You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
15 mesi dal suo insediamento<br />
bilinguismo<br />
varie questioni anche i punti essenziali<br />
delle problematiche della nostra<br />
Comunità”.<br />
È possibile fare una carrellata<br />
sulle questioni poste all’ordine del<br />
giorno?<br />
”Riassumere i 13 punti del documento<br />
considerata l’ampiezza potrebbe<br />
risultare un’operazione sin troppo<br />
articolata. Possiamo vedere allora le<br />
questioni più urgenti che sono state<br />
presentate al premier: in primo luogo<br />
va evidenziato il problema del finanziamento<br />
dei programmi italiani<br />
di RTV Capodistria e la Nuova legge<br />
sulla RTV slovena. La nuova legge<br />
rispetto alle versioni presentate in<br />
un primo momento è migliorata. Presenta<br />
però alcuni elementi pericolosi<br />
che se non vengono aggiustati, migliorati,<br />
rischiano di compromettere<br />
seriamente l’esistenza e l’autonomia<br />
dei nostri programmi. Il rischio di<br />
una mancata presenza garantita dei<br />
rappresentanti delle due Comunità<br />
nazionali in seno al Consiglio della<br />
RTV preoccupa, eccome. Nel documento<br />
si prevede infatti che il Capo<br />
dello Stato nomini un (1) rappresentante<br />
su proposta delle due comunità,<br />
quella italiana e quella ungherese.<br />
Noi questo lo riteniamo di dubbia costituzionalità<br />
perché priva le due Comunità<br />
minoritarie dell’autonomia di<br />
proposta, sottraendo in tal modo soggettività<br />
agli organismi minoritari.<br />
Per questo motivo chiediamo che le<br />
due comunità continuino a nominare<br />
i propri rappresentanti, anche perché<br />
in questo modo viene assicurata<br />
la loro partecipazione alla gestione”.<br />
Mi risulta che ci siano problemi<br />
anche legati ai finanziamenti...<br />
“L’altro problema, indubbiamente,<br />
è rappresentato dai finanziamenti.<br />
La legge stabilisce che la RTV possa<br />
svolgere due funzioni, quella di<br />
pubblica utilità e funzioni commerciali.<br />
Tra le funzioni di pubblica utilità<br />
la RTV slovena deve trasmettere<br />
due programmi TV in lingua slovena,<br />
tre programmi radiofonici, un programma<br />
in lingua italiana radiofonico<br />
e uno televisivo, un programma TV<br />
in ungherese e uno radiofonico in un-<br />
Etnia<br />
Flavio Forlani, presidente della CAN Costiera, e il premier Borut Pahor<br />
a Lubiana lo scorso 23 marzo<br />
gherese. Ciò significa che i programmi<br />
minoritari sono parte del servizio<br />
pubblico che la RTV deve assicurare.<br />
Ciò però è in contraddizione con il<br />
successivo passaggio della legge che<br />
stabilisce che i programmi minoritari<br />
nel suo complesso, vale e dire italiani,<br />
ungheresi e rom, non devono pesare<br />
più del 5 p.c. sul budget della RTV<br />
e che l’RTV, dai propri mezzi, cofinanzia<br />
questi programmi fino al 50<br />
p.c. del loro costo. Il restante 50 p.c.<br />
lo mette lo Stato. Se nell’ambito del<br />
servizio pubblico entrano i programmi<br />
minoritari l’approccio deve essere<br />
capovolto: per cui la RTV dovrebbe<br />
finanziare questi programmi come finanzia<br />
i programmi di RTV SLO 1 e<br />
RTV SLO 2, mentre lo Stato può cofinanziare<br />
questi programmi attraverso<br />
una particolare convenzione RTV-Stato.<br />
Nella nota esplicativa della legge si<br />
dice che con l’entrata in vigore della<br />
presente legge non vi saranno ulteriori<br />
aggravi finanziari per il bilancio dello<br />
Stato. Ed ecco che alcune cose risultano<br />
molto complicate. Lo Stato oggi<br />
stanzia 1,5 milioni e mezzo di euro per<br />
i programmi italiano e ungherese, la<br />
RTV di Slovenia cofinanzia fino al 50<br />
p.c... Ciò vuol dire che per i programmi<br />
minoritari sono previsti 3 milioni<br />
di euro. Ma dai dati che la RTV di Slovenia<br />
comunica soltanto i programmi<br />
italiani inciderebbero sul bilancio con<br />
5-6 milioni di euro all’anno. Il calcolo<br />
è presto fatto: con questa legge ci sarebbe<br />
una riduzione drastica dei programmi<br />
italiani e ungheresi con particolare<br />
danno per gli italiani”.<br />
Le posizioni del Governo...?<br />
“Io ho presentato al premier Pahor<br />
questi problemi, perché sono membro<br />
del Consiglio di programma della RTV.<br />
Mi sarei aspettato una risposta precisa<br />
sulla questione. Tra l’altro gli ho anche<br />
detto che quest’anno per la prima volta<br />
i programmi italiani vanno incontro<br />
ad una riduzione e che per poter mantenere<br />
lo stesso livello, ovvero la medesima<br />
ampiezza, mancano circa 300<br />
mila euro. Su questo mi sarei aspettato<br />
una risposta che non c’è stata.<br />
Un altro punto qualificante è la nascita<br />
del Comune di Ancarano che va<br />
a intaccare i diritti acquisiti dalla CI a<br />
Capodistria e rischia di indebolirla ulteriormente<br />
e su questo la delegazione<br />
è stata molto chiara.<br />
Sul bilinguismo e sul clima, mi dispiace<br />
dirlo, non favorevole agli italiani,<br />
la preoccupazione del premier era<br />
quella di capire se addebitiamo la colpa<br />
di questo clima al Governo o ad altri<br />
elementi. Ne abbiamo parlato, però<br />
va detto che un clima indubbiamente<br />
ostile esiste.<br />
Questo è stato un primo incontro<br />
conoscitivo, adesso aspettiamo la risposta”.<br />
Se per un primo incontro ci sono<br />
voluti 15 mesi... quanto bisognerà<br />
attendere per le risposte?<br />
“Il premier ha assunto l’impegno di<br />
rispondere e ha annunciato che tra sei<br />
mesi ci rincontreremo. Questo Governo<br />
ha posizioni molto diverse all’interno<br />
della coalizione e quindi capisco<br />
che ci sono anche altre priorità. Ciò<br />
non toglie che l’impegno del Governo<br />
e la Carta costituzionale non vadano<br />
rispettati”. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 9