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LE DUE TIGRI.pdf - nat russo

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- Ben preso, Yanez, - disse Sandokan. - È fuori di combattimento e fra poco cadrà.<br />

- Dagli il colpo di grazia, - disse il portoghese.<br />

- Sto mirandolo.<br />

Sandokan si scopri un momento e fece fuoco a ottanta metri di distanza.<br />

Il pachiderma lanciò un barrito piú spaventevole degli altri, si rizzò bruscamente sulle zampe<br />

deretane, poi si rovesciò su un fianco sollevando una ondata spumeggiante e gettando in acqua gli<br />

uomini che portava.<br />

- È finito! - gridò Yanez, con voce giuliva. - All'altro, Sandokan!<br />

Mentre gli indiani si salvavano a nuoto abbandonando le carabine, il pachiderma con uno sforzo<br />

disperato si era risollevato per non affogare, poi quasi subito ricadde scomparendo per sempre.<br />

L'altro, vedendo cedere il compagno, si era messo a indietreggiare barrendo e scuotendo<br />

l'enorme capo sotto i colpi d'arpione che il cornac non gli risparmiava.<br />

- Fuoco, Yanez! - gridò Sandokan. - Facciamolo cadere presto.<br />

I due pirati scaricarono simultaneamente le carabine, mirando le spalle del colosso, presso le<br />

giunture.<br />

Fu un colpo maestro. Il pachiderma voltò il dorso fuggendo verso la riva, salutato da una<br />

seconda scarica, ma quando si trattò di salirla, le forze gli vennero improvvisamente meno e<br />

stramazzò pesantemente, scaraventando fra i cespugli gl'indiani che erano nell'haudah.<br />

Un grido di vittoria s'alzò sulla riva opposta. Le tigri di Mompracem erano balzate fuori e<br />

fulminavano gl'insorti che nuotavano per impedire a loro di ricongiungersi ai compagni.<br />

- Basta, - disse Yanez. - Ne hanno abbastanza e non ci inquieteranno piú.<br />

- Al nostro elefante, - comandò Sandokan.<br />

Stavano per prendere la corsa verso il bosco, quando udirono una voce umana a gridare:<br />

- Aiuto! Aiuto!<br />

Bedar aveva mandato un urlo di rabbia.<br />

- Il nostro cornac!<br />

CAPITOLO XXXII<br />

VERSO DELHI<br />

Sandokan, Yanez ed i loro compagni udendo quel grido si erano subito fermati, ricaricando<br />

precipitosamente le carabine e gettandosi dietro agli alberi.<br />

Si erano appena messi al riparo, quando videro giungere a corsa disperata il cornac. Il<br />

pover'uomo pareva in preda ad un vivissimo terrore e si guardava di quando in quando alle spalle<br />

come se temesse di vedersi raggiungere da qualcuno.<br />

- Che cos'hai? Chi ti minaccia? - chiese Bedar, muovendogli incontro.<br />

- Là!... là!... - rispose il conduttore, con voce strozzata.<br />

- Ebbene?... Spiegati.<br />

- Un elefante montato da parecchi uomini.<br />

- Deve essere quello che mancava, - disse Sandokan che li aveva raggiunti. - Avrà attraversato il<br />

fiume lungi da qui per prenderci alle spalle.<br />

Dove si è fermato?<br />

- Presso il mio animale.<br />

- Ti hanno veduto a fuggire gli uomini che lo montano?<br />

- Sí, sahib; anzi mi hanno gridato dietro di fermarmi minacciando di farmi fuoco addosso. Mi<br />

porteranno via Djuba, signore, ed io sarò un uomo rovi<strong>nat</strong>o.<br />

- Ho qui nella mia tasca di che pagare cento elefanti, - rispose Sandokan, - quindi tu non<br />

perderai nulla. E poi noi impediremo a quei bricconi di rubartelo. Amici seguitemi e tenetevi<br />

sempre nascosti in mezzo ai cespugli. Vediamo se possiamo sorprenderli.<br />

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