globale di copertura<br />

forestale e ciò comporta un accumulo di GHG<br />

compreso tra il 15 e il 18% del totale, dovuto al<br />

cambiamento nell’uso dei suoli indotto dall’agricoltura.<br />

La maggiore fonte di deforestazione è costituita<br />

dall’espansione su enorme scala di piantagioni di<br />

derrate quali soia, canna da zucchero, palma da olio,<br />

mais e colza, destinate alla produzioni di mangimi o<br />

di biocarburanti.<br />

40


La soia, in particolare è la coltura col più alto tasso<br />

di espansione, con un raddoppio della superficie<br />

mondiale coltivata negli ultimi 30 anni. Degli 80 M<br />

ha, più del 70% sono coltivati in USA, Brasile e<br />

Argentina. La deforestazione per l’espansione della<br />

soia è stata identificata come una delle maggiori<br />

minacce ambientali in Argentina, Brasile, Bolivia e<br />

Paraguay.<br />

41


Una quota di pari importanza di emissioni,<br />

equivalente al 15-20% del totale, è da attribuire<br />

alle fasi della filiera agroalimentare che<br />

intercorrono tra l’uscita dei prodotti dall’azienda<br />

agricola e l’arrivo sulla tavola dei consumatori. È<br />

stimato che la sola movimentazione degli alimenti<br />

equivalga ad almeno il 6% delle emissioni complessive<br />

di GHG. Il resto è prodotto nelle fasi di<br />

trasformazione, confezionamento, conservazione e<br />

commercializzazione.<br />

42


Sistemi colturali e sistemi gestionali<br />

44


Le tecniche colturali associate alle combinazioni<br />

delle diverse colture nello spazio e nel tempo,<br />

costituiscono i<br />

SISTEMI COLTURALI<br />

Nello spazio<br />

- monocoltura, una sola specie o varietà<br />

presente in una unità aziendale o campo;<br />

- consociazione, di più specie o varietà presenti<br />

in un campo, che può essere temporanea o<br />

permanente.<br />

Nel tempo<br />

- monosuccessione, la sequenza colturale di<br />

una stessa specie;<br />

- rotazione, la sequenza colturale di più specie<br />

in ordine fisso;<br />

- avvicendamento, la sequenza colturale di più<br />

specie senza un ordine fisso.<br />

45


Rotazioni e Avvicendamenti<br />

46


Principi delle rotazioni - avvicendamenti<br />

colture<br />

miglioratrici<br />

colture<br />

depauperanti<br />

Da rinnovo (miglioratrici per le lavorazioni<br />

profonde, alte fertilizzazioni organiche) (es.<br />

mais, bietola, girasole)<br />

prati<br />

leguminose a ciclo breve<br />

Lasciano in passivo il bilancio della sostanza<br />

organica<br />

Soprattutto: cereali autunno-vernini<br />

48


Principi delle rotazioni - avvicendamenti<br />

in generale<br />

rispetto alle<br />

lavorazioni<br />

stato fisico del<br />

suolo<br />

alternanza di colture miglioratrici e<br />

depauperanti<br />

pareggio del bilancio della sostanza organica<br />

tempo per preparare il terreno tra 2 colture<br />

non lasciare terreno nudo in zone erodibili<br />

alternare piante a radice profonda e piante a<br />

radice superficiale<br />

49


Principi delle rotazioni - avvicendamenti<br />

aspetti chimici<br />

aspetti biologici<br />

azotofissatrice seguita da colture ad alto<br />

prelievo (leguminosa – graminacea)<br />

comunità di infestanti<br />

comunità di insetti<br />

comunità di patogeni<br />

50


Effetti chimici dell’avvicendamento<br />

apporto di N<br />

dalle<br />

leguminose<br />

Umificazione<br />

dei residui<br />

colturali<br />

erbai autunno-vernini<br />

prati avvicendati<br />

leguminose da granella annuali<br />

quantità residui<br />

coefficiente di umificazione<br />

51


LE TECNICHE COLTURALI ASSUMONO RUOLI<br />

DIVERSI A SECONDO DELLE COLTURE.<br />

QUESTE, VISTE NELL’INSIEME AZIENDALE,<br />

COSTITUISCONO I SISTEMI GESTIONALI<br />

SISTEMI<br />

GESTIONALI<br />

52


SISTEMI GESTIONALI<br />

CONVENZIONALE<br />

SOSTENIBILE<br />

INTEGRATO<br />

CONSERVATIVO (BLU)<br />

DI PRECISIONE<br />

BIOLOGICO (e BIODINAMICO)<br />

MULTIFUNZIONALE<br />

BIOTECNOLOGICO<br />

53


RUOLO IMPORTANTE NELLA EVOLUZIONE DEI<br />

SISTEMI GESTIONALI HANNO AVUTO:<br />

LA GENETICA (adattabilità, produttività)<br />

LA MECCANICA AGRARIA (minime lavorazioni, precision<br />

farming)<br />

ed in maniera indiretta<br />

LA PAC<br />

CONSEGUENZE<br />

RIDUZIONE DELLE SUPERFICI A COLTURE ‘FOOD’<br />

NUOVA DESTINAZIONE DEI TERRENI<br />

VALORIZZAZIONE DELLA QUALITÀ GLOBALE<br />

54


Agricoltura convenzionale<br />

55


AGRICOLTURA CONVENZIONALE<br />

È QUELLA ALLA QUALE SIAMO ABITUATI.<br />

SI IDENTIFICA NEL COMPARTO PRODUTTIVO<br />

PRIMARIO IN GRADO DI DARE IL MAGGIOR<br />

CONTRIBUTO PER ASSICURARE LA SICUREZZA<br />

ALIMENTARE NEL MONDO.<br />

ANCHE SE SI È SEMPRE AVVALSA DEL<br />

MIGLIORAMENTO DELLE TECNOLOGIE<br />

AGRONOMICHE, HA PRESO COSCIENZA DELLA<br />

NECESSITÀ DI UN MAGGIORE RISPETTO PER<br />

L’AMBIENTE E, PUR CONTINUANDO AD USARE I<br />

COMUNI MEZZI TECNICI, FONDAMENTALI PER<br />

GARANTIRE ELEVATI STANDARD PRODUTTIVI E<br />

QUALITATIVI, HA COMINCIATO A<br />

CONSIDERARE UN LORO PIÙ ATTENTO IMPIEGO.<br />

56


DIRETTIVA NITRATI (676/91 CE)<br />

• Emanata allo scopo di limitare l’inquinamento<br />

delle acque con nitrati di provenienza agricola<br />

e zootecnica.<br />

• Le Regioni avevano il compito di redigere piani<br />

d’azione. In particolare definire:<br />

- periodi in cui è proibita la distribuzione di<br />

alcuni concimi,<br />

- stabilire i limiti d’uso dei residui zootecnici e<br />

dei fertilizzanti,<br />

- individuare le zone vulnerabili ai nitrati.<br />

57


Agricoltura sostenibile<br />

58


L’agricoltura sostenibile si pone l’obiettivo<br />

di soddisfare le esigenze economiche senza<br />

compromettere l’ambiente, patrimonio di<br />

tutti e risorsa per le future generazioni.<br />

Utilizza il più possibile i processi naturali e<br />

le fonti rinnovabili disponibili in azienda,<br />

riducendo così l’impatto ambientale dovuto<br />

all’uso di sostanze chimiche di sintesi, alle<br />

lavorazioni intensive del terreno, alle<br />

monocolture e monosuccessioni, nonché allo<br />

smaltimento indiscriminato dei reflui di<br />

produzione.<br />

59


È la gestione e utilizzazione dell’ecosistema<br />

agricolo in una maniera che mantiene la sua<br />

diversità biologica, produttività, funzionalità e<br />

capacità di ‘resilienza’, e non produce danno ad<br />

altri ecosistemi.<br />

60


Non esiste un unico modello di agricoltura sostenibile valido in tutto il<br />

mondo. Compito dell’agricoltore è quello di adattare i risultati della<br />

ricerca alla propria realtà aziendale, allo scopo di ottenere:<br />

utilizzo più consapevole dei processi naturali quali il ciclo dei<br />

nutrienti, la fissazione dell’azoto e le relazioni insetti-predatori nella<br />

produzione agricola,<br />

utilizzo ridotto o non utilizzo delle acquisizioni esterne ad alto<br />

rischio per l’ambiente o per la salute degli agricoltori e dei<br />

consumatori,<br />

utilizzo più produttivo delle potenzialità biologiche e genetiche delle<br />

specie e varietà vegetali*,<br />

migliore accordo tra le <strong>modalità</strong> di coltivazione, il potenziale<br />

produttivo e le limitazioni fisiche dei terreni agricoli, per assicurare<br />

una sostenibilità a lungo termine degli attuali livelli produttivi,<br />

produzione proficua ed efficiente, incentrata sul miglioramento della<br />

gestione dell’azienda agricola e sulla conservazione dei terreni, delle<br />

acque, dell’energia e delle risorse biochimiche.<br />

61


*Un’implicazione generale della sostenibilità sulla<br />

selezione varietale è che è la varietà ad<br />

adattarsi all’ambiente e non l’ambiente a doversi<br />

modificare in funzione della varietà. Ovvero,<br />

cultivar diverse devono essere costituite per<br />

rispondere ad ambienti diversificati invece di<br />

alterare l’ambiente (con input costosi e/o ad alto<br />

impatto ambientale) per ospitare cultivar non<br />

adatte a specifiche condizioni.<br />

62


IL PASSAGGIO DALL’AGRICOLTURA CONVENZIONALE A<br />

QUELLA SOSTENIBILE HA DEI COSTI.<br />

IL REG. 2078/92 CE e ‘AGENDA 2000’ HANNO CREATO UN<br />

LEGAME DIRETTO TRA REDDITO E PROTEZIONE<br />

AMBIENTALE.<br />

GLI AGRICOLTORI SONO PAGATI PER FORNIRE “SERVIZI”<br />

AMBIENTALI CHE VANNO OLTRE LA BUONA PRATICA<br />

AGRICOLA E COMPENSATI PER EVENTUALI COSTI<br />

AGGIUNTIVI E POSSIBILI PERDITE DI PRODUZIONE.<br />

RIDURRE L’IMPATTO DELL’ESERCIZIO AGRICOLO<br />

SU:<br />

ATMOSFERA<br />

EROSIONE DEL SUOLO<br />

ARIA<br />

BIODIVERSITÀ<br />

63


Agricoltura integrata<br />

64


L’agricoltura integrata è un sistema gestionale che<br />

prevede l’uso coordinato e razionale di tutti i fattori<br />

della produzione allo scopo di ridurre al minimo il<br />

ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto<br />

sull’ambiente o sulla salute dei consumatori.<br />

Prevede lo sfruttamento delle risorse naturali finché<br />

adeguate, e il ricorso ai mezzi tecnici adottati<br />

nell’agricoltura convenzionale quando necessari per<br />

ottimizzare il compromesso fra le esigenze<br />

ambientali e sanitarie e le esigenze economiche. La<br />

scelta ricade prioritariamente sulle tecniche di<br />

minore impatto e, in ogni modo, esclude quelle di<br />

elevato impatto.<br />

65


Gli ambiti di applicazione dei principi dell'agricoltura<br />

integrata sono principalmente quattro: fertilizzazione,<br />

lavorazioni del terreno, controllo delle infestanti e<br />

difesa dei vegetali.<br />

La fertilizzazione è condotta secondo criteri<br />

conservativi della fertilità chimica e organica, e il<br />

ricorso alla concimazione minerale è ammesso per<br />

mantenere alti i livelli di fertilità e di produttività delle<br />

colture. Le dosi, l’epoca e la tecnica di distribuzione<br />

devono essere approntate con l’obiettivo di prevenire i<br />

fenomeni di dilavamento e il conseguente inquinamento<br />

delle falde acquifere.<br />

66


Le lavorazioni del terreno devono essere condotte con<br />

l’obiettivo di prevenire la degradazione della struttura<br />

del terreno e l’erosione. Trovano un inserimento<br />

ottimale tecniche conservative quali il minimum tillage,<br />

il sod seeding, l’inerbimento, etc.<br />

Il controllo delle piante infestanti va fatto sfruttando<br />

tecniche che limitano il ricorso al diserbo chimico.<br />

Sono compatibili con questo obiettivo, ad esempio, le<br />

false semine, le rotazioni colturali, il diserbo<br />

meccanico, etc. Il diserbo chimico si adotta<br />

impiegando<br />

persistenti.<br />

principi attivi a basso impatto, poco<br />

67


La strategia di difesa integrata si basa sull’impiego<br />

razionale di mezzi di difesa biologici, chimici, biotecnici,<br />

agronomici. La lotta integrata sfrutta la lotta biologica e<br />

richiede il monitoraggio della dinamica delle popolazioni dei<br />

fitofagi e dell’andamento delle infestazioni al fine di<br />

intervenire solo al superamento della soglia di intervento.<br />

L’uso dei fitofarmaci è improntato all’obiettivo di ridurre<br />

il quantitativo di prodotti chimici liberati nell’ambiente, e<br />

ridurre al minimo il rischio di salute dei consumatori e<br />

l’impatto sugli organismi ausiliari (prodotti a basso spettro<br />

d’azione o ad alta selettività, a bassa persistenza e a<br />

basso rischio di induzione di fenomeni di resistenza).<br />

68


Agricoltura conservativa<br />

69


COMPRENDE LE PRATICHE AGRICOLE TENDENTI<br />

A CONSERVARE LA FERTILITÀ DEL SUOLO<br />

COLTIVATO:<br />

- LA RIDUZIONE O LA LIMITAZIONE DELLE<br />

OPERAZIONI DI LAVORAZIONE DEL TERRENO,<br />

FINO ALLA NON ARATURA,<br />

- IL MANTENIMENTO SULLA SUPERFICIE O IL<br />

PARZIALE INTERRAMENTO SUPERFICIALE DEI<br />

RESIDUI COLTURALI CON L’UTILIZZO DEGLI<br />

STESSI COME COPERTURA DEL SUOLO,<br />

- UNA MIGLIORE GESTIONE<br />

DELL’AVVICENDAMENTO COLTURALE PER<br />

FAVORIRE I MICRORGANISMI DEL SUOLO,<br />

- UNA PIÙ APPROPRIATA GESTIONE DEI<br />

FERTILIZZANTI E DEI FITOFARMACI.<br />

70


Dall’applicazione dell’agricoltura conservativa derivano<br />

molti vantaggi, alcuni dei quali (aumento delle rese e della<br />

biodiversità) diventano evidenti quando il sistema si<br />

stabilizza.<br />

Le riserve di carbonio organico, l’attività biologica, la<br />

biodiversità sotterranea e la struttura del suolo<br />

riscontrano tutte un miglioramento.<br />

Le emissioni di CO 2 diminuiscono a seguito del ridotto<br />

utilizzo di macchinari e del maggiore accumulo di carbonio<br />

organico.<br />

Generalmente occorre un periodo di transizione di 5-7<br />

anni prima che un sistema di agricoltura conservativa<br />

raggiunga l’equilibrio, e nei primi anni si può assistere ad<br />

una riduzione delle rese.<br />

71


Agricoltura di precisione<br />

72


È la gestione agronomica sito-specifica o localizzata<br />

dei processi di produzione.<br />

Essa consiste nell’applicazione di tecnologie, principi e strategie per una<br />

gestione spaziale e temporale della variabilità associata agli aspetti della<br />

produzione agricola, ossia nell'esecuzione di interventi colturali in<br />

relazione alle reali necessità dell'appezzamento e alla loro variabilità<br />

spaziale e temporale.<br />

La maggior parte dei sistemi opera mediante un ricevitore GPS collegato<br />

al mezzo agricolo (trattore o mietitrebbiatrice), uno specifico software<br />

e un cosiddetto Sistema di Supporto delle Decisioni Aziendali (SSDA).<br />

Fino ad oggi con l’esecuzione di un intervento agricolo uniforme si<br />

trascurava la variabilità presente in campo, ossia l’insieme delle<br />

differenze che possono interessare i singoli appezzamenti.<br />

Ridurre i costi di produzione comporta invece eliminare gli sprechi e<br />

massimizzare l’efficienza degli interventi colturali, intervenendo in<br />

campo solamente se è veramente necessario e con la pratica colturale o<br />

la dose di mezzo tecnico più adatta alle esigenze delle diverse parti del<br />

campo.<br />

73


AGRICOLTURA DI PRECISIONE<br />

Il Sistema di Supporto delle Decisioni Aziendali (SSDA) deve<br />

essere basato su dati storici per consentire all’operatore di capire<br />

quale intervento agronomico abbia la maggiore probabilità di essere<br />

conveniente.<br />

74


Agricoltura biologica<br />

76


Restrizioni<br />

nell’impiego di<br />

prodotti chimici<br />

di sintesi<br />

Regolamento<br />

CE 2092/91<br />

Obiettivi<br />

• maggior tutela ambientale<br />

• ottenimento di prodotti privi<br />

di residui chimici<br />

Vincoli<br />

• tecniche colturali<br />

• processi di<br />

trasformazione,<br />

etichettatura e<br />

commercializzazione<br />

dei prodotti.<br />

77


L’agricoltura biologica include tutti i sistemi agricoli<br />

che promuovono una produzione di cibo e fibre sicura<br />

dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.<br />

Per questi sistemi la fertilità del suolo è centrale per<br />

la riuscita produttiva.<br />

L’agricoltura biologica riduce drasticamente gli input<br />

esterni rinunciando all’impiego di fertilizzanti,<br />

pesticidi e farmaci di chemosintesi.<br />

(IFOAM, International Federation of Organic<br />

Agriculture Movements)<br />

78


L’agricoltura biologica è un sistema olistico di<br />

gestione della produzione che promuove e sviluppa la<br />

salute dell’agro-ecosistema.<br />

Essa favorisce l’uso di pratiche di gestione invece<br />

di ricorrere ad input esterni. Questo si realizza<br />

utilizzando, dove possibile, metodi agronomici,<br />

biologici o meccanici in sostituzione di materiali<br />

sintetici per qualunque specifica funzione entro il<br />

sistema.<br />

(Commissione Codex Alimentarius di FAO/WHO)<br />

79


<strong>Pro</strong>durre secondo il metodo biologico non è un<br />

semplice ritorno all’applicazione di vecchie pratiche<br />

agricole ma, al contrario, un sistema complesso che<br />

può consentire produzioni economicamente<br />

vantaggiose, con qualità riconosciuta ed accettata<br />

dal mercato.<br />

Il sistema biologico comporta una riorganizzazione<br />

aziendale basata sulla alternanza colturale ed un<br />

allevamento con un equilibrato carico di capi di<br />

bestiame per ettaro ed un’integrazione tra<br />

produzioni agronomiche e produzioni zootecniche.<br />

80


• Il consumatore deve riconosce un prezzo più<br />

elevato per il prodotto biologico perché<br />

consapevole dei maggiori costi di<br />

produzione.<br />

• Questi derivano dagli oneri legati ai vincoli<br />

normativi (controlli, divieti, etc.) a cui il<br />

produttore biologico è sottoposto per<br />

ottenere un prodotto di qualità, capace di<br />

soddisfare delle esigenze organolettiche,<br />

ma anche di tutelare la qualità della vita in<br />

senso generale.<br />

81


•<br />

Punti critici delle coltivazioni biologiche<br />

Tecnica Colturale: Scelta varietale<br />

Semente certificata biologica<br />

Fertilizzazione organica<br />

Controllo delle infestanti<br />

Controllo delle fitopatie<br />

Stoccaggio: <strong>Di</strong>fferenziato per destinazione d’uso,<br />

difficoltoso causa la produzione frammentata.<br />

Post raccolta: Controllo infestazioni (insetti)<br />

Controllo sanitario (muffe, micotossine)<br />

82


Scelta Varietale<br />

Ricorso a varietà con adattabilità alle condizioni<br />

pedo-climatiche dell’ambiente e resistenti a<br />

tutte le condizioni di stress che possono influire<br />

negativamente sulla produzione e sulla qualità.<br />

La sperimentazione varietale ha evidenziato che<br />

le moderne varietà sono in grado di dare rese<br />

comparabili in coltura convenzionale e biologica,<br />

mentre differenze sono emerse per l’aspetto<br />

qualitativo (soprattutto nei cereali).<br />

L’uso di vecchie varietà, da più parti proposto,<br />

non risulta sempre essere una buona soluzione,<br />

per la loro più bassa produttività e qualità<br />

rispetto alle moderne varietà<br />

83


Concimazione organica<br />

Reg. CEE 2092/91, Allegato I<br />

(Norme per la produzione biologica a livello aziendale)<br />

La fertilità e l’attività biologica del suolo devono essere<br />

mantenute mediante:<br />

a. coltivazione di leguminose, di concimi verdi (sovescio) e di<br />

specie aventi apparato radicale profondo, nell’ambito di un<br />

adeguato programma di rotazione pluriennale<br />

b. incorporazione nel terreno di materiale organico prodotto<br />

da aziende che operano nel rispetto delle norme del<br />

presente regolamento.<br />

84


Il ciclo colturale di alcune colture (es. cereali<br />

autunnali) copre periodi dell’anno in cui la<br />

mineralizzazione dell’azoto è molto limitata (periodo<br />

invernale) o in ritardo rispetto ai momenti critici della<br />

coltura (fase di levata).<br />

I fertilizzanti organici presentano titoli di N, P, K non<br />

sempre in equilibrio con le esigenze delle colture,<br />

rendendo difficile la stesura dei piani di<br />

fertilizzazione.<br />

Carenze nutrizionali durante alcune fasi del ciclo<br />

vegetativo con conseguente influenza sulla produzione<br />

e sulla qualità.<br />

85


Agricoltura multifunzionale<br />

86


All’agricoltura viene assegnato non soltanto il ruolo<br />

di produttrice di beni ed alimenti primari, ma<br />

anche di servizi a favore dell’ambiente e del<br />

benessere sociale in una visione multiuso del<br />

territorio agricolo.<br />

In tal senso, la multifunzionalità viene vista dal<br />

settore agricolo come una opportunità economica<br />

per le aziende, traducendo queste funzioni in<br />

forme di remunerazione che consentano la<br />

sostenibilità economica del settore.<br />

87


Sotto questa nuova veste, l’agricoltura è in grado<br />

di svolgere diverse funzioni associate al settore<br />

primario: funzioni produttive (sicurezza e<br />

salubrità degli alimenti, valorizzazione delle<br />

risorse naturali e colturali); funzioni territoriali<br />

(cura del paesaggio e del territorio); funzioni<br />

sociali (vitalità delle aree rurali, argine allo<br />

spopolamento, recupero delle tradizioni); funzioni<br />

ambientali (biodiversità, bilancio delle emissioni di<br />

gas).<br />

88


Agricoltura biotecnologica<br />

89


BIOTECNOLOGIE<br />

La Convention on Biological <strong>Di</strong>versity (CBD) (UN) definisce le<br />

biotecnologie come: “ogni applicazione tecnologica che usa sistemi<br />

biologici, organismi viventi o loro derivati al fine di realizzare o<br />

modificare prodotti per usi specifici”<br />

La FAO (ma anche il PBS – <strong>Pro</strong>tocol on BioSafety) fornisce poi una<br />

definizione di “moderne biotecnologie” come: “un insieme di<br />

tecnologie molecolari quali la manipolazione ed il trasferimento<br />

genico, la tipizzazione del DNA e la clonazione di piante ed animali”<br />

Le tecnologie che si occupano di manipolare e trasferire geni vengono<br />

anche dette “tecniche del DNA ricombinante” o “ingegneria<br />

genetica”<br />

Queste biotecnologie consentono di ottenere (ri)combinazioni geniche<br />

altrimenti non ottenibili in natura o con le tecniche di ricombinanzione<br />

tradizionali; gli organismi così ottenuti sono quindi detti<br />

geneticamente modificati (OGM)<br />

90


L’ingegneria genetica, o modificazione genetica<br />

delle colture, è emersa come una delle<br />

maggiori tecnologie agrarie nell’ultimo decennio,<br />

soprattutto in nord America, Cina e Argentina.<br />

91


Da 0 a 100 milioni di ha in 10 anni (96-05)<br />

92


AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA<br />

Il 99% è appannaggio di 4 colture:<br />

soia=57%<br />

mais=25%<br />

cotone=13%<br />

colza=5%<br />

93


AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA<br />

94


I due principali metodi di trasformazione genetica: mediata da Agrobacterium<br />

tumefaciens (a) e diretta mediante microbombardamento (b)<br />

96


e ai p.a. diserbanti<br />

97


Sebbene i caratteri oggetto di modificazione<br />

genetica siano di varia natura (resistenza a<br />

insetti e malattie, tolleranza a stress abiotici,<br />

resa, qualità nutrizionale, etc.), la tolleranza<br />

agli erbicidi e la resistenza ad insetti<br />

dominano il mercato delle colture GM.<br />

99


AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA<br />

<strong>Di</strong>ffuse solo innovazioni di processo (OGM di 1a generazione): tolleranza<br />

agli erbicidi - RR (o Ht) (74%), resistenza agli insetti – Bt (19%), RR+Bt<br />

(7%).<br />

100


101


102


103


GOLDEN RICE<br />

• Contenuto in carotenoidi 20 volte più elevato del riso normale<br />

• Integrazione di tre geni:<br />

psy (fitoene sintasi) e lyc (licopene ciclase) dal Narciso<br />

crt1 da batterio Erwinia uredovora<br />

104


Argomenti sostenuti dai favorevoli alle colture GM:<br />

•incrementi di potenziale produttivo delle colture;<br />

•sostenibilità ottenuta dalla riduzione di<br />

fitofarmaci;<br />

•maggiore adattabilità colturale;<br />

•migliore qualità nutrizionale dei prodotti.<br />

Argomenti sostenuti dai critici:<br />

•flussi genici dalle colture GM;<br />

•riduzione della diversità colturale;<br />

•resistenza agli erbicidi;<br />

•perdità della sovranità degli agricoltori sulle<br />

sementi;<br />

•mancanza di accesso alla proprietà intellettuale<br />

detenuta dal settore privato.<br />

105


Nei paesi occidentali, soprattutto europei, dove<br />

l’opinione pubblica è stata esposta a crisi sulla<br />

sicurezza degli alimenti, come quella della BSE, gli<br />

studi sottolineano i sentimenti contrastanti nei<br />

confronti degli organismi OGM.<br />

Più in generale, i cittadini sembrano preoccupati a<br />

proposito dell’integrità e dell’adeguatezza degli<br />

attuali modelli di regolamenti governativi e, in<br />

particolare, a proposito delle assicurazioni<br />

scientifiche di sicurezza.<br />

106


Classificazioni delle colture<br />

erbacee<br />

107


CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA PRINCIPALI PIANTE COLTIVATE<br />

108


CLASSIFICAZIONE PER ORGANO UTILIZZATO<br />

109


CLASSIFICAZIONE PER DESTINAZIONE DEL PRODOTTO<br />

110


Cereali<br />

Frumenti e cereali minori (farro, orzo,<br />

segale, triticale, avena), mais, sorgo, riso<br />

Leguminose da granella<br />

Soia, Pisello, Fava, Lupino<br />

Piante Piante oleifere oleifere<br />

Girasole<br />

Piante industriali<br />

Patata, Barbabietola da zucchero<br />

Colture da energia<br />

Colture foraggere<br />

111


Coltura Superficie (ha) Coltura Superficie (ha)<br />

Frumento tenero 448245 Patata primaticcia 18110<br />

Frumento duro 1075220 Totale patata 62400<br />

Orzo 253104 Colza 20219<br />

Avena 106853 Girasole 100475<br />

Riso 224196 Barbabietola 60614<br />

Mais 926776 Tabacco 28290<br />

Sorgo 40306 Mais ceroso 282583<br />

Segale 4516 Orzo da erbaio-silo 62312<br />

Altri cereali 21658 Altri erbai 641501<br />

Totale cereali 3100874 Erba medica 749601<br />

Soia 159511 Lupinella 20108<br />

Fava 52108 Sulla 92329<br />

Fagiolo 7001 Altre specie da prato 56007<br />

Pisello proteico 7871 Prati avvicendati polifiti 205745<br />

Pisello da granella 3821 Prati permanenti 891769<br />

Cece 6813 Pascoli 3805639<br />

Lenticchia 2458 Totale seminativi 5722641 (44.4% SAU)<br />

Totale leguminose 239583 di cui, 2110186 Foraggere<br />

Patata 44290 Seminativi + prati p. + pascoli 10420049 (80.9% SAU)<br />

112

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