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EMERGENCY MEDICINE PRACTICE La sedazione per le ... - utenti

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Requisiti del paziente<br />

Valutare il paziente <strong>per</strong> eventuali importanti patologie<br />

concomitanti che potrebbero aumentare il rischio. Il<br />

paziente è al<strong>le</strong>rgico a qualche cosa (soprattutto ai sedativi<br />

o agli analgesici)? È mai stato sottoposto prima a procedure<br />

anestesiologiche, e <strong>le</strong> ha tol<strong>le</strong>rate bene? Generalmente la<br />

premedicazione con sedativi in Dipartimento d’Emergenza<br />

dovrebbe essere limitata ai pazienti ASA di grado I o II<br />

(vedi Tabella 1). Interventi come la riduzione di una frattura<br />

su pazienti di III grado, possono richiedere anestesia<br />

loca<strong>le</strong> o regiona<strong>le</strong>. Se sussiste un dubbio ri<strong>le</strong>vante sullo<br />

stato del paziente, consultare l’anestesista.<br />

I medici dovrebbero valutare anche il paziente <strong>per</strong><br />

potenziali impedimenti anatomici (via aerea diffici<strong>le</strong>) qualora<br />

sia necessario intubare il paziente. Sebbene l’intenzione<br />

sia quella di mantenere i rif<strong>le</strong>ssi della via aerea indenni,<br />

qualche paziente potrebbe avere reazioni inaspettate. Si<br />

deve essere sempre pronti a ventilare o ad intubare il<br />

paziente. È opportuno documentare la valutazione della<br />

via aerea <strong>per</strong> iscritto, preferibilmente su una “scheda <strong>per</strong><br />

la <strong>sedazione</strong>” prestampata.<br />

Contenuto gastrico<br />

L’ASA raccomanda, senza alcuna evidenza a supporto,<br />

che i pazienti non dovrebbero essere sottoposti a premedicazione<br />

con sedativi, se hanno assunto cibi solidi nel<strong>le</strong> 6<br />

ore precedenti o cibi liquidi nel<strong>le</strong> 2-3 ore precedenti. Questo<br />

<strong>per</strong>iodo di digiuno si riduce a 4 ore <strong>per</strong> pappe o solidi<br />

nei bimbi di età inferiore a 6 mesi. Questo intervallo consigliato<br />

è richiesto <strong>per</strong> minimizzare il rischio di complicanze<br />

come l’aspirazione.<br />

Paradossalmente, queste linee guida, potrebbero, in<br />

effetti, compromettere la sicurezza del paziente. Il rischio<br />

di polmoniti da aspirazione è inversamente proporziona<strong>le</strong><br />

al pH del succo gastrico non diluito e direttamente proporziona<strong>le</strong><br />

alla sua quantità. Il digiuno aumenta <strong>le</strong> complicanze<br />

dell’aspirazione poiché diminuisce il pH ed<br />

incrementa la quantità di succo gastrico. In diretto contrasto<br />

con l’American Society of Anesthesiology, la Canadian<br />

Anesthetists’ Society (CAS) consiglia di far assumere liquidi<br />

se il digiuno dura da più di due ore durante il <strong>per</strong>iodo<br />

di veglia. Il protocollo clinico dell’ACEP afferma che la<br />

recente assunzione di cibo è un fattore da tener presente<br />

qualora si decida <strong>per</strong> una premedicazione con sedativi:<br />

ma non è una controindicazione.<br />

Sebbene la somministrazione e.v. di ranitidina e<br />

metoclopramide sembri ridurre il volume del succo gastrico<br />

ed aumentarne il pH, questi farmaci dovrebbero essere<br />

dati almeno un’ora prima della premedicazione con seda-<br />

Tabella 1. Classificazione ASA dello stato fisico<br />

I. Paziente in buona salute<br />

II. Malattia sistemica lieve: nessuna limitazione funziona<strong>le</strong><br />

III. Malattia sistemica severa: limitazione funziona<strong>le</strong> ben<br />

definita<br />

IV. Malattia sistemica severa: rappresenta una continua<br />

minaccia <strong>per</strong> la vita del paziente<br />

V. Paziente termina<strong>le</strong>: senza intervento il paziente non<br />

sopravvive<br />

tivi se si vuo<strong>le</strong> ottenere l’effetto desiderato (12-14). Questo<br />

intervallo è spesso impossibi<strong>le</strong> da rispettare in Dipartimento<br />

d’Emergenza. Inoltre, se si sta effettuando una premedicazione<br />

con sedativi secondo raccomandazioni – con<br />

tutti i rif<strong>le</strong>ssi protettivi conservati – è molto improbabi<strong>le</strong><br />

l’aspirazione. Comunque, un intervallo di 2-3 ore dopo un<br />

pasto abbondante è uti<strong>le</strong> <strong>per</strong> evitare il vomito indotto dai<br />

farmaci.<br />

Requisiti del Medico<br />

Credenziali<br />

Tutti i medici che attuano la premedicazione con sedativi<br />

dovrebbero essere competenti nell’eseguire <strong>le</strong> manovre di<br />

rianimazione e d’intubazione. Potrebbe essere uti<strong>le</strong> un<br />

corso ufficia<strong>le</strong> <strong>per</strong> il riconoscimento di tali credenziali.<br />

Alcuni Dipartimenti d’Emergenza hanno un modulo anonimo<br />

sul qua<strong>le</strong> i medici attestano di avere una conoscenza<br />

adeguata dei benefici, dei rischi e della fisiologia di tutti i<br />

farmaci utilizzati <strong>per</strong> la premedicazione. Altri Dipartimenti<br />

d’Emergenza, <strong>per</strong> accertare tali conoscenze, fanno<br />

sostenere un esame scritto.<br />

Persona<strong>le</strong> supp<strong>le</strong>mentare<br />

<strong>La</strong> maggior parte del<strong>le</strong> linee giuda, propone che la premedicazione<br />

necessiti di una <strong>per</strong>sona (generalmente <strong>per</strong>sona<strong>le</strong><br />

infermieristico), <strong>per</strong> monitorare il paziente durante la<br />

<strong>sedazione</strong> in aggiunta al medico che attua la procedura. Di<br />

nuovo, questo consiglio non è basato sull’evidenza.<br />

Durante alcune procedure, il medico è in grado di comunicare<br />

con il paziente <strong>per</strong> tutto il tempo e può così osservare<br />

direttamente lo sforzo respiratorio. In queste circostanze,<br />

alcuni ritengono accettabi<strong>le</strong> che il medico monitorizzi<br />

la <strong>sedazione</strong> e comp<strong>le</strong>ti la procedura, senza l’aiuto di<br />

<strong>per</strong>sona<strong>le</strong> ausiliario. Questa situazione prevede una <strong>sedazione</strong><br />

blanda e un paziente in grado di parlare con il medico<br />

<strong>per</strong> l’intera durata della procedura; una <strong>sedazione</strong> più<br />

profonda richiede un assistente <strong>per</strong> monitorizzare il<br />

paziente.<br />

Requisiti del <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> infermieristico<br />

Qualsiasi infermiere che assista alla premedicazione deve<br />

essere es<strong>per</strong>to sia dei farmaci utilizzati sia dell’attrezzatura<br />

<strong>per</strong> il monitoraggio. Come parte del protocollo loca<strong>le</strong><br />

del Dipartimento d’Emergenza, questi infermieri dovrebbero<br />

essere accreditati o “riconosciuti” prima di partecipare<br />

alla premedicazione. Oltre all’addestramento, è essenzia<strong>le</strong><br />

assicurarsi che l’infermiere sia disponibi<strong>le</strong> <strong>per</strong> una<br />

stretta osservazione del paziente (one-on-one) <strong>per</strong> l’intera<br />

durata della procedura.<br />

Requisiti del P.S.<br />

Per effettuare una premedicazione in Dipartimenti d’Emergenza<br />

è essenzia<strong>le</strong> la preparazione. Alcuni Dipartimenti<br />

d’Emergenza si servono di determinate sa<strong>le</strong> già<br />

equipaggiate con tutto l’occorrente (vedi Tabella 2), mentre<br />

in altri Dipartimenti d’Emergenza si trasferisce tutto<br />

l’equipaggiamento e la strumentazione <strong>per</strong> il monitorag-<br />

Settembre 2000 3<br />

Emergency Medicine Practice

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