sueltas - Biblioteca Tomás Navarro Tomás - CSIC
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74 A TONIO RESTORI<br />
anziché quella dell' Hartzenbusch, me ne parrebbe piu verosimile<br />
,<br />
un' altra. Da tutto quanto sopra si e detto, appare molto probabile<br />
che le <strong>sueltas</strong>, della seconda meta del secolo XVII, derivino da<br />
uno, o piü copioni -teatrali, di cui e impossibile fissare la trafila.<br />
Chi vieta di supporre che l' originale invece di mil y quinientas<br />
portasse: apela a mil y dozientas o mil y trezientas?<br />
,<br />
Si ricordi che l' originale aveva in questi versi finali qllalche<br />
erosione o cancellatllra (v, qlli p'ag. 70). Si noti anche che da<br />
vanti al Pllbblico (e, come sempre alle prime rappresentazioni, un<br />
pubblico di aficionados intelligenti) Lope non poteva spingere la<br />
vanteria fino all' assurdo: se non la verita doveva esser salva al<br />
meno la verisimiglianza. Ma dopo la morte di Lope especialmente<br />
piü tardi quando furon stampate le sue/fas, la correzion.e in mil y<br />
quinientas era piú che naturale, era, direi quasi, fatale: il mante<br />
nere il mil y dozientas o trezientas doveva parere un' offesa alla<br />
memoria di Lope e alla veritá. Mille e cinquecento era l' ultima<br />
,<br />
cifra piü volte indicara da Lope: era la cifra che il suo amico<br />
Pellicer aveva dato nel Fénix del 1630, e che il suo discepolo<br />
Montalbán aveva ripetuto nel Para todos del 1632; era la cifra<br />
che molti de' suoi ammiratori tennero per sicura 1). E infine fu la<br />
cifra che rimase su le scene per costante tradizione: l' amicC).<br />
suo Vélez de Guevara (+ 1644) parodiava á lo divino q uesti<br />
•<br />
1) In una lettera latina, molto seria, nella Fama póslhuma del 1636, che il<br />
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Boldini, familiare del Cardinale Spinola, scriveva al nostro dottissimo, e<br />
grande studioso di cose teatrali, mons.1' Leone Allacci, e detto: « Constat<br />
mil/e ac quingentis COll1oediis hispanica utrillsqlle orbis theatra concllrrentÍlIlTI<br />
tllrbarllm acclamatione quillljuaginta et amplius annos continenter personasse ».<br />