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EMERGENCY MEDICINE PRACTICE La sedazione per le ... - utenti

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Dopo la procedura<br />

Ironia della sorte, è spesso dopo la procedura che subentrano<br />

<strong>le</strong> complicanze della premedicazione cosciente.<br />

Quando lo stimolo doloroso è rimosso, l’ascesso drenato,<br />

l’articolazione ridotta, la respirazione del paziente può<br />

venir meno. Questo è anche il momento in cui il team si<br />

congratula a vicenda <strong>per</strong> il lavoro ben svolto e può essere<br />

meno attento al paziente. Il termine della procedura non<br />

segna l’epilogo della <strong>sedazione</strong> cosciente. Il paziente dovrebbe<br />

essere monitorizzato dal <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> infermieristico, fino a<br />

che: non risponda in modo appropriato agli stimoli verbali;<br />

la sua saturazione d’ossigeno rimanga su<strong>per</strong>iore al 95%<br />

senza la somministrazione d’ossigeno (o almeno sia simi<strong>le</strong><br />

ai valori pre-procedura).<br />

Alcuni Autori hanno suggerito che dopo la procedura,<br />

i farmaci antagonisti siano somministrati routinariamente.<br />

Essi sostengono che questo anticipa la dimissione<br />

e, probabilmente, riduce i costi. Questo non è sostenuto<br />

dai fatti. Uno studio ha dimostrato che i pazienti, cui era<br />

stato somministrato Flumazenil, riacquistavano la vigilanza<br />

più precocemente rispetto a quelli cui era stato assegnato<br />

il placebo. In ogni caso, il Flumazenil non incideva<br />

in nessun modo sull’intervallo tra il comp<strong>le</strong>tamento della<br />

procedura e la dimissione dal Dipartimento d’Emergenza<br />

(64). Il rischio di questo metodo è che il paziente, che è<br />

vigi<strong>le</strong> dopo la somministrazione di Naloxone o di Fluma-<br />

zenil, possa diventare nuovamente sedato dopo un’ora al<br />

domicilio, senza <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> infermieristico, medico, o<br />

monitoraggio saturimetrico. Se al paziente viene dato un<br />

farmaco antagonista, si dovrebbe trattenere sotto osservazione<br />

<strong>per</strong> almeno 2-3 ore.<br />

Togliere il paziente dal monitoraggio è solo il primo<br />

passo verso la dimissione. Prima che siano dimessi, i<br />

pazienti non dovrebbero essere più soggetti agli effetti<br />

collaterali dei farmaci. Dovrebbero avere una coscienza<br />

norma<strong>le</strong> <strong>per</strong> livello e contenuto, essere in grado di camminare<br />

normalmente (sempre che potessero farlo prima<br />

della procedura). I bambini possono essere dimessi sotto<br />

l’egida dei loro genitori se sono vigili, anche se non sono<br />

stabili sul<strong>le</strong> loro gambe. Alcuni bambini possono essere<br />

atassici o barcollanti <strong>per</strong> diverse ore dopo aver preso la<br />

Ketamina.<br />

Teoricamente, tutti i pazienti dovrebbero essere<br />

dimessi accompagnati da un adulto responsabi<strong>le</strong>, ma ciò<br />

non è sempre possibi<strong>le</strong>.<br />

I pazienti dimessi da soli devono dare prova di: non<br />

soffrire più di amnesia (molto frequente dopo la somministrazione<br />

di benzodiazepine, anche dopo il risveglio),<br />

capacità di concentrarsi (come dimostrato ripetendo la<br />

tabellina del sette) e di coordinazione norma<strong>le</strong>. I pazienti<br />

che sono da soli, non dovrebbero guidare; sono da preferire<br />

trasporti alternativi, come il taxi.<br />

Dieci scuse che non sono ammesse in tribuna<strong>le</strong>.<br />

o una manipolazione della scapola con una blanda o<br />

senza premedicazione (72,73).<br />

7. «Credevo fosse compito del <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> infermieristico<br />

informarsi sul<strong>le</strong> al<strong>le</strong>rgie!».<br />

Buffo, loro testimoniano che era compito tuo. Sebbene<br />

<strong>le</strong> al<strong>le</strong>rgie agli oppiodi ed al<strong>le</strong> benzodiazepine siano<br />

rare, si verificano sicuramente. Chiedere sempre al<br />

paziente se ha avuto reazioni al<strong>le</strong>rgiche a farmaci in<br />

precedenza. <strong>La</strong> terapia in atto del paziente può controindicare<br />

l’impiego di taluni farmaci <strong>per</strong> la <strong>sedazione</strong>.<br />

Per esempio, un’i<strong>per</strong>termia potenzialmente fata<strong>le</strong> può<br />

verificarsi se si somministra Me<strong>per</strong>idina (Demerol) ad<br />

un paziente in terapia con inibitori della monoaminoossidasi<br />

(IMAO) come il Nardil (Fenelzina solfato).<br />

8. «Non credevo di dover aspettare due ore dall’assunzione<br />

di cibo, visto che vo<strong>le</strong>vo sedare il paziente<br />

solo un pochino».<br />

Vero è che l’assunzione recente di cibo è più una considerazione<br />

che una controindicazione assoluta alla<br />

premedicazione con sedativi. Comunque, questo signore<br />

etilista si era ferito il labbro quando era svenuto alla<br />

tavola calda del “Beef and Brew” (“Birra e Bue”) dove<br />

«mangerai fino a che non cadrai addormentato». Egli<br />

aveva fatto fruttare i suoi soldi in quel ristorante a cinque<br />

stel<strong>le</strong>, ma ha avuto un’aspirazione AB ingestis nel<br />

Dipartimento d’Emergenza durante la <strong>sedazione</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong><br />

procedure. (Era stato molto combattivo durante la sutura<br />

e gli era stata somministrata Ketamina <strong>per</strong> “tenerlo<br />

fermo”). I pazienti che necessitano di procedure d’emergenza<br />

come la riduzione di un arto privo di polso o<br />

la cardioversione e<strong>le</strong>ttrica possono sopportare un’analgesia<br />

ed una <strong>sedazione</strong> adeguata nonostante un pasto<br />

recente. Questo signore avrebbe potuto aspettare ore<br />

<strong>per</strong> una sutura di un labbro.<br />

9. «Sì, il paziente soffriva di insufficienza cardiaca e<br />

di broncopneumopatia cronica ostruttiva, ma ero<br />

certo che potesse reggere i farmaci».<br />

Non poteva. I pazienti con gravi patologie associate<br />

sono ad alto rischio <strong>per</strong> la premedicazione con sedativi.<br />

Si devono considerare approcci alternativi come l’anestesia<br />

loca<strong>le</strong> o regiona<strong>le</strong> o la consu<strong>le</strong>nza con un anestesista.<br />

10. «Pensavo fosse sufficiente risvegliarlo con il Flumazenil<br />

e poi lasciarlo andare a casa in auto».<br />

Di regola, non si guadagna nulla somministrando routinariamente<br />

il Flumazenil <strong>per</strong> antagonizzare una <strong>sedazione</strong><br />

cosciente (a meno che il paziente non abbia una<br />

depressione respiratoria clinicamente ri<strong>le</strong>vante). I<br />

pazienti, cui è stato somministrato un antagonista,<br />

devono essere trattenuti in osservazione <strong>per</strong> diverse<br />

ore <strong>per</strong> evitare un’eventua<strong>le</strong> ri-<strong>sedazione</strong>. Inoltre, i<br />

pazienti che sono stati sedati, non dovrebbero guidare<br />

fino a casa. Per lo meno, questo signore è morto nel<br />

sonno, senza gridare e scalmanarsi come <strong>le</strong> <strong>per</strong>sone<br />

nel<strong>le</strong> altre macchine.<br />

Emergency Medicine Practice 16<br />

Settembre 2000

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