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Gli europei, scampati alle stragi di Merut e di Allighur, vi si erano rifugiati. Il luogotenente<br />
Willoughby, comprendendo che stavano per venire trucidati, li accolse nella torre dello Stentoredo<br />
dove organizzò una disperata resistenza.<br />
Vedendosi assalito da tutte le parti, quel valoroso, con un sangue freddo ammirabile, diede<br />
fuoco alle polveri, facendo saltare piú di mille e cinquecento assedianti e, approfittando della<br />
confusione, riusciva a condurre ancora in salvo le donne, i fanciulli ed i vecchi, dirigendoli parte a<br />
Carnal e parte a Amballah ed a Merut che erano state sgombrate degl'insorti.<br />
Fu allora che accorse in Delhi il reggimento ribelle d'Allighur, il quale s'affrettò a proclamare un<br />
re scelto fra i discendenti della vecchia dinastia del Gran Mogol, proclamazione che fu festeggiata<br />
col massacro di cinquanta europei e dei loro figli che si erano barricati nel palazzo reale.<br />
Furiosi combattimenti si erano seguiti contro le prime colonne inglesi avanzatesi nel territorio<br />
battuto dai ribelli, con varia fortuna e con molte stragi d'ambo le parti.<br />
Gl'inglesi però, affidato il comando delle loro forze al generale Bernard, poco soddisfatti delle<br />
lentezze e delle esitazioni del generale Arison, a poco a poco avvolgevano Delhi, entro cui gl'insorti<br />
si fortificavano febbrilmente, in attesa di venire assediati.<br />
Ai primi di giugno la città si poteva considerare come assediata, ma gl'inglesi non ottenevano<br />
alcun successo apprezzabile e si vedevano costretti a ritirarsi sovente dinanzi ai furiosi ed incessanti<br />
attacchi degl'insorti. Per di piú mancavano di pezzi d'assedio, soffrivano enormemente pel caldo<br />
intenso e pel clima micidialissimo.<br />
Tuttavia l'ora triste stava per suonare pei ribelli; Delhi era ormai condan<strong>nat</strong>a a cadere<br />
inesorabilmente in un mare di sangue.<br />
Sandokan ed i suoi amici, montati su veloci cavalli, oltrepassate le avanguardie inglesi di Koil,<br />
si erano diretti verso Delhi, da cui non distavano che poche ore.<br />
Il signor de Lussac, che aveva indossata la splendida divisa degli ufficiali bengalesi e che aveva<br />
un lascia-passare del comandante di Koil, faceva largo ai suoi compagni.<br />
Bastava la sua presenza per evitare degli interrogatori che avrebbero fatto perdere tempo a<br />
Sandokan.<br />
Il paese formicolava di soldati, di cavalli e di artiglierie, che muovevano verso l'antica capitale<br />
del Gran Mogol.<br />
Il parco d'assedio, lungamente atteso, era giunto e veniva diretto verso il nord per diroccare i<br />
saldi bastioni della città, che fino allora avevano tenacemente resistito agli assalti della fanteria dei<br />
mi<strong>nat</strong>ori.<br />
Le tracce della terribile insurrezione si vedevano dovunque. Villaggi arsi; campagne, che<br />
dovevano essere state splendide, completamente distrutte; cadaveri dappertutto che ammorbavano<br />
l'aria e che attiravano stormi immensi di marabú, di bozzagri, di arghilah, di nibbi e di gypaeti,<br />
quegli insaziabili divoratori di carogne.<br />
Quattro ore dopo la loro uscita da Koil, i cavalieri giungevano in vista delle torri e dei bastioni<br />
della capitale del Gran Mogol.<br />
Lunghe colonne d'inglesi ingombravano le campagne. Al mattino un combattimento furioso era<br />
avvenuto fra assediati ed assedianti, colla peggio di questi ultimi e montagne di cadaveri<br />
fiancheggiavano la via principale.<br />
La linea d'assedio era stata in piú luoghi spezzata dai ribelli, i quali scorazzavano le campagne<br />
vicine per predare il bestiame che ancora rimaneva nei dintorni. L'entrata nella città non era quindi<br />
difficile per uomini camuffati da indiani e che potevan passare per ribelli giunti da Merut o da<br />
Furridabad. Il momento della separazione era giunto.<br />
- Signor de Lussac, - disse Sandokan, vedendo il luogotenente scendere da cavallo, dopo aver<br />
oltrepassato le ultime avanguardie. - Quando potremo ritrovarci?<br />
- Ciò dipende dalla resistenza che opporrano gl'insorti, - rispose il francese. - Io non entrerò che<br />
alla testa del mio squadrone.<br />
- Credete che le cose andranno molto per le lunghe?<br />
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