sueltas - Biblioteca Tomás Navarro Tomás - CSIC

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23.05.2013 Views

• • , • • SAGGI DI BIBLlOGRAFIA TEATRALE SPAGNUOLA 49 noto; ma i tagli, le aggiunte, i cambiamenti, restavano nel seno della compagnia: di fronte ai terzi ne erano gelosissimi. E si ca­ pisce: le pagavano care, ed erano, per loro, il pane quotidiano 1). Le sfruttavano fin che potevano, perche la grande esigenza del pubblico era di avere sempre comedias llUevas 2): poi le baratta- . vano o le vendevano ad altri autores, perché una commedia stra- , vecchia a Madrid o a Sevilla poteva ancora passar per nueva a Navalcarnero o a Getafe; si intende, con sapienti ritocchi, siendo las comedias como las damas cortesanas, que en cada calle mudan el nombre para ser I/uevas. Al!' ultimo, i copioni, cOl1ciati com,e Dio non vuole, cadevano in mano dei librai, che Ii vendevano - manus­ critos se venden ell tiendas públicas senza che i I governo, cosi se­ vero coi libri (110 permitiendo que se venda libro ninguno sin SIL licellcia) facesse nulla per impedirlo: consiente que se vendan ma­ nuscritos des te género de gente públicamente, conlmercio tan feo y . escandaloso que ... llil1gull delito es más di¡Zl1o de castigo, e tutto a dan no degli scrittori pues 110 es ,suyo lo que venden con su nombre. II Calderón, disperato, le comprava per bruciarle 3): Lope quando si decise a intervenire cercó di tar quel che poteva per rattopparle: lzace lo que puede por ellas; mas puede poco; que las ocu­ paciones de otras cosas 110 le dan lugar á corregirlas como quisiera : que reducirlas a su printera forma es imposible. Se non le vendevano, le stampavano; ma qui se non gli in­ teressi degli scrittori, la cui revisione non avrebbe potuto che riuo scir gradita ai Iibrai, si alzavano gli strilli dei capocol1lici, las quejas de los autores, que dicell que les imprimell sus comedias en dafio de su "hacienda. E si capisce: con la stampa svaniva del tu(to il monopolio di chi gelosamente teneva i copioni scritti, los originales. E in tale contrasto gli scrittori stavano generalmente 1) Cfr. Scritti in onore di Rodolfo Renier, Torino 1912, p. 828. Il prezzo delle comedias, al minimo 300 reales, era di solito da 500 a 600 (una di Tres ingenios fu pagata 1000 reales: 300 al Vélez, 300 al Villaviciosa a 400 .al Diamante); PÉREZ-PASTOR, Nuevos Datos, 11, 193, e passim. Per un' altra commedia pagata mille reales, v. piu oltre. 2) Riboccano di promesse e di elenchi di novitA le loas del Benavente e tuttt: quelle de presentación de Compaiiias (COTARELO, Colee. de Entremeses 'p. XLIV). a) Las busco, scriveva egli nella sua Cuarta parte a un alllico assente, no para embiarlas [alla stampa 1 sino para consumirlas. Biblioteca de/[' « Archivllm Romanicum » - Serie J 4 - • , • • , , , , • , , ,

• • • • • • • • 50 ANTONIO RESTORI con gli autores; eran questi che li paga vano, questi sopratutto che strappavano alle platee gli applausi e consacravano il successo: • Lope poi era troppo vincolato al mondo comico; cogli attori per interesse, ' con le attrici per altri e non meno poten ti legami. Per due volte, contro gli stampatori di comedias, i commediografi, che tanto vale come dire Lope de Vega, d' accordo coi capocomici, in­ tentarono processo adducendo per pretesto lo stato miserevole di quelle stampe, los versos rotos, tantas coplas ajenas, y tantos disparates: ma perdettero due volte la causa perché, dissero i tribunali, que una vez pagados los ingenios del trabajo de sus estudios, no tenían acción sobre ellas. Aquesto proposito l' Hartzenbusch ha una lunga e violenta nota di protesta e di sdegno contro questa aSSllrda sentenza: e realmente sarebbe un troppo curioso modo di concepire i diritti d' autore I Ma chi non vede che il tribunale ha compreso benissimo che i versos rotos e i disparates non erano che un pretesto? chi impediva agli scrittori di rivederli questi manuscritos e correggerli, se non l' interesse positivo e reale degli autores di compagnia? Finalmente Lope, a un certo punto, si sentl COSI assoluto signore del teatro da potere apertamente, senza tacite annuenze e compromessi imbarazzanti, imporsi agli uni e agli altri: sentl che il suo interesse poteva avvantaggiarsi cogli uni e cogli altri; perché i comici non potevan far a meno dei suoi originales, e gli stampatori non era giusto che sempre si tenessero il grano dando a luí la paglia. E incol11incio a stampare, con la Novena Parte del 1617, direttamente le Slle cOl11medie 1). Un segno tangibile della onnipotenza teatrale di Lope e qllesto, che dal Seis comedias in poi, I'aggiunta y de otros autores al nome di lui, che era riapparsa nella terza e quinta Parte, scol11parve de­ finitivamente, e neSSlln stampatore pubblicó piu neSSlln tomo col­ lettivo, tranne i dlle dei Poetas valencianos che a Lope non po­ tevan fare ne caldo ne freddo 2). La pubblicazione di Lope prose- • 1) « Da/une la paja ó mi, llévanse el grano . nella epistola al Barrionuevo (Obs. IV, 383 lin. 1). Tutti i brani in corsivo son toIti dai prólogos di Lope aIle sue Partes, che il lettore puo trovare riuniti (non tutti, e non se ne ca­ pisce il perché) dall' Hartzenbusch in BAE, L11, pp. XX I-XXIX. 2) E sara un caso che questi due tomi siena apparsi proprio in un inter­ vall o vUúto delle Partes di Lope? II 1.° comparve un anno innanzi la Parle JI (v. pago 48 nota 1) e il 2° nel 1616, tra la sexta (1615) e la séptima parle , (1617) di Lope. E difficile supporre che Lope non ne sapesse nulla, o che gli • , • • • • • • • • • • • •

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SAGGI DI BIBLlOGRAFIA TEATRALE SPAGNUOLA 49<br />

noto; ma i tagli, le aggiunte, i cambiamenti, restavano nel seno<br />

della compagnia: di fronte ai terzi ne erano gelosissimi. E si ca­<br />

pisce: le pagavano care, ed erano, per loro, il pane quotidiano 1).<br />

Le sfruttavano fin che potevano, perche la grande esigenza del<br />

pubblico era di avere sempre comedias llUevas 2): poi le baratta- .<br />

vano o le vendevano ad altri autores, perché una commedia stra- ,<br />

vecchia a Madrid o a Sevilla poteva ancora passar per nueva a<br />

Navalcarnero o a Getafe; si intende, con sapienti ritocchi, siendo<br />

las comedias como las damas cortesanas, que en cada calle mudan<br />

el nombre para ser I/uevas. Al!' ultimo, i copioni, cOl1ciati com,e Dio<br />

non vuole, cadevano in mano dei librai, che Ii vendevano - manus­<br />

critos se venden ell tiendas públicas senza che i I governo, cosi se­<br />

vero coi libri (110 permitiendo que se venda libro ninguno sin SIL<br />

licellcia) facesse nulla per impedirlo: consiente que se vendan ma­<br />

nuscritos des te género de gente públicamente, conlmercio tan feo y .<br />

escandaloso que ... llil1gull delito es más di¡Zl1o de castigo, e tutto a<br />

dan no degli scrittori pues 110 es ,suyo lo que venden con su nombre.<br />

II Calderón, disperato, le comprava per bruciarle 3): Lope quando<br />

si decise a intervenire cercó di tar quel che poteva per rattopparle:<br />

lzace lo que puede por ellas; mas puede poco; que las ocu­<br />

paciones de otras cosas 110 le dan lugar á corregirlas como quisiera :<br />

que reducirlas a su printera forma es imposible.<br />

Se non le vendevano, le stampavano; ma qui se non gli in­<br />

teressi degli scrittori, la cui revisione non avrebbe potuto che riuo<br />

scir gradita ai Iibrai, si alzavano gli strilli dei capocol1lici, las<br />

quejas de los autores, que dicell que les imprimell sus comedias en<br />

dafio de su "hacienda. E si capisce: con la stampa svaniva del<br />

tu(to il monopolio di chi gelosamente teneva i copioni scritti, los<br />

originales. E in tale contrasto gli scrittori stavano generalmente<br />

1) Cfr. Scritti in onore di Rodolfo Renier, Torino 1912, p. 828. Il prezzo delle<br />

comedias, al minimo 300 reales, era di solito da 500 a 600 (una di Tres ingenios<br />

fu pagata 1000 reales: 300 al Vélez, 300 al Villaviciosa a 400 .al Diamante);<br />

PÉREZ-PASTOR, Nuevos Datos, 11, 193, e passim. Per un' altra commedia pagata<br />

mille reales, v. piu oltre.<br />

2) Riboccano di promesse e di elenchi di novitA le loas del Benavente e<br />

tuttt: quelle de presentación de Compaiiias (COTARELO, Colee. de Entremeses<br />

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a) Las busco, scriveva egli nella sua Cuarta parte a un alllico assente, no<br />

para embiarlas [alla stampa 1 sino para consumirlas.<br />

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