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Atti del seminario “La Vernaccia di Oristano” - Consorzio UNO

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LA VERNACCIA ED IL SUO TERRITORIO<br />

Donatella Muascianese e Palmerio Zoccheddu<br />

LAORE - Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura, Sardegna<br />

Lo Sportello Unico Territoriale per l’area <strong>del</strong> Sinis <strong>del</strong>l’Agenzia LAORE opera nel territorio nel cui<br />

comprensorio ricadono i comuni che rientrano nel <strong>di</strong>sciplinare <strong>del</strong>la DOC <strong>Vernaccia</strong> <strong>di</strong> Oristano, prima<br />

denominazione <strong>di</strong> origine attribuita in Sardegna nel 1971.<br />

Questo vino dev’essere ottenuto dalla vinificazione <strong>di</strong> uve <strong>del</strong> vitigno <strong>Vernaccia</strong> prodotte nella zona che<br />

comprende i seguenti comuni:<br />

1. Cabras<br />

2. Baratili S.Pietro<br />

3. Milis<br />

4. Narbolia<br />

5. Ollastra<br />

6. Nurachi<br />

7. Oristano<br />

8. Palmas Arborea<br />

9. Riola Sardo<br />

10. S.Vero Milis<br />

11. Santa Giusta<br />

12. Siamaggiore<br />

13. Simaxis<br />

14. Solarussa<br />

15. Tramatza<br />

16. Zed<strong>di</strong>ani<br />

17. Zerfaliu<br />

Non tutta la superficie dei comuni sopra elencati ricade nel <strong>di</strong>sciplinare <strong>del</strong>la DOC.<br />

Seguendone infatti i confini, in<strong>di</strong>viduati in maniera molto dettagliata, si identifica un’areale <strong>di</strong> circa<br />

35.700 ettari, incluse tutte le zone lagunari e gli agglomerati urbani. Escludendo le prime, si ha una<br />

superficie residua <strong>di</strong> circa 33.190 ettari.<br />

Tipologia dei terreni<br />

La piana <strong>di</strong> Oristano si è formata dai detriti trasportati dal fiume Tirso e dai suoi affluenti, ed i terreni su<br />

cui viene coltivato il vitigno <strong>Vernaccia</strong> sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura.<br />

Quelli alluvionali più vicini al letto <strong>del</strong> Tirso vengono denominati col termine "Bennaxi", ed<br />

in<strong>di</strong>viduano terreni profon<strong>di</strong>, freschi, a matrice limo-sabbiosa.<br />

Quelli provenienti dai sovrastanti rilievi trachitici e granitici, vengono chiamati "Gregori” e sono più<br />

antichi a matrice ciottolosa mista ad argilla tenace.<br />

Sono presenti anche terreni sabbiosi, <strong>di</strong> derivazione alluvionale o dunale.<br />

Infine, nella zona <strong>del</strong> Sinis si trovano terreni se<strong>di</strong>mentari e prevalentemente calcarei.<br />

L’uso agrario <strong>del</strong> territorio<br />

La destinazione d’uso agricolo <strong>del</strong> territorio, all’interno <strong>del</strong>l’areale sopra in<strong>di</strong>viduato, è sud<strong>di</strong>visa come<br />

segue:<br />

nei terreni denominati “Bennaxi”, i vigneti sono affiancati da colture agrumicole ed orticole, quali<br />

pomodoro da industria, carciofo, anguria e melone.<br />

Nei cosiddetti “Gregori” ritroviamo soprattutto oliveti e cereali autunno-vernini.<br />

Queste ultime coltivazioni si trovano nei terreni sabbiosi e <strong>del</strong> Sinis.<br />

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