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La variabilità genetica<br />
Classe 4° sc<br />
Bennany Giulia Imen, Giorgi Anna,<br />
Gobbi Giorgia, Martini Ivonne, Potrich<br />
Serena, Tomio Chiara
La variabilità genetica, il termine:<br />
La diversità genetica (o variabilità genetica) è una<br />
caratteristica degli ecosistemi o di un pool di geni<br />
comunemente ritenuta vantaggiosa per la<br />
sopravvivenza: essa descrive l'esistenza di molte<br />
versioni diverse di uno stesso organismo. In<br />
generale la diversità genetica offre alle specie<br />
maggiore capacità di adattamento e di<br />
sopravvivenza in caso di particolari eventi o<br />
cambiamenti ambientali. Gli individui il cui<br />
fenotipo è diverso in conseguenza della variabilità<br />
genetica sono detti varianti.
La varietà genetica è dovuta principalmente alle<br />
mutazioni e ai processi di ricombinazione<br />
genetica. Le mutazioni in particolare portano alla<br />
formazione di nuovi alleli; la ricombinazione li<br />
rimescola creando nuove combinazioni alleliche<br />
nelle generazioni successive. Le mutazioni<br />
possono verificarsi in ogni momento della vita<br />
dell'organismo, ma saranno trasmesse (e quindi<br />
contribuiranno alla variabilità) solo se interessano<br />
le cellule della linea germinale o i gameti.
Da dove siamo partiti:<br />
• Durante il primo quadrimestre abbiamo trattato la<br />
genetica, e quindi anche la questione mendeliana.<br />
Mendel, dopo accurati esperimenti in condizioni<br />
controllate, era arrivato alla conclusione che ogni<br />
carattere si trasmette di generazione in generazione<br />
uguale a se stesso, andando quindi a parlare di unità<br />
discrete, confutando la teoria, allora attuale, della<br />
mescolanza dei caratteri.<br />
• Anche noi, seguendo l’esempio di Mendel, abbiamo<br />
deciso di verificare la sua teoria, con un metodo<br />
scientifico e matematico, su delle piantine di fagioli.
Obiettivo:<br />
• L’obiettivo dell’esperienza che ci è stata proposta è<br />
stato verificare la variabilità genetica all’interno della<br />
stessa specie, nel nostro caso delle piante di fagiolo.<br />
• Le condizioni alle quali erano sottoposte le piantine<br />
erano le medesime, ovvero:<br />
- quantità di luce<br />
- quantità d’acqua<br />
- quantità terriccio<br />
- grandezza contenitore<br />
- numero semi
• 200 gr di terra<br />
Materiale utilizzato:<br />
• 2 semi di fagioli borlotti a testa<br />
• Sassi<br />
• 75 ml di acqua (per l’inseminazione).
Strumenti utilizzati:<br />
• 6 vasetti di plastica (per gruppo) di diametro<br />
10cm e altezza 8cm<br />
• Sottovasi<br />
• Bilancia<br />
• Becker da 100ml<br />
• Pipetta graduata<br />
• Spago<br />
• Bastoncino di legno<br />
• Righello<br />
• Forbici e pinzetta.
Procedura:<br />
• La classe è stata suddivisa in quattro gruppi di<br />
lavoro formati da cinque/sei persone. A<br />
ciascuno sono stati messi a disposizione<br />
materiali e strumenti.<br />
• Durante la prima lezione, dopo aver posto i<br />
sassi sul fondo del vasetto, lo abbiamo<br />
riempito con 200gr di terra; successivamente<br />
abbiamo piantato due semi ad una profondità<br />
di 2cm e versato i 75ml di acqua previsti.
Osservazione:<br />
• Nelle lezioni successive abbiamo osservato la<br />
crescita delle piantine,togliendo l’erba<br />
superflua, prendendone le misure e<br />
riportando i dati caratteristici, quali:<br />
- numero foglie<br />
- larghezza foglie<br />
- lunghezza foglie<br />
- lunghezza gambo
• Delle nostre piantine, solamente 2 su 6 sono<br />
cresciute, mentre le altre 4 non sono spuntate<br />
dal terreno.<br />
• Successivamente abbiamo ripiantato i semi,<br />
ma non li prendiamo in considerazione perché<br />
cresciuti in condizioni differenti dai primi.
Confronto dei caratteri:<br />
Forma foglie Lunghe e<br />
affusolate<br />
Piantina 1 Piantina 2<br />
Larghe e tozze<br />
Colore foglie Verde chiaro Verde scuro<br />
Distribuzione<br />
foglie<br />
A gruppi di tre A gruppi di due<br />
Presenza di frutti Due baccelli Assenti<br />
Lunghezza fusto 45cm 47cm
Date Quantità<br />
terra<br />
Nascita<br />
piantina<br />
Piantina 1<br />
Numero<br />
foglie<br />
Lunghezza<br />
gambo<br />
Lunghezza<br />
foglie<br />
20/02/12 200gr 05/03/12 - - - -<br />
Larghezza<br />
foglie<br />
05/03/12 - - 2 23cm 7cm;8cm 8cm; 5cm<br />
12/03/12 - - 2 30cm 8cm;<br />
10cm<br />
19/03/12 - - 5 37cm 10cm;<br />
12cm;<br />
11cm;<br />
10 cm;<br />
9cm<br />
26/03/12 - - 8 45cm 10cm;<br />
10cm;<br />
9cm;<br />
12cm;<br />
9cm; 8cm;<br />
10cm;<br />
8cm<br />
9cm; 8cm<br />
10cm;<br />
13cm;<br />
5cm;<br />
5cm;<br />
5cm<br />
11cm;<br />
10cm;<br />
6cm; 3cm;<br />
6cm; 6cm;<br />
5cm; 4cm
Date Quantità<br />
terra<br />
Nascita<br />
piantina<br />
Piantina 2<br />
Numero<br />
foglie<br />
Lunghezza<br />
gambo<br />
Lunghezza<br />
foglie<br />
20/02/12 200gr 05/03/12 - - - -<br />
Larghezza<br />
foglie<br />
05/03/12 - - 1 4cm 2cm 0,5cm<br />
12/03/12 - - 2 15cm 5cm;<br />
5cm<br />
19/03/12 - - 2 26cm 9cm;<br />
9cm<br />
26/03/12 - - 8 47cm 9cm;<br />
9cm;<br />
9cm;<br />
7cm;<br />
12cm;<br />
9cm;<br />
5cm;<br />
5cm<br />
5cm;<br />
5 cm<br />
9cm;<br />
9 cm<br />
9 cm;<br />
9cm;<br />
6cm;<br />
5cm;<br />
6cm;<br />
2cm;<br />
3cm;<br />
3cm
Conclusione<br />
Nonostante siano stati utilizzati lo stesso tipo<br />
e la stessa quantità di terra, la stessa tipologia<br />
di fagioli e la stessa quantità di acqua (fornita<br />
periodicamente), le piante presentano<br />
differenti caratteristiche per quanto riguarda:<br />
forma, colore, grandezza e numero di foglie;<br />
altezza del fusto e presenza o meno di frutti<br />
(baccelli).
Inoltre alcune piante sono cresciute<br />
notevolmente mentre altre non sono nate. La<br />
differenza di colore delle foglie può essere<br />
conseguenza di fattori esterni, quali la<br />
maggiore o minore esposizione alla luce<br />
solare.