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LE DUE TIGRI.pdf - nat russo

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A un cenno del capo dei bramini che aveva la direzione della cerirnonia, le bajadere sospesero<br />

le loro danze, mentre i suo<strong>nat</strong>ori posavano i loro strumenti.<br />

Tosto una quarantina d'uomini mezzi nudi, per la maggior parte fakiri, che tenevano in mano<br />

dei ventagli di foglie di palma, si fecero innanzi avviandosi verso il braciere che, alimentato da<br />

centinaia d'altri ventagli maneggiati da robusti garzoni, fiammeggiava lanciando in aria dense<br />

volute di fumo soffocante.<br />

Quei fa<strong>nat</strong>ici che si apprestavano a subire la prova del fuoco per scontare i loro peccati piú o<br />

meno immaginari, non sembravano affatto spaventati dal pericolo che stavano per affrontare.<br />

Si fermarono un momento, invocando con urla selvagge la protezione di Darma-Ragia e della<br />

sua sposa, si stropicciarono la fronte colla cenere calda, poi si precipitarono sui carboni ardenti a<br />

piedi nudi, mentre i tam tam, i tamburi e gl'istrumenti a fiato riprendevano la loro musica infernale<br />

per coprire probabilmente le urla di dolore di quei disgraziati.<br />

Alcuni attraversarono lo strato ardente di corsa; altri invece a passo lento, senza dare prova<br />

alcuna di dolore. Eppure dovevano sentire i morsi atroci dei carboni, perché i loro piedi fumavano e<br />

per l'aria si espandeva un nauseante odore di carne bruciata.<br />

- Sono pazzi, costoro! - non aveva potuto trattenersi dall'esclamare Sandokan.<br />

Udendo quella voce, il manti che si trovava proprio dinanzi al pirata, si era rapidamente voltato.<br />

I suoi occhi si fissarono per la durata d'un lampo su Sandokan e sui suoi compagni, poi si<br />

volsero altrove senza che un grido o un gesto gli fosse sfuggito. Aveva riconosciuto i due<br />

comandanti del praho anche sotto le loro vesti di mussulmani indi e anche Kammamuri? Oppure si<br />

era voltato per pura combinazione?<br />

Sandokan però aveva notato quello sguardo penetrante, acuto come la punta d'un pugnale e<br />

aveva stretta una mano a Yanez che gli stava presso, mormorandogli all'orecchio, in lingua malese:<br />

- Badiamo! Temo che ci abbia riconosciuti.<br />

- Non credo, - rispose il portoghese. - Non sarebbe cosí tranquillo e avrebbe cercato subito di<br />

allontanarsi.<br />

- Quel vecchio lí deve essere un furbo di prima forza. Se però cerca di fuggire lo agguanto.<br />

- Sei pazzo, fratellino mio? Siamo in mezzo a una folla di fa<strong>nat</strong>ici e i pochi cipayes che si<br />

trovano qui non sarebbero capaci di proteggerci. No, siamo prudenti. Qui non siamo in Malesia.<br />

- Sia pure, ma non me lo lascerò scappare ora che lo abbiamo trovato.<br />

- Lo seguiremo e vedrai che in qualche luogo lo acciufferemo, ma, prudenza mio caro, molta<br />

prudenza o guasteremo tutto.<br />

Intanto altre squadre di penitenti attraversavano il braciere, incoraggiati dalle grida<br />

entusiastiche degli spettatori e dagli incitamenti dei sacerdoti i quali promettevano a quei fa<strong>nat</strong>ici<br />

gioie e felicità inenarrabili nel cailasson.<br />

Quei poveri diavoli giungevano quasi tutti all'estremità opposta del braciere quasi asfissiati<br />

dalle vampate di calore e coi piedi cosí rovi<strong>nat</strong>i da non potersi piú reggere.<br />

Si guardavano però bene dal tradire i dolori atroci che li martirizzavano. Anzi si sforzavano di<br />

mostrarsi ilari, e alcuni, in preda a un'esaltazione incomprensibile, ritornavano sui carboni danzando<br />

furiosamente e saltando come belve in furore.<br />

Sandokan e Yanez, e anche i loro due compagni non si interessavano che ben poco di quelle<br />

pazze corse attraverso i carboni.<br />

La loro attenzione era quasi tutta concentrata sul manti, come se avessero avuto paura di<br />

vederselo scomparire sotto gli occhi.<br />

Il vecchio non si era piú voltato, anzi pareva che s'interessasse assai dei penitenti che si<br />

succedevano sempre in squadre piú o meno numerose. Che fosse poi completamente tranquillo vi<br />

era da dubitare, perché di quando in quando si tergeva con un gesto nervoso il sudore che gli colava<br />

dalla fronte e si agitava come se si trovasse a disagio fra la folla che lo stringeva da tutte le parti.<br />

Già la festa stava per finire, quando Sandokan e Yanez che erano i piú vicini, lo videro alzare il<br />

bin e, approfittando d'un momento in cui i suo<strong>nat</strong>ori si riposavano, fece vibrare le corde adoperando<br />

solo quelle d'acciaio, che diedero alcuni suoni stridenti e acutissimi, che si potevano udire<br />

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