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LE DUE TIGRI.pdf - nat russo

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- Quasi nell'istessa epoca, - riprese il portoghese - una nave naufragava sulle spiagge d'un'isola<br />

che si chiama Mompracem.<br />

A bordo vi erano la figlia del capitano ed un fedele servo del suo fidanzato.<br />

Quantunque la fanciulla fosse sempre pazza, era riuscito a farla fuggire e e si era imbarcato<br />

onde raggiungere il suo padrone.<br />

Una tempesta invece mandò la nave a fracassarsi sulle scogliere di Mompracem ed il servo e la<br />

figlia del capitano caddero nelle nostre mani.<br />

- Caddero! - esclamò il francese, facendo un gesto di stupore.<br />

- Cioè, furono ospitati da noi, - disse Yanez, sorridendo. - Ci interessammo di quell'istoria<br />

drammatica e fu deliberato, fra me e Sandokan, di liberare il povero indiano, vittima dell'odio<br />

implacabile dei Thugs.<br />

L'impresa non era facile perché era prigioniero di James Brooke e in quell'epoca il rajah di<br />

Sarawak era il piú potente ed il piú temuto dei sultani del Borneo.<br />

Tuttavia, colle nostre navi ed i nostri uomini, non solo riuscimmo a strappargli l'indiano, bensí<br />

anche a cacciarlo per sempre dal Borneo e fargli perdere il trono.<br />

- Voi! Ma chi siete voi dunque per muovere guerra ad uno stato posto sotto la protezione della<br />

possente Inghilterra?<br />

- Due uomini che abbiamo forse un buon fegato, molte navi, molti guerrieri, molte ricchezze e...<br />

qualche cosa d'altro ancora. - disse Yanez. - Lasciatemi proseguire senza interrompere o l'istoria<br />

dell'indiano non la finirò piú.<br />

- Sí, sí, continuate, signor Yanez.<br />

- La figlia del capitano fu guarita mercé un certo esperimento ideato dalla fantasia del mio<br />

amico Sandokan, ed i due fidanzati partivano due mesi dopo per l'India dove si sposavano.<br />

La povera figlia del capitano Corishant non era però <strong>nat</strong>a sotto una buona stella.<br />

Due anni dopo moriva dando alla luce una bambina: Darma.<br />

Quattro anni dopo, la piccina, come sua madre, scompariva, rapita dai Thugs.<br />

La figlia della "Vergine della pagoda" prendeva il posto della madre.<br />

Voi volete sapere perché noi siamo qui: siamo venuti per strappare agli strangolatori la figlia del<br />

nostro amico e distruggere quella setta infame che disonora l'India e che ogni anno sopprime<br />

migliaia di vite umane.<br />

Ecco la nostra missione, signor de Lussac; volete unire la vostra sorte alla nostra? Noi, oggi<br />

combattiamo per l'umanità.<br />

- Chi siete voi dunque, che dalla lontana Malesia venite qui a sfidare la potenza dei Thugs, che<br />

ha resistito e resiste tuttora ai colpi del governo anglo-indiano?<br />

- Chi siamo noi? - disse Yanez, alzandosi. - Degli uomini che un giorno hanno fatto tremare tutti<br />

i sultani del Borneo, che hanno strappato il potere a James Brooke, lo stermi<strong>nat</strong>ore dei pirati, ed<br />

hanno fatto impallidire perfino il leopardo inglese: noi siamo i terribili pirati di Mompracem!<br />

CAPITOLO XVII<br />

SEGNALI MISTERIOSI<br />

Una mezz'ora dopo, quando già il signor de Lussac si era placidamente addormentato, Yanez<br />

usciva silenziosamente dalla tenda ed entrava in quella di Sandokan che era ancora illumi<strong>nat</strong>a.<br />

Il formidabile capo dei pirati di Mompracem era ancora sveglio, anzi stava fumando in<br />

compagnia di Tremal-Naik, mentre Surama, la bella bajadera, approntava alcune tazze di thè.<br />

Pareva che il sonno non pesasse affatto sulle palpebre del fiero pirata, già abituato alle lunghe<br />

veglie marittime. Anche il bengalese, quantunque la mezzanotte fosse ormai passata, aveva lo<br />

sguardo limpido come quello d'un uomo che si è ben riposato.<br />

- È finito il colloquio col francese? - chiese Sandokan, volgendosi verso Yanez.<br />

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