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LE DUE TIGRI.pdf - nat russo

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E non è tutto. Quasi sempre dietro ai cicloni si succedono dei venti caldi chiamati dagl'indiani<br />

hot-winds, che non sono meno temuti.<br />

Il loro calore è tale che gli europei, non abituati, non possono uscire dalle loro case sotto il<br />

pericolo di morire asfissiati di colpo.<br />

Ai primi soffi del simun, anche gl'indigeni, sono obbligati a prendere delle pronte misure, per<br />

impedire che le loro abitazioni diventino dei veri forni ardenti.<br />

Turano tutte le aperture, le finestre comprese, con fitti pagliericci che chiamansi tatti e che<br />

bagnano senza posa, onde il vento passando attraverso quegli ostacoli umidi, perda buona parte del<br />

suo intenso calore e non renda l'aria irrespirabile.<br />

Per di piú fanno funzionare disperatamente le punka e certe grandi ruote a vento chiamate<br />

thermantidoti per mantenere nelle stanze un po' di frescura.<br />

Nondimeno, malgrado tutte quelle precauzioni, molte persone muoiono asfissiate, specialmente<br />

nelle alte regioni dell'India occidentale, essendo colà i venti caldissimi giungendo dai deserti.<br />

Il ciclone che stava per rovesciarsi sulla jungla, prometteva di essere non meno terribile degli<br />

altri e destava serie apprensioni in Tremal-Naik, che conosceva la furia di quelle trombe, e nei due<br />

cornac.<br />

In quanto a Sandokan e Yanez, sembrava che non se ne preoccupassero affatto. Se non<br />

conoscevano i cicloni indiani, avevano sfidati per lunghi anni quelli che si scatenano sui mari della<br />

Malesia, certo non meno formidabili e non meno pericolosi.<br />

Quantunque le prime folate di vento cominciassero a scuotere violentemente le tende, il<br />

portoghese, improvvisatosi cuoco, aveva allestita la colazione aiutato da Surama.<br />

- Andiamo, - gridò. - Un boccone per diventare un po' piú pesanti, onde il vento non ci sollevi<br />

troppo facilmente. Avremo un po' di musica a base di tuoni, ma bah! I nostri orecchi ci sono abituati<br />

e poi...<br />

Un rombo spaventevole, paragonabile allo scoppio d'una polveriera, echeggiò sulla jungla,<br />

seguito subito da fragori assordanti che si ripercuotevano fra il cielo e la terra con una intensità<br />

assordante.<br />

- Che orchestra! - esclamò il signor de Lussac, stendendosi presso il tappeto su cui fumavano,<br />

entro piatti d'argento, degli intingoli. - Non so se Giove ed Eolo ci lasceranno finire la colazione.<br />

- Si direbbe che il cielo sta per crollarci addosso, con tutti i mondi noti ed ignoti che contiene, -<br />

disse Yanez. - Che colpi di gran cassa! Adagio, suo<strong>nat</strong>ori o ci sfonderete i timpani degli orecchi.<br />

I fragori continuavano aumentando d'intensità. Pareva che migliaia e migliaia di furgoni carichi<br />

di lastre metalliche, venissero trasci<strong>nat</strong>i all'impazzata su dei ponti di ferro.<br />

Larghe gocce d'acqua cadevano con un crepitio sinistro sui vegetali che coprivano l'immensa<br />

pianura, mentre lampi abbaglianti solcavano le nerissime nubi.<br />

Ad un tratto si udirono in lontananza dei sibili acuti che diventavano rapidamente piú distinti e<br />

che pareva si dovessero tramutare in veri ruggiti. Tremal-Naik si era alzato.<br />

- Ecco le raffiche che giungono, - disse. - Appoggiatevi contro la tela o la tenda verrà portata<br />

via.<br />

Una tromba d'aria si rovesciava sulla jungla, sradicando i bambú e quanto incontrava nella sua<br />

corsa.<br />

Rami, canne e cespugli volteggiavano in aria come se fossero fuscelli di paglia.<br />

La tromba passò sopra l'accampamento con un fragore assordante, abbattendo le pareti d'argilla<br />

che ancora rimanevano dell'antico villaggio, ma la tenda, riparata dai corpi colossali degli elefanti,<br />

per un caso prodigioso, resistette.<br />

- Che ritorni? - chiese Yanez.<br />

- Avrà delle compagne dietro di sé, - rispose Tremal-Naik. - Non sperare di cavartela cosí<br />

presto. Il ciclone è appena cominciato.<br />

Quantunque la pioggia cadesse a torrenti, Sandokan ed il francese erano usciti per accertarsi se<br />

anche la tenda dei malesi aveva resistito.<br />

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