Lezione 10 - Ricombinazione e trasposoni
Lezione 10 - Ricombinazione e trasposoni
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La ricombinazione del DNA<br />
<strong>Ricombinazione</strong> omologa<br />
I modelli di Halliday e di Meselson-Redding.<br />
Il complesso RecBCD genera il filamento di DNA “invasore”.<br />
La proteina RecA promuove lo scambio dei filamenti di DNA.<br />
Il complesso RuvABC promuove la migrazione del chiasma<br />
e la risoluzione degli intermedi di Halliday.<br />
<strong>Ricombinazione</strong> omologa sito-specifica<br />
Tre possibili risultati della ricombinazione sito-specifica.<br />
Integrazione ed escissione del batteriofago lambda.
procarioti<br />
Ansa D e formazione di un DNA<br />
eteroduplex
Giunzione ricombinativa ha la<br />
possibilità di spostarsi in entrambi le<br />
direzioni
Altri eventi di HR<br />
• Appaiamento dipendente dalla sintesi<br />
(SDSA) ricombinazione omologa<br />
mitotica<br />
• Appaiamento del singolo filamento su<br />
ripetizioni dirette (SSA)<br />
• Replicazione indotta da Rottura (BIR)<br />
rottura del DNA con una sola estremità<br />
generalmente sui siti fragili
Coppia di molecole di DNA omologo<br />
(Duplex)
SDSA<br />
1) Viene catturata una sola<br />
estremità<br />
2) Il filamento di neosintesi<br />
viene spostato sul duplex<br />
che prima era danneggiato<br />
e saldato
1) BIR (replicazione indotta dalla rottura)<br />
2) DSB con una sola estremità in sequenze ripetute (siti fragili)<br />
3) Ripara il danno utilizzando una sequenza ripetuta omologa presente<br />
nel cromosoma non omologo (traslocazione non reciproca)
1) SSA avviene in regioni con ripetizioni dirette<br />
2) Vengono generate code al 3’.<br />
3) I singoli filamenti si appaiano grazie all’omologia delle ripetizioni<br />
4) Processamento (rimozione) delle code
Ricombinazioni<br />
• <strong>Ricombinazione</strong> conservativa sito-specifica (CSSR):<br />
tra due elementi di DNA definiti<br />
• <strong>Ricombinazione</strong> per trasposizione (trasposizione):<br />
tra sequenze specifiche<br />
e siti non specifici<br />
Hanno in comune le<br />
ricombinasi e la<br />
formazione del complesso<br />
sinaptico
• La CSSR avviene tra due siti specifici o<br />
definiti di DNA<br />
• La trasposizione avviene tra siti specifici<br />
e non specifici di DNA
CSSR: tipi e meccanismo<br />
• I siti di ricombinazione sono composti<br />
da: sequenze di riconoscimento della<br />
ricombinasi e regione dello scambio<br />
• Se hanno la stessa direzione<br />
(ripetizione diretta) permettono<br />
inserzione o delezione<br />
• Se hanno direzione opposta<br />
(ripetizione invertita) permettono la<br />
inversione
CSSR (<strong>Ricombinazione</strong> conservativa sitospecifica)<br />
Il segmento di DNA che viene spostato porta i siti di ricombinazione<br />
Esempio fago l un sito di ricombinazione sul DNA fagico e l’altro<br />
sul DNA batterico<br />
I siti di ricombinazione sono corti – 20 bp<br />
La CSSR può dar luogo a:<br />
– Inserzione in un sito specifico (es. fago l)<br />
– Delezione di un pezzo di DNA<br />
– Inversione di un pezzo di DNA<br />
Ogni sito di ricombinazione ha:<br />
– Due sequenze di riconoscimento della ricombinasi<br />
– Una sequenza centrale: regione dello scambio
• Membri della famiglia delle integrasi<br />
• Int fago lambda<br />
• Cre del fago P1<br />
• FLP di lievito<br />
• Recombinasi a serina o tirosina
• Reazione tra siti specifici “siti di<br />
ricombinazione” non necessariamente<br />
omologhi in genere 15-50 bp<br />
• Esempio del fago lamba il quale si<br />
integra sul sito in loci specifici “att” di<br />
E. coli<br />
• Escissione tra i siti alle estremità del<br />
profago lineare<br />
• Il gene int del fago codifica un’integrasi<br />
che catalizza la reazione di integrazione
Prodotti di ricombinazione sono<br />
attL ed attR<br />
attP è composto da POP’ elementi<br />
attB è composto da BOB’ elementi<br />
La sequenza centrale O è quella comune dove avviene la ricombinazione
Integrasi di l<br />
• Il passaggio tra lo stato lisogenico<br />
e la crescita litica del fago l<br />
richiede la integrazione o<br />
escissione del DNA fagico.<br />
• L’integrasi l (lInt, a tirosina)<br />
catalizza la ricombinazione tra i<br />
siti attP (phage) e attB (batterio)<br />
• attB di 30 bp ha i due siti di<br />
legame di lInt e la regione del<br />
crossing-over<br />
• attP (240 bp) ha due braccia per<br />
il legame di lInt e del fattore di<br />
integrazione dell’ospite IHF (un<br />
fattore architettonico<br />
• L’escissione richiede Xis
In entrambi i siti attB (23 bp) ed attP (240 bp) vengono creati dei<br />
tagli sfalsati di 7bp e le estremità vengono unite in modo<br />
incrociato. La reazione genera estremità 3’-P e 5’OH<br />
L’integrazione richiede il riconoscimento tra attP ed attB mentre<br />
l’escissione il riconoscimento tra attL ed attR
<strong>Ricombinazione</strong> fago l<br />
• Il ciclo del fago lambda<br />
implica che:<br />
• Per essere lisogenico<br />
deve essere integrato nel<br />
DNA ospite<br />
• Per entrare nel ciclo litico<br />
deve esser exciso dal<br />
cromosoma.<br />
• I siti di integrazione (attP<br />
e attB) differiscono da<br />
quelli di excisione (attL e<br />
attR)
Meccanismo d’azione
Ricombinasi a Tirosina<br />
• Le ricombinasi a tirosina tagliano ed uniscono due filamenti,<br />
e poi gli altri due. Si ha la formazione di una Holliday junction
Meccanismo delle<br />
ricombinasi: Ricombinasi a<br />
Serina<br />
• Una serina della<br />
ricombinasi attacca il P e<br />
libera il 3’OH. Il legame<br />
può essere riformato<br />
senza richiesta di energia<br />
(conservativo)<br />
• Le ricombinasi a serina<br />
tagliano<br />
contemporaneamente i<br />
due filamenti di DNA<br />
prima dello scambio.<br />
Occorrono 4 subunità
<strong>Ricombinazione</strong> sito-<br />
specifica e<br />
topoisomerasi<br />
• Le ricombinasi sono correlate alle<br />
topoisomerasi, e la reazione di<br />
ricombinazione somiglia quella di<br />
topoisomerasi eccetto che gli<br />
strands da duplex diversi sono<br />
uniti insieme.<br />
• La reazione conserva energia<br />
usando una tyrosine catalitica<br />
nell’enzima per rompere un<br />
legame fosfodiestere ed unire la<br />
terminazione al 3’.<br />
• due unità enzimatiche si legano<br />
al sito di ricombinazione e i due<br />
dimeri formano un complesso in<br />
cui si ha il trasferimento.
Cre-Lox<br />
Un sistema semplice di ricombinasi a<br />
tirosina si trova nel batteriofago P1.<br />
La Cre recombinase codificata dal<br />
fago catalizza la ricombinazione tra<br />
due sequenze bersaglio.<br />
Le sequenze ricombinanti del fago P1<br />
sono identiche, sono di 34 bpchiamati<br />
loxP. La Cre ricombinase<br />
è sufficiente per la reazione;<br />
nessuna proteina accessoria è<br />
richiesta<br />
Per la sua semplicità ed efficienza, il<br />
sistema Cre/lox è stato adattato per<br />
le cellule eucariote, dove è<br />
diventata una tecnica standard per<br />
site-specific recombination<br />
Struttura di Cre
Cre-lox<br />
Ogni subunità di Cre si lega alla sequenza di<br />
riconoscimento.<br />
Si ha un tetramero sul DNA cruciforme<br />
Cre ha due conformazioni quella verde può<br />
tagliare il DNA. Cambiando la coppia di subunità<br />
attive si taglia anche il secondo filamento
Ricombinasi Hin inverte il DNA<br />
Nella Salmonella la<br />
ricombinasi Hin inverte<br />
una regione di <strong>10</strong>00 bp<br />
fiancheggita da siti invertiti<br />
hixL e hixR<br />
In una posizione il<br />
promotore attiva i geni per<br />
la flagellina 2 e<br />
repressore per flagellina 1<br />
Nell’altra induce flagellina 1<br />
Il sistema necessita di un<br />
enhancer a DNA che lega<br />
la proteina Fis
DNA mobile<br />
• La seconda classe di DNA,<br />
interspersed DNA<br />
(moderately repeated DNA,<br />
Intermediate-repeat DNA).<br />
• Fatta da un gran numero di<br />
poche famiglie di sequenze<br />
(45% hu genoma)<br />
• Elementi mobili di DNA o<br />
elementi transposabili.<br />
• Divisi in due categorie:<br />
DNA transposons e<br />
retrotransposons
Genoma e ed evoluzione
Genoma e ed evoluzione<br />
Regioni intergeniche<br />
uniche<br />
Regioni intergeniche<br />
ripetute<br />
Sequenze regolative<br />
Pseudogeni<br />
Relitti?<br />
Non espressi?<br />
DNA microsatellite<br />
3%<br />
DNA altamente<br />
ripetuto<br />
45%
Tendenzialmente all’aumentare della<br />
complessità di un organismo, decresce la<br />
densità genica ed aumentano le sequenze<br />
ripetute.
Genoma
La trasposizione<br />
• Elementi trasponibili o <strong>trasposoni</strong>.<br />
• Il movimento avviene per un ricombinazione<br />
tra le estremità dell’elemento trasponibile e<br />
una sequenza di DNA della cellula.<br />
• Tre classi<br />
– Trasposoni a DNA<br />
– Retro<strong>trasposoni</strong> simili ai virus<br />
– Retro<strong>trasposoni</strong> poli-A
Trasposoni<br />
• Ciascuno contiene un gene o più geni<br />
necessari per la propria mobilità<br />
• A volte necessitano di una DNA polimerasi o<br />
girasi o altri enzimi per trasporre
Due tipi<br />
A DNA classe I (procarioti ed eucarioti)<br />
Ad RNA classe II (eucarioti)
Struttura di un trasposone procarioti IS<br />
1) Una sequenza che codifica l’enzima trasposasi o altri enzimi<br />
fiancheggiata da brevi ripetizioni terminali invertite<br />
2) “chiamata sequenza d’inserzione”<br />
3) Il sito bersaglio viene duplicato durante l’inserzione formando<br />
ripetizioni dirette 5-<strong>10</strong> bp caratteristica per ogni IS all’estremità<br />
del trasposone
Struttura di un trasposone<br />
1) Il tasso di trasposizione è variabile ed è di circa 1<br />
ogni diecimila elemento per generazione
Trasposoni a DNA: taglia e<br />
• Il DNA con ripetizioni<br />
invertite viene escisso,<br />
• Il complesso sinaptico o<br />
trasposoma<br />
• Nel DNA bersaglio viene<br />
fatta una nick, e si ha<br />
una trans-esterificazione:<br />
trasferimento del<br />
filamento di DNA.<br />
incolla
Fig. 20.7 Organizational maps of bacterial plasmids with transposable elements
IS e Tn nei procarioti
Esempio di DNA transposons:<br />
• Bacterial Insertion Sequences (IS<br />
elements) 1-2 kb.<br />
• La parte centrale codifica una<br />
transposase
Modello di<br />
trasposizione di IS<br />
batteriche<br />
Caratteristiche:<br />
Inverted repeats (50 b)<br />
Direct repeats (5-11 b)
Trasposoni a DNA
meccanismo
Il transposoma<br />
La transposasi è codificata dal<br />
transposone<br />
Occorrono almeno 2 subunità<br />
Ha il ruolo di riconoscere le estremità,<br />
unirle, tagliarle per fare il transposoma,<br />
ed inserire nel DNA bersaglio
La transposizione a DNA con<br />
meccanismo replicativo<br />
• Dopo il trasferimento del<br />
filamento si forma una struttura<br />
con due ramificazioni, che può<br />
fungere da forca replicativa.<br />
• La replicazione termina sulla<br />
seconda forca e produce due<br />
copie del transposone<br />
animazione
Repliconi donatore e<br />
ricevente<br />
Trasposizione replicativa<br />
Cointegrato contiene 2<br />
copie del trasposone<br />
La HR tra le copie del<br />
trasposone rigenera<br />
due repliconi originali<br />
contenente ciascuna<br />
copia del trasposone
Non-replicativa
Tn5
Meccanismi di taglio del filamento non trasferito
1) La HR tra copie multiple di un trasposone causa riarrangiamenti<br />
del DNA ospite<br />
2) La HR tra le ripetizioni di un trasposone può essere precisa o<br />
imprecisa
Disgenesi dell’ibrido in drosophila<br />
1) “elementi P” portati dai ceppi P ma non M<br />
2) l’icrocio tra un maschio P e femmina M<br />
attiva la trasposizione inattivando geni della<br />
fertilità
1) Gli elementi P vengono attivati nella linea germinale da uno splicing<br />
alternativo generando una trasposasi la quale lega sequenze di <strong>10</strong> bp<br />
adiacenti alle ripetizioni invertite avviando una trasposizione di tipo non<br />
replicativo “tipica degli eucarioti”.<br />
2) l’elemento P produce un repressore della trasposizione ereditato per via<br />
materna
Retro<strong>trasposoni</strong> (elementi di classe I o<br />
retroelementi)<br />
• Coinvolge un intermedio ad RNA<br />
• limitata agli eucarioti<br />
•Correlati ai provirus retrovirali<br />
nell’oraganizzazione e trasposizione<br />
chiamati (retro<strong>trasposoni</strong> LTR)<br />
•Retro<strong>trasposoni</strong> o Retroposoni non-LTR<br />
o poli-A utilizzano un sistema di<br />
trasposizione caratteristico
•1) RNA a singola elica<br />
2) Duplica il genoma RNA attraverso un intermedi a DNA<br />
3) Trascrittasi inversa
• Hanno un RNA<br />
intermedio<br />
• Il promotore è su LTR ed<br />
l’RNA viene copiato in<br />
cDNA<br />
• Un’integrasi riconosce le<br />
estremità e dirige il<br />
trasposoma al bersaglio.<br />
Una trascrittasi inversa<br />
sintetizza il DNA
• RNA virale termina con ripetizioni dirette R (<strong>10</strong>-80 bp)<br />
• 5’ RU5 e 3’ U3R. I segmenti R sono usati x generare ripetizioni<br />
dirette + estese nel DNA lineare<br />
• Accorciamento di 2 bp a ciascuna estremità nella forma integrata<br />
• Dopo l’integrazione l’estremità 3’ di U5 e 5’ di U3 è formata da brevi<br />
ripetizioni invertite
• Trascrittasi inversa<br />
ha un’attività di<br />
• DNA polimerasi<br />
• RNAsi H<br />
• tRNA innesco a<br />
<strong>10</strong>0-200 bp dal 5’<br />
• Salto<br />
intramolecolare o<br />
intermolecolare<br />
• Ha come risultato<br />
si ha l’estensione<br />
dei segmenti<br />
terminali formando<br />
LTR
• “Scelta della<br />
copia”<br />
• scambio di<br />
filamenti<br />
stampo durante<br />
la sintesi del<br />
DNA.<br />
• La sintesi del<br />
filamento +<br />
necessita di un<br />
secondo salto
Modello dell<br />
retrotrascrizione<br />
di RNA<br />
retrovirale<br />
genomico in DNA
• “Scelta della<br />
copia”<br />
• è un<br />
meccanismo<br />
ricombinativo<br />
derivata da uno<br />
scambio nei<br />
filamenti<br />
stampo
• Il DNA lineare a doppia elica viene inserito nel DNA dell’ospite da un<br />
integrasi retrovirale<br />
• Si ha la perdita di 2 bp all’estremità del DNA virale<br />
• La reazione è catalizzata da un integrasi<br />
• L’estremità LTR dei retrovirus e <strong>trasposoni</strong> virali è formata da un<br />
dinucleotide CA che è conservata e caratteristica<br />
• L’integrasi genera tagli sfalsati sul sito bersaglio separati da 4-6 bp. Il<br />
provirus è fiancheggiato da brevi ripetizioni dirette del sito bersaglio
Tipi comuni<br />
Retroelementi si dividono in tre classi<br />
hanno i meccanismi di TI<br />
Retro<strong>trasposoni</strong><br />
LTR<br />
Ty (lievito) e<br />
copia (drosophila)<br />
Retro<strong>trasposoni</strong>non-LTR<br />
SINE<br />
L1 (uomo)<br />
B1,B2, ID,B4 (topo)<br />
SINE (mammifero)<br />
Pseudogeni di trascritti di<br />
Pol III<br />
Terminazioni LTR Nessuna ripetizione Nessuna ripetizione<br />
Ripetizioni nel<br />
bersaglio 4-6 bp 7-21 bp 7-21 bp<br />
Attività<br />
Enzimatiche TI e/o integrasi TI e/o endonucleasi Nessuna<br />
Organizzazione<br />
possono<br />
contenere introni<br />
Uno o due ORF non<br />
interrotti Nessun introne
LTR retrotransposons<br />
• Alcuni contengono long terminal repeats (LTR, 250-600 bp)<br />
• Codificano le proteine tipiche dei retrovirus, eccetto quelle<br />
dell’envelope.<br />
• Codificano reverse transcriptase e integrase<br />
• Nell’uomo la maggior parte deriva dal retrovirus endogeno ERV
Fig. 20.14 The Ty transposable element of yeast<br />
• Nel lievito 5 elementi Ty conosciuti (Ty1-5)<br />
• La classe Ty1/copia è quello + comune rispetto a Ty3/gypsy<br />
• Ty1 contiene 5bp del DNA bersaglio terminale caratteristic<br />
• Frequenza di ricombinazione + bassa rispetto ai procarioti<br />
• Hanno un meccanismo di trasposizione simile ai retrovirus<br />
TyA TyB
• Copia è un retrotrasposone LTR tipico di D. melanogaster<br />
• Sono molto simili tra loro ed abbondanti varia in base al ceppo<br />
• Hanno un sistema di trasposizione simile a Ty di lievito
• Costituiscono metà del genoma umano
Retro<strong>trasposoni</strong> senza LTR<br />
Chiamati anche retrotransposoni non virali.<br />
Formano due classi:<br />
– Long interspersed elements (LINE) (6 kb),<br />
promuovono la loro mobilità e forniscono le<br />
proteine per la mobilità di SINE<br />
– Short interspersed elements (SINE) (300 bp)<br />
Hanno sequenze simili ai geni: un promotore e<br />
poliA. Spesso si presentano come<br />
pseudogeni processati, senza il 5’
LINE<br />
• Tre maggiori famiglie: L1, L2 ed L3<br />
• L1 è la più abbondante (21% DNA<br />
totale)<br />
• Codifica: RNA-binding protein (ORF1) e<br />
rev transcriptase/DNA endonuclease<br />
(ORF2).
SINE<br />
• 13% DNA umano<br />
• <strong>10</strong>0-400 bp. Non codificano proteine.<br />
• Hanno una sequenza ricca in A/T, come<br />
LINE.<br />
• 1.6 milioni di siti, di cui 1.1 sono<br />
elementi Alu
Exon shuffling per ricombinazione tra<br />
interspersed repeats omologhi
Pseudo geni come punti di partenza per esplorare nuove proteine<br />
Il modello classico per spiegare l’origine di nuove strutture proteiche prevede<br />
che da un gene si possano originare delle copie così mentre una copia mantiene<br />
la funzione originale, l’altra è libera di accumulare mutazioni e poter evolvere.<br />
Naturalmente la copia di un gene potrebbe subire vari destini: perdere<br />
funzionalità e diventare uno pseudo-gene, rimanere immutata e quindi costituire<br />
la ridondanza del gene originale oppure evolvere verso nuove e più complesse<br />
funzioni.<br />
Gli pseudo-geni si dividono in processati e non processati. Quelli processati si<br />
trovano su diversi cromosomi rispetto alla copia originale, non hanno introni,<br />
terminano spesso con delle adenine, sono fiancheggiati da ripetizioni e si<br />
trovano solo nei mammiferi. Quelli non processati, si trovano sullo stesso<br />
cromosoma del gene originale, hanno introni, hanno delle mutazioni che fanno<br />
comparire dei codoni di STOP prematuri o eliminare codone di inizio della<br />
traduzione originale, possono produrre un mRNA tronco o intero e si possono<br />
trovare in varie specie.<br />
Un esempio di nuovi geni funzionali evoluti da un gene originale è quello<br />
dell’emoglobina umana, infatti ne esistono varie copie ma espresse in diversi<br />
stadi dello sviluppo.
In bocca al Lupo