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- Il padre della piccola "Vergine della pagoda"! - esclamò, digrignando i denti. - Che cosa vuoi<br />
tu?... Come ti trovi qui?<br />
- Vengo a riprendermi mia figlia, miserabile! - urlò Tremal-Naik. - Dov'è?<br />
Il terribile capo degli strangolatori era rimasto silenzioso.<br />
Colle braccia strette sul petto, lo sguardo cupo, i lineamenti sconvolti, guardava i suoi nemici,<br />
fissando soprattutto Sirdar.<br />
Era un avversario degno della Tigre della Malesia: alto, tutto muscoli e nervi, con larghe spalle,<br />
il volto fiero, reso maggiormente duro da una lunga barba già brizzolata, gli occhi nerissimi che<br />
parevano iniettati di sangue.<br />
Stette alcuni secondi immobile, dardeggiando sui suoi avversari uno sguardo feroce, poi disse<br />
con voce dura:<br />
- Siete voi, è vero, coloro che mi hanno dichiarata la guerra?<br />
- Sí, siamo noi che abbiamo anche distrutti ed inondati i sotterranei di Rajmangal ed i loro<br />
abitanti, - rispose Sandokan.<br />
- Che cosa vuoi tu e chi sei? - chiese Suyodhana.<br />
- Un uomo che porta un nome che un giorno ha fatto tremare tutti i popoli delle isole della<br />
Malesia e che è venuto qui appositamente per distruggere la tua setta infame.<br />
- E tu credi?...<br />
- Che avrò la tua pelle e anche la bambina che hai rapita a Tremal-Naik.<br />
- Ti reputi ben forte: è vero che siete in quattro.<br />
- La Tigre della Malesia affronterà sola la Tigre dell'India, - disse Sandokan.<br />
Un sorriso d'incredulità sfiorò le labbra di Suyodhana.<br />
- Quando ti avrò ucciso, gli altri mi assaliranno, - rispose Suyodhana. - Il "padre delle sacre<br />
acque del Gange" saprà difendere contro voi anche colei che ormai incarna sulla terra la possente<br />
Kalí.<br />
- Miserabile! - urlò Tremal-Naik, facendo atto di gettarsi su di lui.<br />
Sandokan con gesto imperioso lo trattenne.<br />
Il capo degli strangolatori, rapido come un fulmine, approfittò di quel momento in cui Sandokan<br />
si era voltato per raccogliere la pistola che giaceva ancora a terra.<br />
Senza pronunciare una parola la puntò verso la Tigre della Malesia e gliela scaricò addosso a tre<br />
passi di distanza, ma fu forse appunto quel breve tratto che gli fece mancare l'avversario e anche la<br />
troppa precipitazione.<br />
- Ah! Traditore! - gridò il pirata, gettando la carabina e sguainando il lungo pugnale che portava<br />
alla cintola. - Potrei assassinarti: preferisco combatterti.<br />
Suyodhana con un balzo da tigre si era gettato dinanzi alla porta che metteva in una stanza nella<br />
quale forse si trovava coricata la piccola Darma, gridando:<br />
- Bisognerà passare sul mio corpo!<br />
Anche nella sua destra scintillava una specie di tarwar dalla lama leggermente ricurva e lunga<br />
quasi quanto quella di Sandokan.<br />
- Che nessuno interrompa la lotta delle due tigri, - disse il pirata. - A noi due, Suyodhana.<br />
- Prima te e poi Sirdar, - rispose il capo dei Thugs con voce cupa. - Il traditore non sfuggirà alla<br />
punizione che l'attende.<br />
Si erano messi entrambi in guardia, raccolti su se stessi come due tigri pronte a scattare, col<br />
braccio sinistro ripiegato dinanzi al petto in modo da coprire il cuore ed il pugnale all'altezza del<br />
viso.<br />
L'uno doveva valere l'altro, perché entrambi, quantunque non piú giovani, possedevano ancora<br />
un'agilità straordinaria ed una forza poco comune.<br />
Un profondo silenzio regnò per alcuni secondi nella stanza.<br />
Yanez, appoggiato ad un enorme vaso di porcellana, fumava flemmaticamente l'eterna sigaretta<br />
senza dimostrare la menoma apprensione; Sirdar, rannicchiato in un angolo, stringeva fra le mani un<br />
tarwar, pronto a prendere parte alla lotta; Tremal-Naik, visibilmente commosso, tormentava il<br />
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