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- Domani, gli inglesi metteranno in batteria i loro pezzi d'assedio e vedrete che i bastioni di<br />
Delhi non resisteranno molto.<br />
- Come potrei farvi avere nostre notizie?<br />
- Ah sí, pensavo a questo stamane, - disse il francese. - Bisogna che io sappia dove avrete preso<br />
alloggio per proteggervi. Quando gli inglesi entreranno in Delhi, faranno indubbiamente delle stragi<br />
perché sono esasperatissimi e hanno giurato di vendicare le loro donne ed i loro fanciulli massacrati<br />
a Cawnpore, Lucknow, ad Allighur, ecc. Un'idea.<br />
- Parlate.<br />
Tutte le notti dal bastione di Cascemir gettate al di là del fossato qualche oggetto voluminoso<br />
con entro una lettera. M'incaricherò io di farlo rintracciare. Un turbante per esempio, possibilmente<br />
bianco.<br />
- Sta bene, - disse Sandokan.<br />
- Il salvacondotto e la lettera del gover<strong>nat</strong>ore non sarebbero sufficienti per proteggerci? - chiese<br />
Yanez.<br />
- Non dico di no, tuttavia non si sa mai quello che può accadere nel furore dell'assalto e sarà<br />
molto meglio che vi sia io per proteggervi. Ecco le tenebre che scendono: è il momento di<br />
approfittare per voi. Addio miei bravi amici; vi auguro di trovare la piccina e di dare l'ultimo colpo<br />
agli adoratori di Kalí.<br />
Si abbracciarono un po' commossi, poi, mentre il francese tornava verso il campo inglese,<br />
Sandokan ed i suoi compagni si spinsero arditamente verso la città.<br />
Numerosi cavalieri scorazzavano i dintorni, saccheggiando le borgate che gl'inglesi avevano<br />
sgombrate al mattino.<br />
Vedendo avanzarsi quel gruppo armato, un drappello di saccheggiatori guidato da un subadhar,<br />
s'avanzò intimando loro di arrestarsi. Tremal-Nalk che si era messo alla testa, fu pronto a obbedire.<br />
- Ove andate? - chiese il subadhar.<br />
- A Delhi, - rispose il bengalese, - per difendere la bandiera della libertà indú.<br />
- Da dove venite?<br />
- Da Merut.<br />
- Come avete fatto ad oltrepassare le linee inglesi?<br />
- Abbiamo approfittato della sconfitta che avete loro inflitto stamane, per girare il loro<br />
accampamento.<br />
- È vero che hanno ricevuti molti cannoni?<br />
- Un intero parco d'assedio, che metteranno in batteria questa notte.<br />
- Maledetti cani! - gridò il subadhar digrignando i denti. - Vogliono prenderci, ma vedremo se<br />
riusciranno. Siamo in buon numero entro la città e tutti risoluti a farci uccidere piuttosto che<br />
arrenderci. Conosciamo troppo bene la pretesa civiltà degl'inglesi, che si riassume in una sola<br />
parola: distruggere.<br />
- È vero, - disse Sandokan. - Ci fate entrare in città? Abbiamo fretta di combattere e poi siamo<br />
stanchissimi e affamati<br />
- Nessuno può varcare la porta di Turcoman senza subire prima un interrogatorio dal<br />
comandante delle truppe operanti fuori dei bastioni.<br />
Io non dubito che voi siate degli insorti, dei fratelli; nondimeno io devo obbedire agli ordini<br />
ricevuti.<br />
- Chi è il comandante? -. chiese Tremal-Naik.<br />
- Abú-Assam, un mussulmano che ha abbracciata la nostra causa e che ha dato prove non<br />
dubbie della sua fedeltà e del suo valore.<br />
- Dove si trova?<br />
- Nella borgata piú avanzata.<br />
- Dormirà a quest'ora, - disse Sandokan. - Mi spiacerebbe passare la notte fuori di Delhi.<br />
- Vi offrirò alloggio e vitto: seguitemi. Il tempo è troppo prezioso per noi.<br />
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