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La vetrina <strong>del</strong>la biblioteca<br />
<strong>di</strong> Carola Barbero<br />
Carola Barbero<br />
La biblioteca <strong>del</strong>le emozioni<br />
Ponte alle Grazie 2012<br />
Pag. 154<br />
Nella biblioteca <strong>del</strong>le emozioni Carola Barbero prende per mano il<br />
let<strong>to</strong>re e, attraverso le vicende <strong>di</strong> famosi personaggi letterari, gli fa<br />
vivere emozioni <strong>di</strong>verse.<br />
Dalla speranza alla paura, dall’allegria al rimorso passando per<br />
l’amore…sono tante le sensazioni che si possono capire e gustare<br />
attraverso ques<strong>to</strong> romanzo. Ogni emozione rappresenta quello che<br />
l’autrice definisce labora<strong>to</strong>rio e ogni labora<strong>to</strong>rio rappresenta per il<br />
let<strong>to</strong>re un mondo da scoprire e me<strong>di</strong>tare. Infatti ogni sta<strong>to</strong> d’animo<br />
racconta<strong>to</strong> deve essere let<strong>to</strong> con calma lasciando il tempo necessario<br />
alle parole <strong>di</strong> scalfire il nostro cuore. “Prendere in esame, all’interno <strong>di</strong> un labora<strong>to</strong>rio <strong>di</strong> ques<strong>to</strong><br />
tipo, emozioni che normalmente cerchiamo <strong>di</strong> evitare, quali la paura, la tristezza e la sofferenza, ci<br />
consente <strong>di</strong> capirle, stu<strong>di</strong>arle e prevederle, e <strong>di</strong> fare importanti passi avanti nella nostra crescita<br />
emotiva”. Le istruzioni per l’uso parlano chiaro: i labora<strong>to</strong>ri non sono una trappola ma in ogni<br />
momen<strong>to</strong> è possibile uscirne per riprenderli in futuro o non leggerli mai più!<br />
Leggendo ques<strong>to</strong> romanzo si comprende non solo l’importanza che le emozioni hanno nella<br />
nostra vita, ma anche che tali emozioni devono essere vissute quando si provano, non devono<br />
essere soffocate e non si deve fuggirle perché risulterebbe pericoloso. “le emozioni sono dei flui<strong>di</strong><br />
che circolano nella mente più o meno come il sangue circola nelle vene e che, se inibiti, cercano<br />
comunque un altro sbocco per manifestarsi…l’emozione da qualche parte deve pur uscire (e se non<br />
esce dalla parte giusta, c’è il rischio che esca da quella sbagliata). L’idea è che se siete tristi o<br />
arrabbiati e non vi sfogate, le vostre emozioni non svaniranno ma si accumuleranno come fluido<br />
nocivo”.<br />
Recensione <strong>di</strong> Diletta Scaccabarozzi<br />
Fonte: http://www.gliamantideilibri.it<br />
L'intervista<br />
<strong>di</strong> Riccardo Barbagallo (http://www.gliamantideilibri.it)<br />
Che cos’è per lei una biblioteca? Quali<br />
sensazioni imme<strong>di</strong>ate le crea?<br />
La biblioteca è un luogo presso il quale noi<br />
possiamo comprare dei biglietti d’ingresso<br />
per dei labora<strong>to</strong>ri emotivi, ques<strong>to</strong> è quello <strong>di</strong><br />
cui parlo nel libro. Si prende un libro in<br />
mano, si comincia a leggere ed ecco che il<br />
labora<strong>to</strong>rio ha inizio, da un la<strong>to</strong> si ha una<br />
<strong>di</strong>mensione un po’ teatrale, come se fosse<br />
allesti<strong>to</strong> un palcoscenico, dall’altro si rende<br />
Carola Barbero è nata a Torino nel 1975. È ricercatrice<br />
presso l’Università <strong>di</strong> Torino, collabora come giornalista a<br />
numerosi quoti<strong>di</strong>ani e riviste nazionali e internazionali.<br />
Con Ponte alle Grazie ha appena pubblica<strong>to</strong> il libro “La<br />
biblioteca <strong>del</strong>le emozioni” attraverso il quale considera i<br />
romanzi come labora<strong>to</strong>ri emotivi con cui si possono<br />
sperimentare una serie <strong>di</strong> emozioni a cos<strong>to</strong> zero,<br />
comodamente seduti sulla propria poltrona. In ques<strong>to</strong> suo<br />
lavoro allestisce un<strong>di</strong>ci sezioni, appun<strong>to</strong> i “labora<strong>to</strong>ri”,<br />
scelti tra i capolavori <strong>del</strong>la letteratura contemporanea, per<br />
provare quel lusso straor<strong>di</strong>nario che solo l’arte eterna <strong>del</strong>la<br />
lettura ci sa offrire. Abbiamo avu<strong>to</strong> il piacere <strong>di</strong> incontrare<br />
l’autrice e, naturalmente, <strong>di</strong> rivolgerle qualche domanda.<br />
99<br />
vera quell’intuizione <strong>di</strong> Emily Dickinson “Un<br />
libro è un vascello che ti porta lontano” e,<br />
soprattut<strong>to</strong> <strong>di</strong> questi tempi in cui i sol<strong>di</strong> per<br />
fare tanti viaggi non ci sono, uno con<br />
biblioteche <strong>di</strong> ques<strong>to</strong> tipo ha la possibilità <strong>di</strong><br />
viaggiare mol<strong>to</strong>.<br />
Quando parla <strong>di</strong> “Labora<strong>to</strong>rio” cosa intende?<br />
Intendo un pos<strong>to</strong>, al riparo, in cui noi<br />
abbiamo la possibilità <strong>di</strong> sperimentare <strong>del</strong>le